Una scuola vuole aprire un laboratorio di falegnameria. Ma è possibile esporre studenti < 18 aa a polveri di legno duro? Grazie per la collaborazione
Se non ricordo male esistono alcune tipologia di lavorazioni con esposizione a rischi sepciici ( tipo rumore , chimco e altro )
" vietate per i minori " per cui bisogna chiedere la deroga alla DPL , ma non sono sicuro se per i cancerogeni sia possibile una deroga
Ti ringrazio e invito altri a farsi avanti....chissà se a Gesù gli avevano proibito di stare con suo padre a lavorare il legno prima dei 18 anni...certo è che non è morto di cancro....
FRANCO CANGIANI il 25/05/2010 10:25 ha scritto:
Ti ringrazio e invito altri a farsi avanti....chissà se a Gesù gli avevano proibito di stare con suo padre a lavorare il legno prima dei 18 anni...certo è che non è morto di cancro....
...propongo Franco per una menzione speciale per la "riflessione" più spiritosa mai letta.... me la son "rivenduta" ed ho fatto divertire una miriade di persone del settore.
PS. inoltre ha dato un'ottima risposta sarcastica al collega che era intervenuto; capita molte volte che ad un quesito qualche collega risponda citando leggi a noi "stranote".... se qualcuno di noi scrive per un help occorre che noi si diano delle "dritte" e non.....delle lezioni.
QUESTO SOLO PER CHIAREZZA.
Buona festa a tutti
Mario
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dr.alesiani il 01/06/2010 08:24 ha scritto:
...propongo Franco per una menzione speciale per la "riflessione" più spiritosa mai letta.... me la son "rivenduta" ed ho fatto divertire una miriade di persone del settore.
PS. inoltre ha dato un'ottima risposta sarcastica al collega che era intervenuto; capita molte volte che ad un quesito qualche collega risponda citando leggi a noi "stranote".... se qualcuno di noi scrive per un help occorre che noi si diano delle "dritte" e non.....delle lezioni.
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FRANCO CANGIANI il 25/05/2010 10:58 ha scritto:
Una scuola vuole aprire un laboratorio di falegnameria. Ma è possibile esporre studenti < 18 aa a polveri di legno duro? Grazie per la collaborazione
Per stare nel pratico ed ammesso che ti trovi di fronte ad una Direzione Didattica "intelligente", cosa di meglio che proporre di fare scuola sul poco costoso e più sicuro legno di conifera (abete), spiegando accuratamente, per i falegnami in erba il senso della tua consulenza (ottima occasione per una formazione efficace e duratura)?
Rimane tuttavia il problema del rischio da agenti fisici....
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dr.alesiani il 01/06/2010 08:24 ha scritto:
...propongo Franco per una menzione speciale per la "riflessione" più spiritosa mai letta.... me la son "rivenduta" ed ho fatto divertire una miriade di persone del settore.
PS. inoltre ha dato un'ottima risposta sarcastica al collega che era intervenuto; capita molte volte che ad un quesito qualche collega risponda citando leggi a noi "stranote".... se qualcuno di noi scrive per un help occorre che noi si diano delle "dritte" e non.....delle lezioni.
QUESTO SOLO PER CHIAREZZA.
Buona festa a tutti
Mario
Ringrazio molto per la menzione... però ti dico che non volevo dare una risposta sarcastica a Giancarlo infatti non credo che il suo intervento volesse essere offensivo ma collaborativo (almeno io l'ho inteso così)....ho espresso invece "un pò" di sarcasmo verso il modo in cui vengono concepite e interpretate le norme ed in quali situazioni paradossali si finisce con una cieca e rigida applicazione della stesse.
Magari fà meno morti lavorare il legno duro (2 ore a settimana per 3 anni con polveri sotto lo 0,2 mgm3 con aspirazioni e mascherine) che respirare le polveri sottili di una grande città....o permettere agli imprenditori di chiudere (a gratis) in Italia e aprire in Cina, romania ecc ecc.
Da alcuni interventi che ho sentito in un congresso sembra che stiano emergendo dati per i quali si mette in dubbio la cancerogenicità del legno; viceversa in altri sembra emergere che non si dovrebbe più fare distinzione tra legni duri e teneri....vacci un pò a capire...
Saluto tutti Alesiani, Tcam e Giancarlo....nessuno escluso....e avanti coi suggerimenti....
FRANCO CANGIANI il 02/06/2010 04:24 ha scritto:
Ringrazio molto per la menzione... però ti dico che non volevo dare una risposta sarcastica a Giancarlo infatti non credo che il suo intervento volesse essere offensivo ma collaborativo (almeno io l'ho inteso così)....ho espresso invece "un pò" di sarcasmo verso il modo in cui vengono concepite e interpretate le norme ed in quali situazioni paradossali si finisce con una cieca e rigida applicazione della stesse.
Magari fà meno morti lavorare il legno duro (2 ore a settimana per 3 anni con polveri sotto lo 0,2 mgm3 con aspirazioni e mascherine) che respirare le polveri sottili di una grande città....o permettere agli imprenditori di chiudere (a gratis) in Italia e aprire in Cina, romania ecc ecc.
Da alcuni interventi che ho sentito in un congresso sembra che stiano emergendo dati per i quali si mette in dubbio la cancerogenicità del legno; viceversa in altri sembra emergere che non si dovrebbe più fare distinzione tra legni duri e teneri....vacci un pò a capire...
Saluto tutti Alesiani, Tcam e Giancarlo....nessuno escluso....e avanti coi suggerimenti....
Non volevo esprimere una "cattiveria".. credimi!
A proposito di rischi... il discorso di Romiti ad un'assise sulla globalizzazione del lavoro fa riflettere molto in quanto lui sostiene che se i DL e quindi le aziende occidentali non si "cinesizzeranno" sarà impossibile andare avanti....
Questo cambiamento di rotta interesserà anche noi MC ? .... e mi rifaccio a quanto tu riporti sulle polveri di legno.
Poi concludo con una riflessione personale... in azienda farmaceutica con rischio basso comunque vengono usati DPI respiratori in ambiente controllato e spesso a pressione positiva e vige la SS.
Ieri mi son reso conto che a far benzina "fai da te" ,circa una volta a settimana ,mi faccio tante di quelle "spippate" di esalazione idrocarburica ( benzene ,,,,) che te le raccomando... ma a me la SS chi me la fà?
Io sono CONVINTO (ISSIMO) che in alcune situazioni di SS e rischi lavorativi stiamo saltando così sconsideratamente che tra poco scavalcheremo il cavallo...
ciao
Mario
FRANCO CANGIANI il 25/05/2010 10:25 ha scritto:
Ti ringrazio e invito altri a farsi avanti....chissà se a Gesù gli avevano proibito di stare con suo padre a lavorare il legno prima dei 18 anni...certo è che non è morto di cancro....
non fa fatto in tempo!!
Praticamente se fatta in ambiente scolastico, pur trattandosi di lavorazione vietata(cancerogeni) può essere svolta senza alcuna deroga, rimane però l'obbligo di VDR e misurazione delle polveri
Legge 17 ottobre 1967, n. 977 e ai Sensi Del D.Lgs 345/99 (Modificato Dal D.Lgs 262/00
2. In deroga al divieto del comma 1, le lavorazioni, i processi e i lavori indicati nell'Allegato I possono essere svolti dagli adolescenti per indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e soltanto per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa svolta in aula o in laboratorio adibiti ad attivita' formativa, oppure svolte in ambienti di lavoro di diretta pertinenza del datore di lavoro dell'apprendista purche' siano svolti sotto la sorveglianza di formatori competenti anche in materia di prevenzione e di protezione e nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza e di salute previste dalla vigente legislazione.
3. Fatta eccezione per gli istituti di istruzione e di formazione professionale, l'attivita' di cui al comma 2 deve essere preventivamente autorizzata dalla direzione provinciale del lavoro, previo parere dell'azienda unita' sanitaria locale competente per territorio, in ordine al rispetto da parte del datore di lavoro richiedente della normativa in materia di igiene e di sicurezza sul lavoro.
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