Salve a tutti, vi pongo un quesito emerso durante le verifiche per la tossicodipendenza nei lavoratori a rischio: la legge ci obbliga a chiedere al lavoratore gli eventuali antecedenti di trattamenti al Ser.T., eventuali infortuni, incidenti, ritiri della patente... al fine di decidere se sottoporre il lavoratore al test di screening o inviarlo direttamente al servizio tossicodipendenze.
Un gruppo di lavoratori in una azienda che seguo, "capitanato" dai rappresentanti sindacali, ha contestato la legge rifiutandosi di rispondere all'anamnesi e dichiarando di voler effettuare direttamente il test di screening.
E' una cosa che possiamo accettare? Non contrasta con la norma?
selenasaracino il 03/09/2010 02:13 ha scritto:
Salve a tutti, vi pongo un quesito emerso durante le verifiche per la tossicodipendenza nei lavoratori a rischio: la legge ci obbliga a chiedere al lavoratore gli eventuali antecedenti di trattamenti al Ser.T., eventuali infortuni, incidenti, ritiri della patente... al fine di decidere se sottoporre il lavoratore al test di screening o inviarlo direttamente al servizio tossicodipendenze.
Un gruppo di lavoratori in una azienda che seguo, "capitanato" dai rappresentanti sindacali, ha contestato la legge rifiutandosi di rispondere all'anamnesi e dichiarando di voler effettuare direttamente il test di screening.
E' una cosa che possiamo accettare? Non contrasta con la norma?
Potrebbero anche mentire all'anamnesi: non siamo i carabinieri o il magistrato che ti interrogano. L'anamnesi tu la devi giustamente chiedere, a prescindere dalle normative.
Se un lavoratore di 57 aa venti anni fa era tossicomane e non te lo dichiara non puoi obbligarlo; l'importante è che sia negativo il test.
importante fare il medico:anamnesi, esame obiettivo, esami strumentali e di laboratorio -se dubbio diagnsotico o se da normativa in vigore previsto!
antoniomedh il 03/09/2010 04:51 ha scritto:
importante fare il medico:anamnesi, esame obiettivo, esami strumentali e di laboratorio -se dubbio diagnostico o se da normativa in vigore previsti!
Cara Selena, se il test e l'obiettività risultano negativi non vedo nessun problema per rilasciare l'idoneità. Però farei un pò di sana conversazione col lavoratore o se sono più d'uno con l'intero gruppo spiegando il significato dell'anamnesi, della cartella sanitaria e soprattutto della sua gestione ovvero l'accesso ai dati sensibili solo a lavoratore e MC. Insisterei sul fatto che il Datore di Lavoro vede solo il giudizio di idoneità ed è tenuto all'oscuro dei motivi che possono determinare un'idoneità piena o limitata etc....Spiegherei che se certi elementi vengono taciuti, la prevenzione perde di senso, risulterà per il medico difficile spiegare disturbi e patologie soprattutto in fase precoce, con perdita di tempo prezioso e col rischio di diagnosi sbagliate. Da ultimo darei qualche riferimento legale e farei sottoscrivere l'anamnesi al lavoratore che così si prende la responsabilità di quello che ha detto. Questa reazione dei lavoratori dimostra come la burocratizzazione cui siamo arrivati ci allontana dallo spirito della nostra missione di prevenzione e di rapporto di fiducia col lavoratore. Però sono sicura che risolverai al solito brillantemente la cosa. Facci sapere. Saluti.
il lavoratore ha l'obbligo di sottoporsi agli accertamenti sanitari previsti. l'anamnesi è parte integrante della visita medica. nessuna visita medica può pensare di prescindere dal dato anmnestico. in questo senso mi viene il dubbio che rifiutandosi di fornire i propri dati anmnestici il lavoratori venga meno all'obbligo di sottoporsi agli accertamneti sanitari, un pò come se si rifiutasse di spogliarsi per permettere l'effettuazione dell'esame obiettivo.....
certo il dialogo fra medico e paziente dovrebbe pemettere di superare il problema ... ma non sempre è semplice e non sempre è facile,ma: come si può effettuare una valutazione medico-legale senza il dato anmnestico?
tapand
andreatappi il 04/09/2010 12:01 ha scritto:
il lavoratore ha l'obbligo di sottoporsi agli accertamenti sanitari previsti. l'anamnesi è parte integrante della visita medica. nessuna visita medica può pensare di prescindere dal dato anmnestico. in questo senso mi viene il dubbio che rifiutandosi di fornire i propri dati anmnestici il lavoratori venga meno all'obbligo di sottoporsi agli accertamneti sanitari, un pò come se si rifiutasse di spogliarsi per permettere l'effettuazione dell'esame obiettivo.....
certo il dialogo fra medico e paziente dovrebbe pemettere di superare il problema ... ma non sempre è semplice e non sempre è facile,ma: come si può effettuare una valutazione medico-legale senza il dato anmnestico?
Inidoneo. ricorso alla asl
FRANCO CANGIANI il 04/09/2010 02:45 ha scritto:
Inidoneo. ricorso alla asl
Perfettamente d'accordo, bisogna tentare di far ragionare il dipendente come è stato giustamente detto. L'anamnesi è ben più importante degli esami estemporanei, è parte integrante della visita. Non si può dare l'idoneità a un lavoratore senza eseguire una delle parti fondamentali della visita stessa.
Quindi non idoneo. Voglio vedere chi può (e con quali bizzarre motivazioni) contrastare una decisione di questo tipo.
A parte il fatto che sono sicura che Selena riuscirà a far capire l'importanza dell'anamnesi al lavoratore risolvendo il tutto, non concordo sul fatto che se l'obiettività clinica, compreso il profilo psicologico (reattività, lucidità...) i dati della storia lavorativa (infortuni, assenze, errori etc...) ed i test sono negativi debba farlo non idoneo. Il lavoratore/lavoratori non rifiuta/no il test... mi sembra di capire che temono di dichiarare fatti della vita privata probabilmente risalenti a periodi molto anteriori..Il problema è solo di comunicazione. Mi sembra un fatto di principio motivato da qualche timore...Probabilmente se il lavoratore all'anamnesi avesse mentito tacendo dei fatti...nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Se avesse dichiarato l'uso occasionale di cannabis da adolescente e tutto il resto fosse negativo io avrei dato comunque l'idoneità. Altrimenti se uno viene riscontrato positivo, dopo la riabilitazione non dovrebbe più lavorare...invece il reiserimento è previsto. Inviato al Sert per ulteriori accertamenti per un test di 2° livello...che si potrebbe forse proporre.. penso risulterebbe negativo, di qui poi l'idoneità. Se fossi il medico che lavora in uno SPSAL ad un ricorso avverso con queste premesse darei l'idoneità ....e se il lavoratore poi reclama un danno all'immagine o altro senza sostanziale motivo chi risponde? Qui poi più che una NON idoneità sarebbe un NON giudizio....In concreto renderlo inidoneo non porterebbe nessun vantaggio, anzi incrementerebbe il senso di sfiducia, facendo mettere il/i lavoratore/i sulla difensiva....mentre un buona formazione, eventualmente chiedere una riunione periodica con gli RLS per discuterne porterebbe molti risultati anche indiretti. Sono del parere che bisogna essere elastici e far prevalere il buon senso, che poi vuol dire fare quello che serve....per rendere tutti più sani ed evitare infortuni...
in effetti Sere hai centrato il problema: è già stata fatta una riunione con gli RLS, che si sono appellati al loro referente nazionale, adducendo la motivazione che tu hai ipotizzato (il non voler riferire fatti passati e ormai risolti). Credo sia solo, da parte di tali soggetti, il voler per forza far vedere che loro ci sono e che questa legge non gli piace!
Il fatto è che la nostra legge regionale dice che il test di screening va fatto se NON si rilevano elementi indicativi di uso di sostanze: ma se un lavoratore non risponde all'anamnesi, mi mancano alcune informazioni per decidere...
Mi viene in mente un esempio: se a un lavoratore hanno ritirato la patente un mese fa per guida sotto effetto di sostanze o per provocato incidente etc, questo viene sottoposto a valutazione tossicologica dalle commissioni medicolegali dopo una osservazione di 3-6 mesi mi pare, poi casomai gli ridanno la patente: un lavoratore con questo problema, sempre secondo la legge, MOSTRA elementi indicativi di abuso di sostanze, quindi non dovrebbe essere sottoposto a test di screening (anche perchè verrebbe negativo per molte sostanze, già dopo 1 mese)ma inviato al Sert.
Come comportarsi in una situazione del genere? Se questo nel frattempo provoca un incidente in fabbrica, ed emerge che gli avevano ritirato la patente per abuso di sostanze, io che ho fato una idoneità alla mansione a rischio potrei aver commesso un errore...
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