Salve a tutti,
sono un operatrice sociale presso un organizzazione no profit a Roma. Da quando ho firmato il contratto di lavoro (2 volte a progetto, malgrado lavori a turni, anche nei fine settimana e festivi) non mi è stato mai fatto leggere l'informativa sui rischi legati alla salute e alla sicurezza al lavoro. Inoltre, non ci è stato mai fatto nessun corso di prevenzione, formazione o informazione legati ai temi sopra citati. La scorsa settimana, senza che nessuno ci abbia avvertito, mentre eravamo in riunione è arrivato un medico (non competente, ma che lavora presso esso) per farci degli esami, tra i quali anche il prelievo del sangue per verificare la dipendenza da alcol. Ho dovuto fare mille domande per sapere di che cosa si trattasse, perchè di sua iniziativa il medico non mi ha spiegato nulla. A seguito delle ricerche che ho fatto su internet ho saputo tutte le informazioni circa questo test. Nelle due settimane precedenti sono uscita più volte e ho bevuto. Inoltre bevo spesso la sera a cena o quando torno dal lavoro, anche se questo oltre a riguardare ciò che io faccio fuori dal lavoro, non influenza minimamente il mio operato e non è assolutamente indice di una dipendenza da alcol. Come tutti sappiamo la dipendenza da alcol è una patologia molto complessa che non può essere rilevata semplicemente tramite l'esame del sangue. Ad ogni modo, visto la scarsa attenzione del suddetto medico verso le procedure sono molto preoccupata dell'esito di questo test e dubbito fortemente che il medico faccia colloqui approfonditi per stabilire un eventuale dipendenza. So che la normativa obbliga il datore di lavoro a comunicare ai propri dipendenti le informazioni sui rischi di salute e sicurezza al lavoro (che comunque come detto prima non è stato mai fatto), quindi mi domandavo se lo stesso obbligo esiste anche verso un esame come quello della dipendenza da alcol? Ho già chiesto informazioni ad una amica avvocata, la quale mi ha detto che si informerà, ma volevo chiedere gentilmente anche a chi è esperto in matteria, in quanto sono molto arrabbiata che la mia professionalità, libertà e dignità umana venga messo a repentaglio senza che ci sia stata alcuna attività di tipo formativo, preventivo e informativo dell'organizzazione e del medico rispetto a questi temi. Sarei davvero molto riconoscente a chiunque sappia darmi delle risposte
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