Credo che su questa storia dell'art. 40 si giocheranno molti destini. La prevaricazione nei confronti dei Mc ha passato il limite, denudando il re ed i suoi interessi per niente condivisi. SIMLII, ANMA, CONAMECO, rigorosamente citate per numero di iscritti, ci hanno provato,chi con tattiche diverse, chi con atteggiamenti ondivaghi, chi con maggior convinzione. Ma hanno sbattuto la faccia contro il muro del non ascolto, cosa assolutamente insopportabile in un paese che si racconta democratico e che invece fa del burocratismo centralista e minaccioso la sua ultima bandiera.Dati scientificamente inutili e per legge assegnati quale compito alla pubblica amministrazione vengono caricati su quelle che si è ritenuto siano le spalle più deboli. Le solite nozze coi fichi secchi. Come accade in molti ospedali dove gli infermieri non fanno più ferie normali e non si assume più nessuno, ma i servizi non si tagliano perché non fa fare bella figura ai politici di turno.
Sono davvero curioso di vedere le reazioni di quanti ci rappresentano perché i MC reazioni le vogliono vedere, anche se si pensa che porteranno a poco. E si spera che le reazioni siano sempre più unitarie. I MC sono la quasi totalità degli iscritti alle varie associazioni. Meditate. Ed agite di conseguenza. Perché se non è oggi sarà domani.
No problem ... chi vuole adempiere all'obbligo invierà i dati che ha a disposizione, gli altri se li inventa!!!
Tanto in Italia basta compilare le carte ... che nessuno leggerà mai!
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
Concordo in pieno...............INVENTARE ...... non credo minimamente ad eventuali reazioni da parte dei MC per cui consiglio:
- inventare
- dare mail che non usate mai perchè si permettono di usarla per inviare di tutto anche pubblicità di software
-dare numero di cell che non usate mai
si fa quel che si può ....... dopotutto nessuno può sanzionare per un errore digitazione......ops mi sono sbagliataaaaaaa!!!!!!!!!!!
Ma si! In questa Italia dei burocrati e delle falsita', o ci si adatta o si soccombe. Passera' questo momento si spera. In atto la legalita' e l'onesta' non sono i criteri che permettono di andare avanti. Quindi o cambiamo mestiere ( e non e'detto che qualcuno non lo faccia) o prendiamo per il c... chi pensa di essere furbo, potente e prepotente. Dati? Io ve li do. Poi venite a controllare se sono veri o falsi
guido_rossi il 01/10/2010 06:07 ha scritto:
Ma si! In questa Italia dei burocrati e delle falsita', o ci si adatta o si soccombe. Passera' questo momento si spera. In atto la legalita' e l'onesta' non sono i criteri che permettono di andare avanti. Quindi o cambiamo mestiere ( e non e'detto che qualcuno non lo faccia) o prendiamo per il c... chi pensa di essere furbo, potente e prepotente. Dati? Io ve li do. Poi venite a controllare se sono veri o falsi
I dati...i dati.......
pag 283 e pag 291 del n4 di "La medicina del lavoro"
..le patologie del rachide e dell'arto superiore nell'uso del VDT...le alterazioni ekgrafiche nel lavoro notturno....
mi piacerebbe vedere tutti questi personaggi quante aziende hanno in consulenza operativa e quante visite fanno ogno anno..... siamo stati a "medicalizzare" il lavoro per cosa? per produrre carta straccia che loro usano per pubblicazioni "negative" e non è finita!
Ma i ns "capi" delle ns società possibile che non riescono a conoscere i nomi di questi "magnifici" consulenti di Sacconi e company? Saranno Medici del lavoro ? Sicuramente voglio sperare di si....ma avranno mai lavorato in azienda ? Si saranno mai "sporcato" le mani? Oppure sono i soliti "noti" che lavorano sulle carte ( magari altrui)....
ciao
Mario
Madonna, ho stimolato la rivoluzione
Ok allora, dati inventati come fanno molti negli studi epidemiologici ... quando i dati non "fittano" se li inventano per completare il numero del campione esaminato e cercare di far quadrare i conti.
Seguiamo l'esempio!
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
claudiog il 01/10/2010 01:14 ha scritto:
Credo che su questa storia dell'art. 40 si giocheranno molti destini. La prevaricazione nei confronti dei Mc ha passato il limite, denudando il re ed i suoi interessi per niente condivisi. SIMLII, ANMA, CONAMECO, rigorosamente citate per numero di iscritti, ci hanno provato,chi con tattiche diverse, chi con atteggiamenti ondivaghi, chi con maggior convinzione. Ma hanno sbattuto la faccia contro il muro del non ascolto, cosa assolutamente insopportabile in un paese che si racconta democratico e che invece fa del burocratismo centralista e minaccioso la sua ultima bandiera.Dati scientificamente inutili e per legge assegnati quale compito alla pubblica amministrazione vengono caricati su quelle che si è ritenuto siano le spalle più deboli. Le solite nozze coi fichi secchi. Come accade in molti ospedali dove gli infermieri non fanno più ferie normali e non si assume più nessuno, ma i servizi non si tagliano perché non fa fare bella figura ai politici di turno.
Sono davvero curioso di vedere le reazioni di quanti ci rappresentano perché i MC reazioni le vogliono vedere, anche se si pensa che porteranno a poco. E si spera che le reazioni siano sempre più unitarie. I MC sono la quasi totalità degli iscritti alle varie associazioni. Meditate. Ed agite di conseguenza. Perché se non è oggi sarà domani.
Spezzo una lancia a favore degli allegati 3 A e 3 B. Trovo questa resistenza (e forse inconfessata paura di essere soggetti a controlli) di alcuni MC (ma saranno la maggioranza?) alla compilazione e alla trasmissione (con incredibile incitazione da parte di qualcuno a compilare dati falsi pensando che gli stessi non siano letti, non ne sarei così sicuro) dei dati degli allegati 3 A e 3 B paradossale e poco qualificante per la nostra professione e per i MC. Chi è contro gli allegati a prescindere invoca come giustificazione della posizione la burocratizzazione della professione. Non leggo una parola che entri nel merito delle questioni; si dimentica facilmente (o strumentalmente?) che la produzione e la messa in circolazione di informazioni (dati) corretti è il presupposto essenziale per l’esercizio “appropriato” delle funzioni poste in capo ai vari soggetti della prevenzione, siano essi MC o perché no organi di vigilanza. La conoscenza e la base essenziale, preliminare dell’agire in modo adeguato. E’ stucchevole questa polemica da parte di chi, come i medici del lavoro, dovrebbe avere conoscenze elementari di epidemiologia, disciplina che occupa una parte importante negli studi universitari per la specializzazione di Medicina del Lavoro. La disciplina dovrebbe essere utilmente “praticata”nell’esercizio delle attività di chi svolge attività di prevenzione. Non viviamo in un mondo separato fuori da ogni regola e legge, la compilazione e la trasmissione di informazioni che riguardano la nostra attività è un “debito informativo” che i MC hanno nei confronti dello Stato (SPRESAL e quant’altro) necessario perché tutti possano svolgere al meglio la propria funzione. Allora smettiamola con questa storia qualunquista della burocratizzazione che serve solo a favorire i “detrattori” del ruolo dei MC e spendiamo più energie per entrare nel merito dei problemi e migliorare la produzione e i processi di circolazione delle informazioni. Gli allegati possono (potevano) essere migliorati nei contenuti su aspetti tecnici inaccettabili, come ad esempio ha sottolineato la redazione in merito alla correlazione tra giudizi di idoneità e rischi cui è esposto il lavoratore. Ne risulterebbe sicuramente un contributo al miglioramento della qualità e del prestigio dei MC che potrebbero svolgere la loro attività con maggiore……………..”scienza” oltre che con coscienza.
Saluti G
Pensavo ieri che in questa vicenda sembra di assistere a quei vecchi film western con la scritta "non sparare sul pianista" (indovinello: chi è oggi il pianista ?), che poi scappava prima dell'inizio della sparatoria. Ma forse noi oggi non saremmo così fortunati.
Comunque, a mio parere, sbollita la prima, comprensibile, reazione di sconcerto e di rabbia, occorre cercare di ideare iniziative concrete che possano essere in grado di modificare il quadro emerso. Sottolineo qui (l'hanno fatto anche gli altri colleghi che mi hanno preceduto) che nel corso della preparazione del decreto attuativo il tavolo tecnico ha incontrato la SIMLII, l'ANMA e la stessa CONAMECO e questo - intendiamoci bene, non vorrei essere frainteso - costituisce già un punto apprezzabile visto che in passato una evenienza del genere non era neppure lontanamente contemplata.
E' vero, poi i componenti del gruppo di lavoro interministeriale-regioni-Inail-ex Ispesl etc. hanno deciso di andare avanti senza tenere in minimo conto le durissime critiche di tutti (basta andare sui vari siti Internet per verificarlo, ma penso tutti lo abbiano ben presente; per ultima, la Simlii ha inviato pochi giorni prima della riunione del 29 una ulteriore lettera ribadendo i principali punti controversi). Prese di posizione che, finora, non hanno sortito alcun effetto; ci si è ritrovati contro il classico "muro di gomma" di certa letteratura.
Tuttavia, nella bozza approvata il decreto dovrebbe prevedere una fase di "sperimentazione" nel corso della quale il sistema dovrebbe essere testato dai medici competenti e alla fine del quale dovrebbero essere sentite nuovamente le società scientifiche e le associazioni professionali (almeno, a quanto se ne sa) e questa potrebbe essere una possibilità da sfruttare nel futuro.
Nell'immediato si può pensare a qualche altra forma di pressione, da esercitare, per quanto possibile, unitariamente; non serve a nulla indebolire il fronte polemizzando inutilmente, anzi occorre rafforzare l'azione di tutte le società scientifiche e delle associazioni di medici del lavoro e medici competenti. Solo cercando di operare concordemente si può riuscire a ottenere qualche risultato utile.
E' vero, le condizioni e i rapporti di forza sono quelli che sono, il potere contrattuale dei medici competenti è assai scarso, ma non piangiamoci addosso ...... cerchiamo di impegnarci tutti nella giusta direzione e di remare tutti nello stesso verso, senza partire per la tangente o ipotizzare scenari improponibili. Non è detto che tutte le battaglie possano essere vinte in partenza, però è vero il contrario: si possono perdere sin dall'inizio. Cerchiamo di evitarlo, se possibile.
Condivido i buoni propositi ed ottime proposte dei colleghi riguardo all'essere ligi alle regole.
Vorrei però proporre il parallelismo tra l'attività dei MC e quelle degli altri specialisti. In capo ai MC vi sono obblighi che altri medici non hanno, il tutto ispirato a principi di tutela del lavoratore sacrosanti.
Ma perchè, il resto dei pazienti "non lavoratori" (parlo dei diabetici, degli ipertesi, dei talassemici, ecc.) non hanno poi diritto allo stesso livello di tutela? Allora perchè gli altri nostri colleghi non sono obbligati ad alcun report periodico?
I medici di famiglia, per esempio, mandano periodicamente un report delle prescrizioni perchè c'è un controllo sulla spesa sanitaria. In questo caso, però, il SSN passa loro un software GRATIS per la gestione dei dati sanitari dei propri pazienti !!! Così a loro basta premere un tastino ed il PC manda i dati all'ASL senza bisogno che i MMG rielaborino nulla (è tutto automatico). ... E A NOI CHI CI PASSA I MEZZI ADEGUATI???? Nessuno, ce li dobbiamo pagare noi (a fronte di guadagni molto ridotti).
Ma torniamo agli altri specialisti privati: a voi risulta che un ortopedico libero professionista invii periodicamente i dati relativi alle proprie visite? Questo significa che i pazienti dell'ortopedico non hanno bosogno della stessa tutela dei lavoratori visitati dal MC????
Tutta questo tumultuoso legiferare in merito alla medicina del lavoro mi sa tanto di tendenza del governo (di qualunque fazione politica) a volersi mettere la coscienza a posto. Per la serie "io le regole te l'ho date, poi se si muore lo stesso sul posto di lavoro non me ne può fregare di meno!".
Ottimo proposito quello di dire "datemi i dati della vostra attività che così io me li studio e vi do le dritte per lavorare meglio". Il problema è: GLI ALTRI MEDICI SPECIALISTI NON SONO COME NOI?
Da quello che si sente in giro, i MC vengono sanzionati molto più spesso perchè sbagliano sugli adempimenti burocratici (fare una comunicazione, fare una visita in una data piuttosto che in un'altra, ecc.). Molto più raramente, le sanzioni riguardano errori clinici. Allora, di che stiamo parlando???
Poi ovvio, la legge è legge ... e via che si va!
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
gianfranco-murgia il 02/10/2010 09:23 ha scritto:
......Gli allegati possono (potevano) essere migliorati nei contenuti su aspetti tecnici inaccettabili, come ad esempio ha sottolineato la redazione in merito alla correlazione tra giudizi di idoneità e rischi cui è esposto il lavoratore. Ne risulterebbe sicuramente un contributo al miglioramento della qualità e del prestigio dei MC che potrebbero svolgere la loro attività con maggiore……………..”scienza” oltre che con coscienza.
Saluti G
Hai detto bene, possono, potevano, ma non va così, non è andata così. Nessun intento collaborativo, solo imposizione e quindi prevaricazione. Poi ci sono questioni di principio ben più profonde della fatica di compilare un allegato. Ma forse tu non le vedi tali. Liberissimo di avere le tue opinioni. Quanto a quel "maggioranza" col punto interrogativo, mi sembra evidentemente fuori luogo. Te lo dico forte di dati epidemiologici un po' così. Come quelli dell'allegato, d'altra parte.
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