Vorrei gentilmente conoscere a quali visite mediche deve essere sottoposto un dipendente che svolge la funzione di addetto ai dideoterminali , grazie.
Un protocollo potrebbe essere (è in genere il più diffuso):
Visita medica, valutazione funzionale del rachide, test ergoftalmologico e/o visita oculistica. Eventualmente visita ortopedica, fisiatrica, angiologica o altro (tutto ciò che è necessario per la formulazione del giudizio di idoneità o la diagnosi di malattia professionale) ma solo su casi selezionati e come esami di 2 livello. I rischi infatti sono quelli per la vista e gli occhi e per l'apparato muscoloscheletrico (ma anche eventuali problemi di circolazione sanguina agli arti inf.) per cui se il rischio è "solo" quello del VDT non sono di conseguenza previsti (o cosi dovrebbe essere) esami ematochimici.
mc pol il 02/07/2010 11:09 ha scritto:
Un protocollo potrebbe essere (è in genere il più diffuso):
Visita medica, valutazione funzionale del rachide, test ergoftalmologico e/o visita oculistica. Eventualmente visita ortopedica, fisiatrica, angiologica o altro (tutto ciò che è necessario per la formulazione del giudizio di idoneità o la diagnosi di malattia professionale) ma solo su casi selezionati e come esami di 2 livello. I rischi infatti sono quelli per la vista e gli occhi e per l'apparato muscoloscheletrico (ma anche eventuali problemi di circolazione sanguina agli arti inf.) per cui se il rischio è "solo" quello del VDT non sono di conseguenza previsti (o cosi dovrebbe essere) esami ematochimici.
La ringrazio della cortese e solerte risposta. Nel mio caso è stata predisposta la sola visita oculistica, pur io soffrendo di varie patologie, quali rizoartrosi, protrusioni discali, intrappolamento del nervo ulnare, cervicobracalgia, dendinite e sindrome del tunnel carpale, lo ritiene sufficiente o potrei suggerire al medico competente di valutare con maggiore attenzione, ricorrendo magari all'ausilio di un fisiatra? La ringrazio anticipatamente e le auguro un buon week end.
Gli esami di 2 livello (es. visita ortopedica, fisiatrica...) sono eventuali. E' il medico competente a richiederli, in modo del tutto discrezionale, se gli sono necessari per la formulazione del giudizio di idoneità o la diagnosi di eventuali mal prof.
Se lei ha già la diagnosi, nel caso specifico, delle patologie da lei elencate, probabilmente allora il medico competente non ha ritenuto necessario richiedere ulteriori esami.
In genere in questi casi il lavoratore porta in visione tutto quello che ha fatto (visite specialistiche, esami strumentali) al medico competente in occasione della visita medica programmata o di una visita a richiesta (che il laovatore richiede ad es. quando le condizioni di salute si modificano e ciò potrebbe portare anche ad una modifica del giudizio di idoneità) e tutto ciò spesso è sufficiente per i fini della visita del medico competente.
Il medico competente, rilevati elementi di novità che non incidono sulla formulazione dell'idoneità o sulla diagnosi di mal prof., potrà al massimo porre il caso all'attenzione del medico i curante che invece ha il compito di seguire il paziente con finalità differenti di tipo assistenziale (quindi l'evoluzione diagnostico-terapeutica della patologia in esame).
Cordiali saluti
Grazie per le cortesi risposte, mi chiedevo se per caso dovessi risultare inidonea temporaneamente, o magari stabilmente, corro il rischio di essere licenziata? Non posso permettermelo.
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