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Polveri di legno

Questo argomento ha avuto 43 risposte ed è stato letto 5755 volte.

FRANCO CANGIANI

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  • Polveri di legno
  • (18/12/2010 13:21)

Cancerogeni:
Art. 242. Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche
1. I lavoratori per i quali la valutazione di cui all'articolo 236 ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti a sorveglianza sanitaria.

Secondo voi esposizione a polveri di legno (anche duro) < 0,1mg/m3 fa scattare d'obbligo la sorveglianza sanitaria?

E' possibile invece di iniziare una lunga ed estenuante sorv sanitaria ed aprire il registro cancerogeni, prevedere altri tipi di interventi (a parte quelli strutturali di igiene lavorativa)? Trattandosi di studenti minori che frequentano laboratori di falegnameria, non si potrebbe far circolare un informativa sulle polveri di legno e un questionario sui disturbi nasosinusali ed eventualmente visitare gli studenti esclusivamente a richiesta (ex art 41 lettera b Dlgs81/08)?
Sono graditi pareri di colleghi asl.

faggiano.danilo

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  • Re: Polveri di legno
  • (18/12/2010 17:04)

Per i cancerogeni non c'è una soglia minima sotto laquale non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria.

Se c'è cancerogeno nell'aria si attiva la sorveglianza sanitaria con tanto di registro degli esposti.

A questo proposito si dovrebbe considerare che di norma i minori non possono essere esposti a cancerogeni, salvo specifica autorizzazione.

Si accettano smentite ovviamente!

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

FRANCO CANGIANI

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  • Re: Polveri di legno
  • (18/12/2010 18:57)

faggiano.danilo il 18/12/2010 05:04 ha scritto:
Per i cancerogeni non c'è una soglia minima sotto laquale non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria.

Se c'è cancerogeno nell'aria si attiva la sorveglianza sanitaria con tanto di registro degli esposti.

A questo proposito si dovrebbe considerare che di norma i minori non possono essere esposti a cancerogeni, salvo specifica autorizzazione.

Si accettano smentite ovviamente!

E' quello che sapevo anche io...però per le polveri di legno (e per quei livelli) mi sembra un assurdità....cmq rispetto al fatto che i minori non possono essere esposti (come giustamente mi dici)esiste una modifica alla 345/99 mi pare all'art 7 che consente (anche senza autorizzazione) di esporli solo a fini didattici...ti riporto sotto piu precisamente la cosa:

1. L'articolo 6 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, e' sostituito dal seguente:
“Articolo 6.
1. È vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori indicati nell'Allegato I.
2. In deroga al divieto del comma 1, le lavorazioni, i processi e i lavori indicati nell'Allegato I possono essere svolti dagli adolescenti per indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e soltanto per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa svolta in aula o in laboratorio adibiti ad attività formativa, oppure svolte in ambienti di lavoro di diretta pertinenza del datore di lavoro dell'apprendista purché siano svolti sotto la sorveglianza di formatori competenti anche in materia di prevenzione e di protezione e nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza e di salute previste dalla vigente legislazione.


3. Fatta eccezione per gli istituti di istruzione e di formazione professionale, l'attività di cui al comma 2 deve essere preventivamente autorizzata dalla direzione provinciale del lavoro, previo parere dell'azienda unità sanitaria locale competente per territorio, in ordine al rispetto da parte del datore di lavoro richiedente della normativa in materia di igiene e di sicurezza sul lavoro.
4. Per i lavori comportanti esposizione a radiazioni ionizzanti si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230.

faggiano.danilo

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  • Re: Polveri di legno
  • (18/12/2010 19:14)

FRANCO CANGIANI il 18/12/2010 06:57 ha scritto:



E' quello che sapevo anche io...però per le polveri di legno (e per quei livelli) mi sembra un assurdità....cmq rispetto al fatto che i minori non possono essere esposti (come giustamente mi dici)esiste una modifica alla 345/99 mi pare all'art 7 che consente (anche senza autorizzazione) di esporli solo a fini didattici...ti riporto sotto piu precisamente la cosa:

1. L'articolo 6 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, e' sostituito dal seguente:
“Articolo 6.
1. È vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori indicati nell'Allegato I.
2. In deroga al divieto del comma 1, le lavorazioni, i processi e i lavori indicati nell'Allegato I possono essere svolti dagli adolescenti per indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e soltanto per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa svolta in aula o in laboratorio adibiti ad attività formativa, oppure svolte in ambienti di lavoro di diretta pertinenza del datore di lavoro dell'apprendista purché siano svolti sotto la sorveglianza di formatori competenti anche in materia di prevenzione e di protezione e nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza e di salute previste dalla vigente legislazione.


3. Fatta eccezione per gli istituti di istruzione e di formazione professionale, l'attività di cui al comma 2 deve essere preventivamente autorizzata dalla direzione provinciale del lavoro, previo parere dell'azienda unità sanitaria locale competente per territorio, in ordine al rispetto da parte del datore di lavoro richiedente della normativa in materia di igiene e di sicurezza sul lavoro.
4. Per i lavori comportanti esposizione a radiazioni ionizzanti si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230.

Sì, la mia risposta era stata data basandomi sulla mia memoria (che ovviamente può sbagliare). Infatti mi ricordavo dell'autorizzazione necessaria in alcune realtà. Come mi hai fatto ben notare, ciò non vale per gli istituti di formazione.

Nel tuo caso io la SS la farei con le opportune misure di tutela del caso: i minori io li visito in presenza di un genitore, il quale firma il giudizio di idoneità insieme al minore.

Saluti

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

bernardo

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  • Re: Polveri di legno
  • (18/12/2010 22:30)

FRANCO CANGIANI il 18/12/2010 01:21 ha scritto:
Cancerogeni:
Art. 242. Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche
1. I lavoratori per i quali la valutazione di cui all'articolo 236 ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti a sorveglianza sanitaria.

Secondo voi esposizione a polveri di legno (anche duro) < 0,1mg/m3 fa scattare d'obbligo la sorveglianza sanitaria?

E' possibile invece di iniziare una lunga ed estenuante sorv sanitaria ed aprire il registro cancerogeni, prevedere altri tipi di interventi (a parte quelli strutturali di igiene lavorativa)? Trattandosi di studenti minori che frequentano laboratori di falegnameria, non si potrebbe far circolare un informativa sulle polveri di legno e un questionario sui disturbi nasosinusali ed eventualmente visitare gli studenti esclusivamente a richiesta (ex art 41 lettera b Dlgs81/08)?
Sono graditi pareri di colleghi asl.

Non è sufficiente la presenza di cancerogeni, occorre che ci sia un rischio per la salute, e le cose non è detto che coincidano (ad esempio vi potrebbe essere una lavorazione a ciclo chiuso). Se c'è un rischio per la salute, la sorveglianza sanitaria si fa indipendentemente dalla concentrazione ambientale perché per i cancerogeni non esiste nessuna soglia minima di sicurezza diversa dalla assenza assoluta di esposizione.

FRANCO CANGIANI

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  • Re: Polveri di legno
  • (19/12/2010 02:17)

bernardo il 18/12/2010 10:30 ha scritto:


Non è sufficiente la presenza di cancerogeni, occorre che ci sia un rischio per la salute, e le cose non è detto che coincidano (ad esempio vi potrebbe essere una lavorazione a ciclo chiuso). Se c'è un rischio per la salute, la sorveglianza sanitaria si fa indipendentemente dalla concentrazione ambientale perché per i cancerogeni non esiste nessuna soglia minima di sicurezza diversa dalla assenza assoluta di esposizione.

Non essendo possibile una lavorazione a ciclo chiuso ne deduco che si deve effettuare la sorveglianza sanitaria....credo che però con questo sistema (0,1mg/m3 di polvere!!!!)arriveremo a chiedere allo stato una sorveglianza sanitaria collettiva per il pm10 che inaliamo nelle grandi città...con tanto di registro degli esposti..il rischio per la salute c'è anche con i tubi di scappamento cancerogeni....però sul lavoro per le polveri legno a 0,1 si devono spendere milioni (che qualcuno intasca)...mentre per strada muori e a gratis....con buona pace di tutti.

Per sorveglianza sanitaria oltre la visita del medico competente che gli sifà anche quella otorino a questi ragazzi...oppure solo il questionario che sospetta cancri quando ormai sono sintomatici...tardivamente....esistono prove di efficacia di un simile approccio? se il cancro insorge nei seni mascellari con che lo guarda l'otorino? TAC a go go ai ragazzi..annuale? E poi facciamo pure il registro radioesposti?
Scusate questo sarcasmo... non è di certo rivolto avverso chi con grande gentilezza mi ha risposto....che anzi ringrazio molto...ma davvero non si comprende la logica di certe norme....e confesso di certa medicina....

armandomattioli

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  • Re: Polveri di legno
  • (19/12/2010 11:02)

FRANCO CANGIANI il 19/12/2010 02:17 ha scritto:
Non essendo possibile una lavorazione a ciclo chiuso ne deduco che si deve effettuare la sorveglianza sanitaria....credo che però con questo sistema (0,1mg/m3 di polvere!!!!)arriveremo a chiedere allo stato una sorveglianza sanitaria collettiva per il pm10 che inaliamo nelle grandi città...con tanto di registro degli esposti..il rischio per la salute c'è anche con i tubi di scappamento cancerogeni....però sul lavoro per le polveri legno a 0,1 si devono spendere milioni (che qualcuno intasca)...mentre per strada muori e a gratis....con buona pace di tutti.

Per sorveglianza sanitaria oltre la visita del medico competente che gli sifà anche quella otorino a questi ragazzi...oppure solo il questionario che sospetta cancri quando ormai sono sintomatici...tardivamente....esistono prove di efficacia di un simile approccio? se il cancro insorge nei seni mascellari con che lo guarda l'otorino? TAC a go go ai ragazzi..annuale? E poi facciamo pure il registro radioesposti?
Scusate questo sarcasmo... non è di certo rivolto avverso chi con grande gentilezza mi ha risposto....che anzi ringrazio molto...ma davvero non si comprende la logica di certe norme....e confesso di certa medicina....

La questione che poni è giusta ed è figlia forse di una impostazione un po' ideologica che ha inibito anche un confronto tecnico scientifico sulla questione cancerogeni che ci lascia un po' orfani, soprattutto in in casi come questo.
A fronte della posizione apparentemente rigorosoa assunta nel nostro paese " rischio cancerogeno ammissibile = 0,000000000....", ci troviamo di fronte ad una marea di situazione paradossali: ad es. i TLV stabiliti per benzene e polveri di legno, al di sotto dei quali la probabilità di neoplasie è elevatissima, oppure valutazioni del rischio cancerogeno con tanto di indagini di igiene industriale che terminano infelicemente con la tranquillizzante constatazione che i livelli espositivi sono molto inferiori ai tlv acgih (!!) senza alcun ulteriore commento, oppure situazioni espositive sotto gli occhi e nel silenzio di (quasi)tutti quotidianamente con elevate probabilità di leucemia quali quelle degli addetti ai distributori di benzina.
Ed allora, è forse opportuno che i MdL si riapproprino del loro ruolo in questa materia, contribuendo alla VdR indicando quali neoplasie ci si possono aspettare e con quale probabilità.
Per il legno, tale caratterizzazione è molto difficoltosa, personalmente non sono riuscito a trovare una unit risk specifica che possa aiutarci, come è invece possibile per molti altri cancerogeni comuni.
Io sarei per cominciare a ragionare sul "rischio accettabile", molto più onesto e trasparente dei suoi cugini "irrilevante, moderato etc. etc.", la cui determinazione non spetta comunque a noi medici e tecnici ma alle istituzioni; il nostro contributo deve essere quello di caratterizzare il rischio in maniera corretta, cominciando innanzitutto a lasciar perdere i tlv, quelli di legge ed ancor prima quelli acgih.

FRANCO CANGIANI

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  • Re: Polveri di legno
  • (19/12/2010 13:44)

Io mi chiedo come farò a gestire aggiornare il registro degli esposti, trasmettere le cartelle sanitarie all'ispesl, restituirne copia ai ragazzi.........inviare alla asl di competenza...UN LAVORO TITANICO PER UNA PULCE....e per poi che fare ? come sorveglianza sanitaria un questionario e un eo delle narici? Annuali?
Signori miei....altri consigli..per ovviare a questa storia incredibile?

faggiano.danilo

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  • Re: Polveri di legno
  • (20/12/2010 08:57)

FRANCO CANGIANI il 19/12/2010 01:44 ha scritto:
Io mi chiedo come farò a gestire aggiornare il registro degli esposti, trasmettere le cartelle sanitarie all'ispesl, restituirne copia ai ragazzi.........inviare alla asl di competenza...UN LAVORO TITANICO PER UNA PULCE....e per poi che fare ? come sorveglianza sanitaria un questionario e un eo delle narici? Annuali?
Signori miei....altri consigli..per ovviare a questa storia incredibile?

Io farei una visita medica del MC ed una dell'otorino. Solo questo. Riguardo al questionario credo che alla fine nell'anamensi patologica prossima e remota comunque si scriva se ci sono problemi relativi al tratto respiratorio. Pertanto non aggiungerei anche il questionario.

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

faggiano.danilo

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  • Re: Polveri di legno
  • (20/12/2010 08:57)

FRANCO CANGIANI il 19/12/2010 01:44 ha scritto:
Io mi chiedo come farò a gestire aggiornare il registro degli esposti, trasmettere le cartelle sanitarie all'ispesl, restituirne copia ai ragazzi.........inviare alla asl di competenza...UN LAVORO TITANICO PER UNA PULCE....e per poi che fare ? come sorveglianza sanitaria un questionario e un eo delle narici? Annuali?
Signori miei....altri consigli..per ovviare a questa storia incredibile?

Io farei una visita medica del MC ed una dell'otorino. Solo questo. Riguardo al questionario credo che alla fine nell'anamensi patologica prossima e remota comunque si scriva se ci sono problemi relativi al tratto respiratorio. Pertanto non aggiungerei anche il questionario.

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

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