Buongiorno,
voglio porre all'attenzione il seguente problema che, seppur piuttosto insolito, se non ben gestito potrebbe creare qualche problema.
Nell'ambito di un contenzioso tra un ex dipendente di una azienda e l'azienda stessa per il riconoscimento di un danno biologico, l'azienda nomina un perito medico di parte che chiede, per la ricostruzione della storia clinica e delle esposizioni pregresse, al Medico Competente la copia della documentazione clinica del dipendente. Come comportarsi?
Premesso che la responsabilità della corretta custodia della documentazione clinica (in tal caso pregressa) sigillata è del DAtore di Lavoro, ho ritenuto opportuno informare lo stesso che la consegna al perito di parte, seppur medico, costituirebbe comunque una violazione dei sigilli di documentazione coperta da segreto professionale.
Ho inoltre riferito che nell'eventualità il Datore di lavoro potrebbe disporre unicamente della copia dei certificati di idoneità emessi nel periodo in cui il lavoratore era in forza all'azienda.
ccerco conforto sul modus operandi ed aggiungo due quesiti:
1- se l'avvocato chiede al giudice l'acquisizione della documentazione sanitaria agli atti del processo? come ci si comporta?
2- se è il perito di parte del lavoratore che chiede la documentazione il problema non si pone?
grazie
Se c'è già un giudice credo che dovrebbe essere lui la figura che permette ai consulenti l'accesso agli atti attraverso una delega .
giancarlo il 20/12/2010 05:42 ha scritto:
Se c'è già un giudice credo che dovrebbe essere lui la figura che permette ai consulenti l'accesso agli atti attraverso una delega .
Infatti è cosi: il giudice acquisisce gli atti e li mette a disposizione delle parti. La richiesta non va fatta al medico competente, ma al giudice.
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