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legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale

Questo argomento ha avuto 9 risposte ed è stato letto 6269 volte.

sedanrik

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  • legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (22/10/2010 21:42)

chiedo gentilmente a voi dottori medici del lavoro quando fate una visita ad un paziente in azienda quello che vi dite rientra nel segreto professionale?Vi pongo questa domanda perchè ho fatto una visita ieri con un vostro collega e alcune cose dette al medico durante la visita sono state riportate al datore di lavoro .Spiegandovi brevemente il medico mi dice che essendo invalida il lavoro che svolgo secondo lui non è proprio il massimo anche perchè a detta sua l'azieda non ha un ruolo da farmi svolgere idoneo alla mia patologia io parlo con lui e gli dico che mi sono messa in contatto già con un assistente sociale in modo di poter trovare altro,tutto questo in un contesto di visita dove credevo esistesse la privacy oggi sono stata chiamata dal datore di lavoro per chiedermi spiegazioni.Allora mi domando ma il diritto alla privacy dove inizia e dove finisce nel vostro campo si può intervenire legalmente per una cosa del genere ?ho subito il terzo grado e comunque erano cose personali che a mio avviso dovevano restare tali .consigliatemi cosa devo fare perchè secondo me è stato poco professionale o sbaglio?

trinacria

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (22/10/2010 23:41)

Caro amico,
il medico che ti ha visitato, pur non riferendo al datore di lavoro elementi relativi al tuo stato di salute, ha infranto il rapporto fondamentale di fiducia che intercorre tra medico e paziente, contravvenendo sia alla cosiddetta legge sulla privecy (D. Lgs. 196/2003), sia al segreto professionale (art. 622 C.P.), oltre che ai dettami del codice di deontologia medica.
Tralascio ogni commento su codesta sottospecie di collega e ti auguro buona fortuna.
Ad maiora!

EtaBeta

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (23/10/2010 10:51)

Francamente sarei più cauto a giudicare il collega. Era nelle sua facoltà esprimere un parere contrario al fatto che la signora venisse adibita a quella mansione. Poteva motivare il suo giudizio con l'invalidità della signora se questa era già nota al datore di lavoro.
Probabilmente non doveva riferire che la signora si era rivolta all'assistente sociale...
Mi chiedo spesso anch'io dove inizia e finisca la privacy della persona.
Prescrivere una visita neurologica e consegnare la prescrizione al datore di lavoro non equivale forse a dire che quella persona ha problemi neurologici?? Quando si dice ad un datore di lavoro che il dipendente non può alzare le braccia sopra la linea delle spalle, non equivale a comunicare che ha un problema alle spalle??

trinacria

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (23/10/2010 13:25)

EtaBeta il 23/10/2010 10:51 ha scritto:
Francamente sarei più cauto a giudicare il collega. Era nelle sua facoltà esprimere un parere contrario al fatto che la signora venisse adibita a quella mansione. Poteva motivare il suo giudizio con l'invalidità della signora se questa era già nota al datore di lavoro.
Probabilmente non doveva riferire che la signora si era rivolta all'assistente sociale...
Mi chiedo spesso anch'io dove inizia e finisca la privacy della persona.
Prescrivere una visita neurologica e consegnare la prescrizione al datore di lavoro non equivale forse a dire che quella persona ha problemi neurologici?? Quando si dice ad un datore di lavoro che il dipendente non può alzare le braccia sopra la linea delle spalle, non equivale a comunicare che ha un problema alle spalle??

Carissimo,
forse non hai ben chiaro (e lo dici tu stesso "Mi chiedo spesso anch'io dove inizia e finisca la privacy della persona") il concetto di privacy ma, soprattutto, del segreto professionale (abbiamo tutti studiato medicina legale) oltre ai DOVERI imprescindibili della deontologia professionale.
Art. 622 C.P., rivelazione del segreto professionale: "chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino ad un anno o con la multa da lire sessantamila a un milione.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa".
A mio avviso, riveste una gravità estrema il fatto di rivelare notizie acquisite in ambito sanitario e SOLTANTO perchè si riveste la professione di medico.
Capisco bene che i tempi sono in continua evoluzione (o involuzione?!), ma, tranne qualche inevitabile errore che ho commesso nei miei 19 anni di medico, mai ho rivelato o anche fatto trapelare notizie che potessero o procurare nocumento al lavoratore, o incrinare il rapporto intercorrente tra lui e me.
Quindi, sempre a mio modesto avviso, il comportamento del collega o dei tanti, troppi colleghi che "hanno lo stomaco lento" con il DdL (per i noddici: gli raccontano tutto ciò che gli viene riferito) è da censurare sensa "se" e sensa "ma".
Cordialmente
Ad maiora!

doctordodo52

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (24/10/2010 18:55)

Io caro trinacria sarei un po' più cauto e meno assoluto nelle affermazioni.
Per esempio test di tossicodipendenza in una piccola azienda, un caso positivo con sospensione dalla mansione.
Dov'è la privacy ????????????

sedanrik

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (24/10/2010 22:47)

ringrazio anticipatamente per le vostre risposte ma mi sento di dover spiegare meglio la mia posizione visto che questo fatto mi ha messo in difficoltà e non poco facendo chiarezza su alcuni punti forse l'idea di ciò che è successo vi sarà più chiara.Io sono invalida civile al 70% perchè affetta da lupus eritametoso sistemico co sindrome fibromialgica e sindrome da anticorpiantifosfolipidi ,la mia vita è cambiata radicalmente da quando la malattia si è manifestata sia nella sfera privata che lavorativa .Non sò se conoscete la mia malattia o meglio dal punto di vista medico sicuramente sì ma conoscete persone che hanno questa malattia?Ve lo chiedo perchè solamente se avete a che fare con un paziente o una persona cara che abbia la mia malattia capireste quanto è difficele convivere co questa patologia.Vi dicevo che la mia vita lavorativa ha subito cambiamenti significativi perchè dal momento che ho presentato il verbale dell'ASL con la mia invalidità al lavoro sono cominciate una serie di tensioni sfociati in litigi che voi non potete neanche immaginare.Mi sono sentita dire più di una volta che la situazione non poteva andare avanti in questo modo per via delle mie assenze ,ma non è che una persona ha altre alternative quando non riesce neanche ad andare al bagno da sola e non riesce ad alzarsi dal letto purtrppo deve restare a casa ,mi sono sentita consigliare di licenziarmi ,mi sono sentita dire che per l'azienda e per i miei colleghi ero un peso perchè i colleghi restavano indietro per colpa mia ,in 5anni di invalidità non mi è stato ancora cambiato il contratto il motivo devo ancora capirlo io non sono ancora riconosciuta come invalida nell'azienda e mi sono sentita dire che mi pagano come un dipendente normale anche se invece non'è così.Non ho denunciato i datori di lavoro solo perchè HO BISOGNO DI LAVORARE ma mando giù bocconi amari pieni di umiliazioni .Non è la prima volta che il collega toppa perchè già in un episodio precedente il mio datore di lavoro ,a causa delle mie assenze,lo contatta e chiede come mai tizia sta a casa dal lavoro se dal tuo verbale non risulta un aggravamento e lui risponde "strano che sia a casa l'ho trovata bene"risultato mi chiamano in ufficio e mi chiedono" come mai stai a casa se il medico ci ha detto che stai meglio?"facendomi passare per chi ci marcia sopra ,ma voi medici sapete che per chi ha questo tipo di patologia ogni minuto può essere diverso da un'altro tant'è che puoi stare bene in questo momento ma nel giro di 10minuti puoi stare talmente male da doverti recare al PS.Il fatto che lui abbia raccontato al mio datore di lavoro quello che ci siamo detti in occasione della visita a portato i miei titolari a portarmi in ufficio farmi il terzo grado facendomi passare per una persona non corretta e falsa adirittura mi sono sentita dire "mi piacerebbe mettervi a confronto tu e il medico"per cosa per un'affermazione fatta in confidenza al medico mentre mi visitava !!Tenendo conto che poi lui ha detto che io ho già trovato un nuovo posto di lavoro ma non'è cosi mi sono solo messa in contatto con un'assistente sociale per chiedere un parere e un aiuto .Tutto ciò dove mi porta ,già il rapporto con il datore di lavoro è pessimo sono stata portata in ufficio come se avessi combinato chissa cosa con i miei colleghi che ci hanno ricamato sopra non poco e non per cercare di risolvere il problema delle mie limitazioni nel lavoro ma per chiarimenti sulle affermazioni fatte al medico affermazioni fatte in cofidenza io ho sempre chiesto al dottore di non dire nulla a i miei datori di lvoro e lui mi ha sempre detto che tutto era coperto dal segreto professionale ma non'è andata così e in questo modo si è rotta ulteriormente la mia tranquillità sul mio posto di lavoro.LEI dice di essere più cauto nel giudicare il collega ma a mi chiedo io non conto niente la mia persona non conta la mia dignità non conta.Scusi ma non sono daccordo la mia immagine la mia dignità la mia correttezza sono state messe in discussione perchè qualcuno a parlato troppo chi può permettersi di quantificare un danno del genere il vostro collega a avuto la colpa di peccare di ingenuità fidandosi di loro ma non sono io che devo pagare per la sua leggerezza io voglio tranquillità e voglio star bene sopratutto ora che ho avuto un'aggravamento mi fa male tutto questo, mi sono sentita male per colpa di questa situazione la fibromialgia è molto collegata agli sati di stress ,questo è documentato, e avere tensioni grosse come queste mi provoca dei danni fisici e questi chi li ripara chi li quantifica come danni.Io non voglio più essere visitata da lui e credo che questo sia un mio diritto e mi sono già mossa per valutare la possibilità di denunciare il caso ,perchè credo di essere arrivata alla frutta ,mi spiace se lei o qualche altro collega pensa che sia troppo dura con il medico ma vi posso assicurare che non vi ho raccontato tutti i fatti nei minimi particolari per questioni di tempo la situazione è ancora più articolata e io sono stanca.Siamo nel 2010 e la persona diversamente abile ancora una volta non è tutelata io mi vergogno non so lei

trinacria

trinacria
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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (25/10/2010 00:28)

doctordodo52 il 24/10/2010 06:55 ha scritto:
Io caro trinacria sarei un po' più cauto e meno assoluto nelle affermazioni.
Per esempio test di tossicodipendenza in una piccola azienda, un caso positivo con sospensione dalla mansione.
Dov'è la privacy ????????????

Carissimo,
la divulgazione del segreto professionale è, a tutt'oggi, un reato perseguibile penalmente (o no?!) ma, soprattutto, contrasta in maniera incontrovertibile con l'attività che tutti noi espletiamo.
Il caso della signora è abbastanza palese e non ammette, a mio sommesso avviso, scusanti di alcun genere.
E allora, perchè ribadire che dovrei essere più cauto nelle affermazioni?
Comunque, ritengo di aver espresso compiutamente il mio pensiero e trovo quantomeno singolare che sia il solo a pensarla così, ma non credo di sbagliare.
Ad maiora!

gallone

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (25/10/2010 12:51)

trinacria il 25/10/2010 12:28 ha scritto:

Carissimo,
la divulgazione del segreto professionale è, a tutt'oggi, un reato perseguibile penalmente (o no?!) ma, soprattutto, contrasta in maniera incontrovertibile con l'attività che tutti noi espletiamo.
Il caso della signora è abbastanza palese e non ammette, a mio sommesso avviso, scusanti di alcun genere.
E allora, perchè ribadire che dovrei essere più cauto nelle affermazioni?
Comunque, ritengo di aver espresso compiutamente il mio pensiero e trovo quantomeno singolare che sia il solo a pensarla così, ma non credo di sbagliare.
Ad maiora!

Non sei il solo a pensarla così. Non voglio entrare nel caso specifico. Nè ho gli elementi per giudicare se l'esposizione dei fatti è quella che è stata riportata (l'altra campana è assente). Lasciamo stare la privacy cari colleghi. Noi abbiamo il segreto professionale. Mai rivelare alcunchè al datore di lavoro che riguardi lo stato di salute dei lavoratori o l'effettuazione della visita. Se il ddl è perspicace e capisce che una limitazione alla MMC è causata da una ernia lombare che lo stesso lavoratore ha rivelato a colleghi, oppure capisce che una attività sovraspalle è preclusa per una verosimile problematica articolare buon pro gli faccia. Ma tutta questa perspicacia non puo' e non DEVE dipendere da alcuna rivelazione da parte del MC. Noi ci limitiamo a dare limitazioni/prescrizioni e a prescrivere esami e accertamenti. La deduzione non è reato ma la rivelazione di quello che avviene durante la visita lo è. Chi non ne è conscio deve rileggersi leggi e codici e anche alla svelta.

doctordodo52

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (25/10/2010 13:05)

Totalmente d'acordo con gallone : ogni medico è tenuto a rispettare il segreto professionale.
Però è evidente che mel lavoro del MC molto spesso la privacy va a farsi fottere per leggi ed applicazioni spesso poco trasparenti, ho già citato il test per tossicodipendenza.
Ad un convegno in materia da un direttore ASL mi fu risposto che in certi casi nell' intenzione del legislatore l'interesse collettivo viene
prima del rispeto dela privacy.
Ovviamente nel caso specifico non si può emettere giudizi.

carlpam

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  • Re: legge della privacy dove inizia e dove finisce in caso di visita aziendale
  • (25/10/2010 17:52)

doctordodo52 il 25/10/2010 01:05 ha scritto:
Totalmente d'acordo con gallone : ogni medico è tenuto a rispettare il segreto professionale.
Però è evidente che mel lavoro del MC molto spesso la privacy va a farsi fottere per leggi ed applicazioni spesso poco trasparenti, ho già citato il test per tossicodipendenza.
Ad un convegno in materia da un direttore ASL mi fu risposto che in certi casi nell' intenzione del legislatore l'interesse collettivo viene
prima del rispeto dela privacy.
Ovviamente nel caso specifico non si può emettere giudizi.

il segreto professionale è e deve restare sacro!(e prima delle leggi pur esistenti e citate vi è il nostro codice deontologico) La signora può dir tutto della sua malattia, le cui manifestazioni sono o dovrebbero essere ben note, noi no!
Anni fa litigai -quasi- con direttore inps perchè pretendeva che indicassi la diagnosi sul referto di visita fiscale ( allora in sede usl)con la scusa che la diagnosi era trasmessa ad impiegati tenuti al segreto d'ufficio. Gli obbiettai che una cosa era il segreto d'ufficio altro il segreto professionale ( trasmissibile solo ad altro medico) Con ciò a dimostrare come i direttori asl o non (comunque non medici)poco sanno e continuano a sapere di tutto ciò

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