guido_rossi il 19/11/2010 10:21 ha scritto:
Confondere o limitare la figura del medico del lavoro con quella del medico competente e' ormai diventato un vezzo: la ss nelle aziende e' solo una delle attivita' che il medico del lavoro puo' svolgere, anche se la piu' vasta e per questo oggetto di insani appetiti da parte di colleghi praticanti altre discipline. Ed in parte sono riusciti ad occupare alcuni spazi, con manovre piu' o meno lecite. Ricordiamo comunque, non serva da consolazione, che prima della 277 la specializzazione manco esisteva: chiunque poteva fare il medico di fabbrica e nessuno si scandalizzava. Ma la ss non rappresenta l'unica attivita' della nostra bella disciplina e fortunatamente gli altri ad alcune nostre specificita' non possono accedere. Una per tutte: la figura del medico specialista in medicina del lavoro e' fondamentale nella composizione delle commissioni di invalidita' dell'ASL. Forse che gli igienisti possono sostituirci in questo caso? Non mi pare.
Certo c'è ancora tanto da lavorare......
riporto l'estratto di un vecchio bando per la formazione delle graduatorie per i controlli di medicina fiscale:
a. voto di laurea: da 96 a 100 punti, punti 1; da 101 a 105, punti 2; da 106 a 110, punti 3; 110 e lode, punti
4
b. specializzazione in Medicina Legale, in Medicina Legale e delle Assicurazioni, in Medicina Legale e Infortunistica (è valutata 1 sola specializzazione): punti 2
c. specializzazione in Medicina del Lavoro (in alternativa alla specializzazione di cui al punto b): punti 1
d. per ogni altra specializzazione, oltre a quella considerata al punto
b) o c): punti 0,5
e. per ogni mese, o frazione superiore a 15 giorni, di attività di medico addetto ai controlli: punti 0,2
f. per ogni mese, o frazione superiore a 15 giorni, di anzianità di laurea (fino ad un massimo di 12 mesi):
punti 0,2.
perchè i medici legali 2 punti e i medici del lavoro 1? Sono visite a lavoratori comunque no?!
Anche io penso che equiparare altre specialità alla nostra, in base alle disposizioni di cui si discute, non sia formalmente la stessa cosa e ritengo che l'introduzione dell'obbligatorietà dei percorsi formativi, recentemente delineati nello specifico, sia il massimo che si poteva ottenere, considerato l'obbrobio legislativo perpetrato a suo tempo come ineliminabile. Quindi un buon risultato.
Ma al tempo stesso non sono in totale disaccordo con chi ha aperto questa discussione. Anche a me piacerebbe, dopo un master di un solo anno, acquisire una "competenza", ufficialmente riconosciuta, in medicina legale anche limitata ad esempio alla semplice attività di consulenza nel settore assicurativo.
Dalle mie parti se ti proponi ad una compagnia di assicurazione come consulente con la nostra specialità quasi neanche ti rispondono.
Dal punto di vista formale non riesco a comprendere perchè igienisti e medici legali possono avere una simile opportunità e per noi non possa esserci reciprocità e questo a prescindere dall'effettivo utilizzo professionale e dall'eventuale ritorno economico, perchè non di solo pane si vive.
Argeo Maviglia
doc. il 20/11/2010 09:09 ha scritto:
Anche io penso che equiparare altre specialità alla nostra, in base alle disposizioni di cui si discute, non sia formalmente la stessa cosa e ritengo che l'introduzione dell'obbligatorietà dei percorsi formativi, recentemente delineati nello specifico, sia il massimo che si poteva ottenere, considerato l'obbrobio legislativo perpetrato a suo tempo come ineliminabile. Quindi un buon risultato.
Ma al tempo stesso non sono in totale disaccordo con chi ha aperto questa discussione. Anche a me piacerebbe, dopo un master di un solo anno, acquisire una "competenza", ufficialmente riconosciuta, in medicina legale anche limitata ad esempio alla semplice attività di consulenza nel settore assicurativo.
Dalle mie parti se ti proponi ad una compagnia di assicurazione come consulente con la nostra specialità quasi neanche ti rispondono.
Dal punto di vista formale non riesco a comprendere perchè igienisti e medici legali possono avere una simile opportunità e per noi non possa esserci reciprocità e questo a prescindere dall'effettivo utilizzo professionale e dall'eventuale ritorno economico, perchè non di solo pane si vive.
Mi trovi totalmente d'accordo: riconoscere un buon risultato non vuol dire accontentarsi. Diamoci da fare per vedere riconosciute le nostre oggettive qualita', cosi' come hanno fatto medici legali ed igienisti per invadere il nostro ambito. Facciamoci riconoscere qualche master per fare i medici legali o partecipare ai concorsi riservati agli igienisti. La strada e' tortuosa ma se mai si comincia e si continua a difendere l'unico aspetto ormai indifendibile, ovvero la SS nelle aziende, mai si vedranno risultati. Sicuramente non li avremo regalati.
guido_rossi il 20/11/2010 10:37 ha scritto:
Mi trovi totalmente d'accordo: riconoscere un buon risultato non vuol dire accontentarsi. Diamoci da fare per vedere riconosciute le nostre oggettive qualita', cosi' come hanno fatto medici legali ed igienisti per invadere il nostro ambito. Facciamoci riconoscere qualche master per fare i medici legali o partecipare ai concorsi riservati agli igienisti. La strada e' tortuosa ma se mai si comincia e si continua a difendere l'unico aspetto ormai indifendibile, ovvero la SS nelle aziende, mai si vedranno risultati. Sicuramente non li avremo regalati.
Concordo e la simlii in questo può essere indispensabile......
FRANCO CANGIANI il 20/11/2010 11:57 ha scritto:
Concordo e la simlii in questo può essere indispensabile......
E' comunque doveroso farTi presente che per molti medici del lavoro anche queste proposte sono "inconcepibili". Mah! Il corso integrativo per i nuovi igienisti e medici legali non va bene, l'art. 1bis non va bene, i sanati e gli igienisti ormai ci sono e ce li teniamo, pero' i lavoratori rischiano con questa gente perche' abbiamo fatto quattro anni di specializzazione ( ma c'e' poi il rischio di offendere chi questo corso non lo ha e parla forte) ....,, che il medico del lavoro possa avere altre aperture lavorative non va bene, che le societa' scientifiche si possano occupare di problemi pratici non va bene ( salvo indignarsi perche' prima non lo facevano). Insomma il quadro e' completo! Ma una proposta che sia una oltre a denigrare tutto cio' che fanno gli altri? Ma sanno cosa vogliono?
guido_rossi il 20/11/2010 02:08 ha scritto:
Diamoci da fare per vedere riconosciute le nostre oggettive qualita', cosi' come hanno fatto medici legali ed igienisti per invadere il nostro ambito. Facciamoci riconoscere qualche master per fare i medici legali o partecipare ai concorsi riservati agli igienisti.....
E' comunque doveroso farTi presente che per molti medici del lavoro anche queste proposte sono "inconcepibili". Mah! Il corso integrativo per i nuovi igienisti e medici legali non va bene, l'art. 1bis non va bene, i sanati e gli igienisti ormai ci sono e ce li teniamo, pero' i lavoratori rischiano con questa gente perche' abbiamo fatto quattro anni di specializzazione ( ma c'e' poi il rischio di offendere chi questo corso non lo ha e parla forte) ....,, che il medico del lavoro possa avere altre aperture lavorative non va bene, che le societa' scientifiche si possano occupare di problemi pratici non va bene ( salvo indignarsi perche' prima non lo facevano). Insomma il quadro e' completo! Ma una proposta che sia una oltre a denigrare tutto cio' che fanno gli altri? Ma sanno cosa vogliono?
Fantastico!!! Ci scippano la specializzazione? Beh? Facciamolo anche noi.
Spingere per far istituire dei master di medicina legale o igiene significa avallare il concetto che basta un corsetto per divenire specialisti. Ottimo.
Questo buon risultato è una ipocrisia, un contorcimento ideologico, una manovra di evitamento, una sconfitta della medicina del lavoro. Tengo anche a ricordare che la Sorveglianza Sanitaria (indifendibile)è parte di un complesso lavoro di valutazione di cui sono capaci coloro che hanno per quattro anni studiato,lavorato e sudato in una scuola di specializzazione tanto che la legge non consente al MdL di delegarla ad altri, diversamente perchè non farlo fare ai medici di famiglia?
Cosa vogliono chi? I medici del lavoro? Vorrebbero fare semplicemente il loro mestiere come fanno tutti gli altri colleghi, cardiologi, anestesisti, medici legali ecc ecc e che magari "gli altri" si occupassero meno di stabilire come/dove/quando/perchè lo debbano fare (esiste il codice penale per gli errori professionali), e di piu' della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che fino a prova contraria sono governati dai datori di lavoro e controllati dagli OdV. E' chiedere troppo?
Nessuna impresa e' mai stata compiuta da un uomo ragionevole
No cara amica, quando si tratta di difendere la nostra disciplina per la quale tutti ci siamo sacrificati non mi puoi che trovare d'accordo, anche se con lievi sfaccettature diverse. Solo che quello che hai scritto qua e' un diverso da quanto hai scritto in altri posti, anche perche' qui ci si puo' confrontare senza insulti, parolacce e troll-allero, altrove no, per mia libera e motivata scelta ( e non entro ne in merito ne in polemica perche' se no gli animi si accendono, e non ci tengo). Forse perche' utilizzando gli stessi toni si teme di offendere la sensibilita' di chi ha invaso il nostro ambito lavorativo senza avere ne titoli ne capacita'? Anch'io una volta mi sono chiesto: perche' non fanno fare i MC anche ai medici di famiglia ai ginecologi ecc. Sai perche'? Perche' a loro questo business ( cosi' lo vedevano) non interessava) mentre ad igienisti e legali si (coadiuvati da ottime societa' che non sono solo scientifiche e da personaggi messi al posto giusto al momento giusto). Bene, il danno e' fatto! Cosa si vuole fare? Aggiungere danno a danno? Lo so che la nostra forma mentis e' insostituibile, ma un piccolo ostacolo rappresentato da un master e' gia qualcosa contro l'invasione dei nuovi specialisti nelle due branche affini. Alternative a quanto ottenuto dalla SIMLII ce ne sono? Proposte, tenuto conto che in Italia non si torna mai indietro e che i diritti acquisiti sono cristallizzati?
guido_rossi il 20/11/2010 05:05 ha scritto:
No cara amica, quando si tratta di difendere la nostra disciplina per la quale tutti ci siamo sacrificati non mi puoi che trovare d'accordo, anche se con lievi sfaccettature diverse. Solo che quello che hai scritto qua e' un diverso da quanto hai scritto in altri posti, anche perche' qui ci si puo' confrontare senza insulti, parolacce e troll-allero, altrove no, per mia libera e motivata scelta ( e non entro ne in merito ne in polemica perche' se no gli animi si accendono, e non ci tengo). Forse perche' utilizzando gli stessi toni si teme di offendere la sensibilita' di chi ha invaso il nostro ambito lavorativo senza avere ne titoli ne capacita'? Anch'io una volta mi sono chiesto: perche' non fanno fare i MC anche ai medici di famiglia ai ginecologi ecc. Sai perche'? Perche' a loro questo business ( cosi' lo vedevano) non interessava) mentre ad igienisti e legali si (coadiuvati da ottime societa' che non sono solo scientifiche e da personaggi messi al posto giusto al momento giusto). Bene, il danno e' fatto! Cosa si vuole fare? Aggiungere danno a danno? Lo so che la nostra forma mentis e' insostituibile, ma un piccolo ostacolo rappresentato da un master e' gia qualcosa contro l'invasione dei nuovi specialisti nelle due branche affini. Alternative a quanto ottenuto dalla SIMLII ce ne sono? Proposte, tenuto conto che in Italia non si torna mai indietro e che i diritti acquisiti sono cristallizzati?
Amico mio (mi piace l'espressione quando non sottende paternalismo ;-) ), ti ringrazio per aver risposto ai miei rovelli. Ti prego però di rileggere il mio post sull'altro forum (si può anche nominare mica è un reato) e cioè quello del conameco perchè non credo di aver scritto qualcosa di diverso se non aver aggiunto che è inutile prendersela con i MC sanati, equiparati, masterizzati, adeguati e chi più ha fantasia la metta pure in moto. Personalmente penso che se, come tu affermi, il guaio è fatto (però ti prego di considerare quante volte in italia le leggi vengono sovvertite o cancellate) e che il corsetto (che non sarà diverso dai mille offerti dalle varie università e chi vuol capire capisca)dovrebbe rappresentare un ostacolo (lo definirei un piccolo contrattempo) allora mi chiedo perchè non consentire l'accesso alla scuola di specializzazione in mdl dando per acquisiti gli esami delle materie in comune? Se non altro avrebbe salvato la dignità di tutti compresa quella degli aspiranti MC. E' una proposta no?
Il problema vero è che noi accettiamo passivamente ciò che altri specialisti, e non parliamo dei medici di famiglia che azzannano il primo che si muove contro di loro, non consentirebbero e per di più con l'avallo dei luminari(che tanto hanno sistemato da tempo il loro livello di autostima)
Per quanto riguarda i toni, beh a me piacciono quelli accesi, provocatori oppure pacatissimi purchè conditi di una buona dose di onestà intellettuale. In passato sono stata bacchettata varie volte proprio qui per aver sostenuto idee non in linea, non per questo ho urlato allo scandalo, semmai ho scelto dove stare e con chi confrontarmi; amico mio, se si hanno validi argomenti da mettere sul tavolo anche un pò di adrenalina fa bene, non credi?
Nessuna impresa e' mai stata compiuta da un uomo ragionevole
Sapete una cosa? Anche io sono iscritto ad entrambi i forum, come molti, leggo (moltissimo) e partecipo (meno) a varie discussioni in entrambi e a prescindere dai toni, che possono piacere o non piacere, ad una conclusione almeno credo di essere giunto: chi lavora come MC sul campo e chi "stabilisce la rotta" (che sia la SIMLII, l'ANMA, professoroni famosi o legislatori pazzi) sono distanti anni luce. Per quanto mi infastidisca che uno specialista di un'altra branca possa essere, grazie ad un ridicolo corso, equiparato a me (perchè in sostanza è ciò che accade, con buona pace di tutti) e non sia possibile il viceversa, non credo che ci sia la fila per rubarci il lavoro, vista la mole di leggi, norme, regolamenti e SANZIONI che ci affliggono. Per quanto mi riguarda, se tali società scientifiche e vari cattedratici hanno interesse ad attirarmi a loro, devono prima calarsi abbondantemente nella realtà quotidiana del mio lavoro, che secondo me non conoscono affatto. Tornando a noi, non vedo quale sia il motivo per festeggiare, non mi pare questa gran vittoria: mi sembra stia accadendo lo stesso del famigerato e maledetto 3B, peste lo colga a chi l'ha inventato e rifilato ai MC, quando si tentò di dipingere il nuovo allegato come una sfavillante vittoria di cui andare fieri. Dire che "non si poteva ottenere di meglio" mi sembra, senza entrare nel merito degli sforzi fatti, una ben magra consolazione: forse si dovrebbe essere più intransigenti sulle posizioni e addivenire meno facilmente a compromessi che sicuramente scontentano i Medici del lavoro, giusto per poter dire "mi sono battuto e ho perso con onore", anzichè cadere nel ridicolo con "ho vinto, mi fanno scegliere il ramo a cui mi impiccano". Concludo il ragionamento, vista anche l'ora, facendo notare che una società scientifica e un sindacato non sono mutuamente esclusivi, anzi si dovrebbero occupare di argomenti ben diversi: la prima di scienza, studiando come progredire e dettando linee guida su problemi "scientifici", il secondo delle "rogne" che tutti i giorni ci tocca affrontare nel nostro lavoro, con MC che lavorano sul campo e quindi sanno di cosa parlano. Saluti a tutti, buon week end.
Dispiace che la discussione sia fatta sul titolo e non sul contenuto della notizia. I fatti: nel 2001 l'art. 1bis estende a tutti gli igienisti e i medici legali la possibilità di fare il mc annullando in pratica la Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro. Nel 2010 viene riconosciuta una specificità e la necessita' che gli igienisti e i medici legali per poter fare il mc debbano fare un ulteriore anno di Master.
Questo risultato e' arrivato dopo anni di un impegno notevolissimo (che possiamo testimoniare) e di scontri furibondi.
Speravamo di più? Certo. Potevamo ottenere di più considerando le forze in gioco ? Probabilmente no.
Gli ipercritici, quelli con il naso all'insù (addirittura abbiamo letto sul sito del Conameco critiche da parte di mc sanati!) non saranno mai contenti ma devono ricordarsi che non e' con la polemica "da tastiera" che si ottengono i risultati.
Che si impegnino direttamente (ormai ci sono molte possibilità fra società scientifiche, sindacato, associazioni professionali) e cerchino di portare a casa risultati migliori. Certo questo costa tempo e soldi e pochi sono disposti a sacrificarsi per gli altri.
Purtroppo ci risulta che sia al Congresso Conameco che al prossimo della Simlii ci siano stati pochi candidati alle posizioni direttive. Questa e' una brutta notizia......
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