Salve a tutti, vi scrivo perchè ho un problema in azienda molto strano:
soffro di extrasistoli benigne documentate dal cardiologo che mi provocano degli spasmi improvvisi.Il cardiologo ritiene che tale disturbo possa essere di natura psicologica ma mi ha prescritto di fare ulteriori accertamenti tra cui un eco, una prova da sforzo ed un holter.
Gli esami hanno dato esiti negetivi tranne per la prova da sforzo che ha documentato una diminuzione delle extrasistoli con un aumento notevole del carico di lavoro.
Presento tale disturbo al medico aziendale il quale vedendo la digitura del cardiologo che ha ritenuto tale problema di natura psicologica non ha voluto nemmeno prendere il documento e metterlo negli atti sminuendo il tutto.
Il medico si può rifiutare di prendere in esame il mio problema ritendolo di natura psicologica e quindi non valutabile? Eppure io mi sento male, lavoro su una catena di montaggio e dato i ritmi di lavoro mi sento spesso male.
Riccardo3107 il 20/07/2010 06:34 ha scritto:
Salve a tutti, vi scrivo perchè ho un problema in azienda molto strano:
soffro di extrasistoli benigne documentate dal cardiologo che mi provocano degli spasmi improvvisi.Il cardiologo ritiene che tale disturbo possa essere di natura psicologica ma mi ha prescritto di fare ulteriori accertamenti tra cui un eco, una prova da sforzo ed un holter.
Gli esami hanno dato esiti negetivi tranne per la prova da sforzo che ha documentato una diminuzione delle extrasistoli con un aumento notevole del carico di lavoro.
Presento tale disturbo al medico aziendale il quale vedendo la digitura del cardiologo che ha ritenuto tale problema di natura psicologica non ha voluto nemmeno prendere il documento e metterlo negli atti sminuendo il tutto.
Il medico si può rifiutare di prendere in esame il mio problema ritendolo di natura psicologica e quindi non valutabile? Eppure io mi sento male, lavoro su una catena di montaggio e dato i ritmi di lavoro mi sento spesso male.
Non credo che il collega intendesse sminuire il suo disagio, quanto intendere che non era necessario allegare la documentazione da lei presentata in cartella (evidentemente avra' cmq riportato quanto meno le conclusioni)... sulla "non valutabilita'" resto invece perplesso, e penso che forse vi sia stata incomprensione... o (forse) il collega intendeva rimarcare la sua impossibilita' di incidere sui ritmi di lavoro da lei presentati come causa del malessere.
Cordiali saluti
Grazie dottore, comunque se ho capito bene il MC non può rifiutarsi di prendere in considerazione il mio problema se pure di natura psicologica.
Comunque il medico aziendale non ha riportato niente del mio problema al cuore ( e qui ci sarebbe molto da dire ... ).
Grazie di tutto, in seguito vi farò sapere gli sviluppi dato che ho fatto ricorso all' ASL
Riccardo3107 il 21/07/2010 10:34 ha scritto:
Grazie dottore, comunque se ho capito bene il MC non può rifiutarsi di prendere in considerazione il mio problema se pure di natura psicologica.
Comunque il medico aziendale non ha riportato niente del mio problema al cuore ( e qui ci sarebbe molto da dire ... ).
Grazie di tutto, in seguito vi farò sapere gli sviluppi dato che ho fatto ricorso all' ASL
Gentile signor Riccardo,
le visite a richiesta del lavoratore (mi sembra di arguire che sia lei ad essersi rivolto al medico competente dell'azienda al di fuori della periodicita' prevista) sono discrezionali, vale a dire che il medico competente decide se effettuare la visita, o perche' la motivazione sia da ritrovarsi in un rischio, sia pure finora misconosciuto (ossia sottostimato, malvalutato, od altro), o perche' ritenga che le condizioni di salute che conducono il lavoratore a domandare la visita siano tali da effettivamente "impattare" in maniera significativa sulla sua idoneita'. Date queste premesse il MC puo' rifiutarsi di dar seguito ad una visita richiesta da un lavoratore, ma solo se ritiene (assumendosene tutte le responsabilita') che non sussistano le condizioni che ho prima elencato.
Cordiali saluti
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