vorrei conoscere colleghi dipendenti ASL in regime esclusivo con attività intramoenia allargata; in particolare le specifiche di convenzione tra ASL e aziende sottoposte a sorveglianza sanitaria.
non vi basta lo stipendio (3200)+ scatti di anzianità, contributi versati, 13a, assicurazione ed ecm pagati, visite collegiali, retribuzione per partecipazione a commissioni invalidi, visite patenti, mensa pagata, ferie pagate e buonuscita?
FRANCO CANGIANI il 23/07/2010 05:35 ha scritto:
non vi basta lo stipendio (3200)+ scatti di anzianità, contributi versati, 13a, assicurazione ed ecm pagati, visite collegiali, retribuzione per partecipazione a commissioni invalidi, visite patenti, mensa pagata, ferie pagate e buonuscita?
Sono pienamente d'accordo con quanto scritto da Franco Cangiani qualunque libero professionista non ha lo stipendio sicuro.
Spiace davvero leggere demagogia così spicciola da parte di colleghi.
Allora, giusto per mettere i puntini sulle i, diciamo che i medici del lavoro che operano negli spsal sono le uniche figure del SSN impossibilitate a svolgere libera professione, grazie ad una legge scritta in fretta e furia basata su un "legittimo sospetto" francamente vergognoso.
E, sempre per mettere i puntini sulle i, vorrei ricordare che ciò non accade per chi lavora nei sisp o nei sian, ovvero il più delle volte nella stanza di fronte...
E, sempre per chiarire bene, ricorderei che nessun divieto vige per i medici di famiglia (che, infatti, spesso, ovviamente con risultati lusinghieri, svolgono attività di MC) per i medici dell'INAIL, dell'INPS etc etc etc.
...Quasi pleonastico dire che tutti gli altri specialisti (cardiologi, psichiatri, dermatolgi, gastroenterologi etc etc. etc. TUTTI NESSUNO ESCLUSO) possono svolgere, seppur dipendenti ospedalieri, attività privata.
Cerchiamo, per cortesia, di essere seri ed evitiamo le sparate ad mentulam che offendono l'intelligenza di chi legge questo forum.
Cordialità, massimiliano
maxmd il 28/07/2010 09:42 ha scritto:
Spiace davvero leggere demagogia così spicciola da parte di colleghi.
Allora, giusto per mettere i puntini sulle i, diciamo che i medici del lavoro che operano negli spsal sono le uniche figure del SSN impossibilitate a svolgere libera professione, grazie ad una legge scritta in fretta e furia basata su un "legittimo sospetto" francamente vergognoso.
E, sempre per mettere i puntini sulle i, vorrei ricordare che ciò non accade per chi lavora nei sisp o nei sian, ovvero il più delle volte nella stanza di fronte...
E, sempre per chiarire bene, ricorderei che nessun divieto vige per i medici di famiglia (che, infatti, spesso, ovviamente con risultati lusinghieri, svolgono attività di MC) per i medici dell'INAIL, dell'INPS etc etc etc.
...Quasi pleonastico dire che tutti gli altri specialisti (cardiologi, psichiatri, dermatolgi, gastroenterologi etc etc. etc. TUTTI NESSUNO ESCLUSO) possono svolgere, seppur dipendenti ospedalieri, attività privata.
Cerchiamo, per cortesia, di essere seri ed evitiamo le sparate ad mentulam che offendono l'intelligenza di chi legge questo forum.
Cordialità, massimiliano
Vero, spesso si tratta solo di demagogia oppure di falsità palese.
E l'esempio citato dei medici spsal è perfetto. Loro non possono esercitare come MC, ma vi sono diversi casi di loro colleghi di servizi asl, che lavorano magari nell'ufficio attiguo allo spsal, che tranquillamente svolgono l'attività di MC.
Argeo Maviglia
FRANCO CANGIANI il 23/07/2010 05:35 ha scritto:
non vi basta lo stipendio (3200)+ scatti di anzianità, contributi versati, 13a, assicurazione ed ecm pagati, visite collegiali, retribuzione per partecipazione a commissioni invalidi, visite patenti, mensa pagata, ferie pagate e buonuscita?
Il Collega Cangiani non perde occasione per mostrare la sua ammirazione nei confronti dei Colleghi SPESAL!
Come già fatto in altre occasioni, mi limito a consigliargli una più puntuale verifica dei dati che utilizza per le sue mirabili affermazioni.
Sarebbe bello poter far tutto senza limitazioni!
Spiace a tutti rinunciare a qualcosa, privarsi di possibilità, ma definirsi perdendo l'entusiasmo totipotente dell'adolescenza significa crescere e contemporaneamente dare al sociale un nostro contributo di consapevole e ponderata maturità.
Personalmente ho sofferto molto la scelta tra libera professione e attività nel pubblico ed ancora oggi non sono convinta di aver fatto per me la scelta più giusta, per cui "non so alla fine di che morte morirò", sarà che non sono cresciuta abbastanza o forse lo stato delle cose non aiuta chi come me è incline all'indecisione e restio ad accettare i confinamenti dell'essere.
Ora senza perdermi in lunghe e noiose disquisizioni che comporterebbero necessariamente implicazioni psicologiche, politiche e filosofiche direi che per quanto ciò possa essere forzatamente limitativo, scegliere se "operare nel pubblico con potere di vigilanza con le certezze ed i vincoli che questo rappresenta" o "fare attività libero professionale ad es. come medico competente con la libertà ed i rischi che questo comporta" sia una scelta oltre che obbligata per legge anche inevitabilmente giusta.
Chi come Max ha padronanza ed un autentico entusiasmo per la materia comunque operi sia nel pubblico, che nel privato darà in ogni caso un prezioso e apprezzato contributo.
Ma la scelta tra "avere la botte piena" o "la moglie ubriaca" s'ha da fare!
Anzi per mettere i puntini sulle i, diciamo che a rigore non dovrebbe esserci compatibilità legislativa all'operare in regime doppio (pubblico convenzionato e privato) neppure tra chi appartiene ad un SISP o SIAN e contemporaneamente lavora in regime libero professionale in aziende dove questi dipartimenti possono intervenire in regime di vigilanza.
La regola semplicissima che in ogni caso non si possa essere controllori di se stessi mi sembra oltre che di facile intuizione, difficilmente confutabile.
Allo stesso modo trovo poco opportuno che un medico di famiglia possa fare contemporaneamente il medico competente per lo stesso lavoratore come spesso accade, perchè nonostante ciò lo metta in condizioni di conoscerlo meglio clinicamente, potrebbe creare degli spiacevoli conflitti in sede di contenzioso ad es. per malattia, infortunio...
Gli altri specialisti cardiologi, psichiatri, dermatologi.....etc...se svolgono attività privata non vengono controllati dall'ospedale in cui lavorano, nessun collega di stanza andrà a sanzionarli....per cui il conflitto controllato-controllore per loro non sussiste.....di qui l'ammissibilità giuridica.
Ciò non esclude tuttavia che il doppio regime possa comunque dare occasione al manifestarsi di comportamenti poco corretti in misura più o meno esplicita... un professionista operante nel pubblico potrebbe impropriamente sfruttare questa doppia presenza a vantaggio dei suoi interessi...ma allora il discorso diventa penale no?
Tanto per fare qualche lampante esempio.... fare una visita privatamente presso l'ortopedico o oculista o primario di turno e poi a breve l'intervento chirurgico in regime di sanità pubblica dove tale professionista opera o il contrario lunghe attese nel pubblico ed il chirurgo che propone l'intervento rapido nella clinica in cui opera...magari convenzionata...il discorso diventa delicato e pieno di specifici e difficili distinguo....ma a tutti può essere immediato in ogni caso ciò che si può configurare come equo e giusto e ciò che potrebbe non esserlo....
Un ultimo dubbio che mi assale in caso di compatibilità privato-pubblico.....essendo la professione medica comunque molto impegnativa, essendoci per un dirigente medico pubblico l'obbligo delle almeno 38 ore settimanali, ma per necessità contingenti tale minimo orario spesso aumenta, come pure nel privato operando col fattore umano gli imprevisti più diversi senza contare il traffico, possono incrementare esponenzialmente il tempo ipotizzato....oltre tutto spesso gli orari di necessità di presenza coincidono es. mattino-pomeriggio...come si fa a far bene l'uno e l'altro?
Io che opero solo nel privato faccio fatica a gestirmi, il tempo mi sembra sempre troppo poco...non riuscirei ad avere energie per altro...vedo medici di famiglia oberati di lavoro...senza contare che non ci sarà mica solo il lavoro nella vita no? Qualche ora uno sarà impegnato da casa, famiglia, gatto...un qualche interesse, cavolo almeno dormirà pure no?
Cmq se qualcuno mi suggerisce la ricetta per fare correttamente tante cose diverse bene e senza esaurimento l'applico al volo...
Intanto buone vacanze a tutti pubblici e privati soprattutto a quelli che lavorando tanto benedicono l'arrivo del meritato atteso riposo!
Non capisco questo astio, qusto modo di manifestare fiele addirittura usando dotte metafore!
Rispettabile collega quale paure si celano dietro la tua lettera cosa ti preoccupa? stai tranquilla i medici dei SIAV e dei SISP sono preparati proprio come te, per espletare al meglio la funzione di medico competente.
Credo, voglio credere che la tua preoccupazione sia rivolta alla corretta tutela delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, se è cosi stai tranquilla anche noi dell'intramoenia lavoriamo con scrupolo.
Se invece si tratta di questioni più puerili, stai tranquilla lo stesso, non togliamo niente a nessuno, anzi crediamo di arricchire l'offerta in un mercato fortemente sbilanciato verso la domanda crescente proveniente dal mondo del lavoro.
Impeghiamo meglio le nostre energie, solidarizziamo tra colleghi, nella lotta contro chi tende a dequalificare, intimorire e mortificare la figura del M.C.
GIOVANNI57 il 03/08/2010 01:40 ha scritto:
Non capisco questo astio, qusto modo di manifestare fiele addirittura usando dotte metafore!
Rispettabile collega quale paure si celano dietro la tua lettera cosa ti preoccupa? stai tranquilla i medici dei SIAV e dei SISP sono preparati proprio come te, per espletare al meglio la funzione di medico competente.
Credo, voglio credere che la tua preoccupazione sia rivolta alla corretta tutela delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, se è cosi stai tranquilla anche noi dell'intramoenia lavoriamo con scrupolo.
Se invece si tratta di questioni più puerili, stai tranquilla lo stesso, non togliamo niente a nessuno, anzi crediamo di arricchire l'offerta in un mercato fortemente sbilanciato verso la domanda crescente proveniente dal mondo del lavoro.
Impeghiamo meglio le nostre energie, solidarizziamo tra colleghi, nella lotta contro chi tende a dequalificare, intimorire e mortificare la figura del M.C.
Perche', visto che c'e' tanta professionalita' nelle ASl e tanta buona volonta', non dedicate il vostro prezioso tempo a migliorare PRIMA le condizioni di lavoro dei VOSTRI lavoratori della sanita', che sono tanti e spesso trascurati o affidati a amni improvvide? Solo dopo aver risolto i problemi interni ( e non credo siano inesistenti) si potrebbe rivolgere la propria attenzione all'esterno? Questo significa amare la professione (e non gli interessi!) O no?
Ti invito a rileggere con più attenzione i post precedenti. Non si è aperto un dibattito sui requisiti professionali che garantiscono la preparazione adeguata per svolgere l'attività di MC.
Non si fa riferimento alla storica diatriba tra medici del lavoro, igienisti, sanati....etc...
La riflessione è sull'opportunità o meno di svolgere un doppio ruolo ovvero poter fare il MC libero professionista appartenendo contemporaneamente ad un ente del SSN, compreso un Dipartimento di Prevenzione con compiti di vigilanza sullo stesso territorio in cui si opera. Quindi la perplessità è sulla legittimità giuridica in merito ad un possibile conflitto di interesse....Personalmente ho aggiunto anche un dubbio sulla difficoltà di riuscire a conciliare tempi ed orari...per la mia modesta esperienza di medico impegnato in momenti diversi sia nel pubblico che nel privato, posso dire che se uno fa bene una cosa è difficile (non impossibile) trovare il tempo e l'energia per svolgere una consistente attività parallela... il dono dell'ubiquitarietà non mi risulta acquisibile per titoli accademici e forse se uno facesse una cosa e basta, la sanità complessivamente funzionerebbe meglio...ma questa la dico en passant, perchè il discorso è di molto più complesso e trovo improprio liquidarlo con delle massime semplicistiche...
Volendo invece essere INTENZIONALMENTE PROVOCATORI si possono fare tante ipotesi come pensare di togliere la vigilanza alle asl e farla tornare tutta all'Ispettorato del Lavoro, in modo da eliminare l'incompatibilità ed attivare una sinergia ASL-MC o far fare la sorveglianza solo alle asl, mattino sopralluoghi in ditta e pomeriggio visite.... in fondo sarebbe un bell'introito per le casse dello Stato in questi tempi di crisi...oppure si potrebbe pensare di ridurre il debito pubblico dimezzando il personale attivo...se uno riesce a raddoppiare lo stipendio con la libera professione...forse impiegando metà del personale a pieno regime si potrebbe ottenere lo stesso risultato con più risparmio.....come pure a ragion del vero, dovremmo dire che talora svolgendo l'attività di MC il ruolo di preventori e promotori della salute è soffocato da un mare di burocrazie e procedure inutili per cui forse sarebbe da rivoluzionare il tutto per recuperare il sano spirito ramazziniano delle origini...ovviamente in termini moderni, quindi limitando le visite e gli accertamenti al numero necessario, ma con maggiore approfondimento qualitativo e soprattutto con maggiore presenza in azienda e minor attenzione alle prestazioni finalizzate al vile anche se purtroppo necessario fatturato...
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