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Che delusione....

Questo argomento ha avuto 93 risposte ed è stato letto 5636 volte.

tcam

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  • Re: Che delusione....
  • (13/01/2011 11:56)

La questione, che grava sulla nostra attività ormai da anni, è stata affrontata reiteratamente qui ed in altre sedi con il successo che i fatti e l'evidenza dimostrano.
Nella mia città lo scorso anno il problema è stato portato all'attenzione dell'ODM che ha incaricato una commissione di cui (purtroppo) ho fatto parte per trovare una soluzione al problema. Muri di gomma! Ci sono troppi interessi trasversali in mezzo. Il risultato è stato che l'ODM si è dichiarato "disponibile a verificare l'eticità della attività dei colleghi che prestano attività a favore dei centri, su segnalazione di altri colleghi". Di tariffari minimi non se ne può parlare, ammesso che possano servire.
Rimane allora solo da sperare:
1) che gli ODV comincino una attività ispettiva che entri effettivamente nel merito della attività professionale e non si soffermino sugli aspetti formali
2) che i mc si rendano conto di quello che fanno e prendano finalmente coscienza del loro ruolo presente e futuribile, agendo di conseguenza anche e meglio in forma aggregata (sindacale)
3) che la norma cambi e il rapporto mc - DDL sia obligatoriamente diretto e non mediabile, specie economicamente

Osservazioni banali ma non credo che vi siano altri percorsi praticabili o perlomeno la mia ottusità mentale non me ne mostra di alternativi e migliori.

Tcam

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bernardo

bernardo
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  • Re: Che delusione....
  • (13/01/2011 21:55)

Premetto, come molti sanno, che io sono titolare di una struttura che effettua (solo) prestazioni in materia di salute e sicurezza del lavoro. E premetto altresì che la nostra tariffa più bassa, applicata alle grandi aziende, è di 40 euro per la vista, più tutto il resto.
Ciò premesso, come ho evidenziato anche al Convegno SIMLII, il problema non è struttura vs medico, ma chi lavora bene vs chi lavora male. E vi assicuro che nella mia ormai (ahimè) non breve attività professionale, di gente che lavora male ne ho trovati tanti, singoli e associati.
Il problema, concordo con tcam, sta soprattutto nella efficacia e nella efficienza degli organi di vigilanza: dove sono latitanti, prospera la sorveglianza sanitaria fatta un tanto al chilo, o addirittura in modo illegale (medici senza requisiti, firme apposte da medici competenti che non hanno fatto le visite ecc. ecc.
La soluzione, invece, non sta affatto nelle tariffe minime che, oltreché illegali: non si possono piu' imporre, e l'Ordine dei Medici (che sinceramente non ho mai saputo a cosa servisse realmente)non può farci niente. Le tariffe minime tutelano in realtà gli incapaci, non i bravi. Nella nostra pratica professionale troveremo sempre qualcuno che chiede qualcosa in meno, è il regime della concorrenza che vale anche per le professioni, compresi i medici competenti, che non sono più santi degli altri. Recentemente abbiamo rifiutato di partecipare all'appalto IKEA del nord Italia, perché i compensi erano troppo bassi. Ha vinto una struttura di Brescia che si fa pagare le visite 18 Euro: quante ne vanno in tasca al Medico Competente, posto che la struttura, ovviamente, ne ne userà una parte a copertura delle spese e per i propri utili? Eppure vi assicuro che Medici Competenti che operano all'IKEA, a fronte di un introito garantito di oltre 5000 Euro mensili (saranno circa 300 visite al mese, meno di 20 al giorno) son più che contenti di accettare, e sinceramente non li condanno, visti i tempi. Noi andiamo avanti per la nostra strada, scegliendo, finché ci sarà possibile, di coniugare qualità e remuneratività (per tutti, per la struttura e per i medici che ci lavorano). Ma se l'Organo di Vigilanza vigilasse sulla qualità vera (non formale) dell'attività svolta, diverrebbe impossibile lavorare seriamente a tariffe non remunerative, sia per i liberi professionisti che per le strutture. Se invece non si fa seria vigilanza, allora ogni discorso sarà inutile: l'azienda cui preme solo l'adempimento formale alla legge, andrà da chi gli chiede meno.

zuppida

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  • Re: Che delusione....
  • (13/01/2011 22:31)

Caro Bernardo,concordo pienamente:l'Organo di Vigilanza a Taranto in effetti non fa per niente il proprio dovere,e l'imprenditore sai cosa ti dice?"Dottò,tanto non ci viene mai a trovare nessuno,e chi lavora in nero vive meglio di noi...".
Disarmante...

tcam

tcam
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  • Re: Che delusione....
  • (14/01/2011 00:49)

usato "traduttore on-line"?
Tcam

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doc.

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  • Re: Che delusione....
  • (14/01/2011 09:39)

dadasca11 il 13/01/2011 11:26 ha scritto:
Cari colleghi, io mi sento di andare controcorrente: ma lasciamo con la massima serenità che queste società di servizi applichino le tariffe citate, anzi magari fossero ancora più basse!!! Qual è l'imprenditore che si sarebbe assistere da un avvocato che richiede 30 euro/ora? solo uno sprovveduto! E come fa un'agenzia di servizi a offrire le dette tariffe con la estrema complessità della nostra professione? Lasciatele fare... e sedetevi sulla riva del fiume!

Dal punto di vista deontologico, e sicuramente anche filosofico, è corretto.
Ma nel frattempo che restiamo seduti sulla riva del fiume in attesa che passi il cadavere, o meglio i cadaveri, cosa facciamo? e ai nostri figli, oltre a spiegare la filosofia e la deontologia, cosa diamo da mangiare?
Io comprendo e giustifico lo sconforto e l'amarezza di chi ha aperto questa discussione e condivido il pessimismo di molti. Purtroppo a chi resta seduto sulla riva del fiume, passando gli anni, restano due alternative, buttarsi nel fiume con un masso legato al collo, oppure adeguarsi; purtroppo.

Argeo Maviglia

zuppida

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  • Re: Che delusione....
  • (14/01/2011 10:59)

tcam il 14/01/2011 12:49 ha scritto:
usato "traduttore on-line"?
Tcam

...forse...

zuppida

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  • Re: Che delusione....
  • (14/01/2011 11:02)

doc. il 14/01/2011 09:39 ha scritto:



Dal punto di vista deontologico, e sicuramente anche filosofico, è corretto.
Ma nel frattempo che restiamo seduti sulla riva del fiume in attesa che passi il cadavere, o meglio i cadaveri, cosa facciamo? e ai nostri figli, oltre a spiegare la filosofia e la deontologia, cosa diamo da mangiare?
Io comprendo e giustifico lo sconforto e l'amarezza di chi ha aperto questa discussione e condivido il pessimismo di molti. Purtroppo a chi resta seduto sulla riva del fiume, passando gli anni, restano due alternative, buttarsi nel fiume con un masso legato al collo, oppure adeguarsi; purtroppo.

....no no no...Non adeguarsi,nè suicidarsi...lottare,unirsi,istituire un tariffario unico...

giancarlo

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  • Re: Che delusione....
  • (14/01/2011 18:15)

1)rimango dell'idea che un qualche ruolo l'Ordine lo possa avere
magari verificando che vengano applicate le tariffe dallo stesso individuate ma siìoprattutto prendendo " provvedimenti quando vengono a ocnoscenza di violazioni individuate dall'organo di vigilanza
2)d'accordissimo sul ruolo degli organi di vigilanza ma dubito su una completa risoluzione del problema sino a quando sarà lecita l'intermediazione delle società dei servizi e quindi la responsabilità rimane in carico al MC. ( mi immagino una sanzione al MC che ha " operato male ".La sanzione se la becca lui , la società magari lo allontana e chiama un altro ad un prezzo più basso)
3)Ma perchè deve arrivare sempre l'uomo nero?

tcam

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  • Re: Che delusione....
  • (14/01/2011 23:42)

zuppida il 14/01/2011 10:59 ha scritto:

...forse...

Non alludevo a te ovviamente, ma al post desaparesido (giustamente)
Tcam

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FRANCO CANGIANI

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  • Re: Che delusione....
  • (15/01/2011 00:36)

bernardo il 13/01/2011 09:55 ha scritto:
Premetto, come molti sanno, che io sono titolare di una struttura che effettua (solo) prestazioni in materia di salute e sicurezza del lavoro. E premetto altresì che la nostra tariffa più bassa, applicata alle grandi aziende, è di 40 euro per la vista, più tutto il resto.
Ciò premesso, come ho evidenziato anche al Convegno SIMLII, il problema non è struttura vs medico, ma chi lavora bene vs chi lavora male. E vi assicuro che nella mia ormai (ahimè) non breve attività professionale, di gente che lavora male ne ho trovati tanti, singoli e associati.
Il problema, concordo con tcam, sta soprattutto nella efficacia e nella efficienza degli organi di vigilanza: dove sono latitanti, prospera la sorveglianza sanitaria fatta un tanto al chilo, o addirittura in modo illegale (medici senza requisiti, firme apposte da medici competenti che non hanno fatto le visite ecc. ecc.
La soluzione, invece, non sta affatto nelle tariffe minime che, oltreché illegali: non si possono piu' imporre, e l'Ordine dei Medici (che sinceramente non ho mai saputo a cosa servisse realmente)non può farci niente. Le tariffe minime tutelano in realtà gli incapaci, non i bravi. Nella nostra pratica professionale troveremo sempre qualcuno che chiede qualcosa in meno, è il regime della concorrenza che vale anche per le professioni, compresi i medici competenti, che non sono più santi degli altri. Recentemente abbiamo rifiutato di partecipare all'appalto IKEA del nord Italia, perché i compensi erano troppo bassi. Ha vinto una struttura di Brescia che si fa pagare le visite 18 Euro: quante ne vanno in tasca al Medico Competente, posto che la struttura, ovviamente, ne ne userà una parte a copertura delle spese e per i propri utili? Eppure vi assicuro che Medici Competenti che operano all'IKEA, a fronte di un introito garantito di oltre 5000 Euro mensili (saranno circa 300 visite al mese, meno di 20 al giorno) son più che contenti di accettare, e sinceramente non li condanno, visti i tempi. Noi andiamo avanti per la nostra strada, scegliendo, finché ci sarà possibile, di coniugare qualità e remuneratività (per tutti, per la struttura e per i medici che ci lavorano). Ma se l'Organo di Vigilanza vigilasse sulla qualità vera (non formale) dell'attività svolta, diverrebbe impossibile lavorare seriamente a tariffe non remunerative, sia per i liberi professionisti che per le strutture. Se invece non si fa seria vigilanza, allora ogni discorso sarà inutile: l'azienda cui preme solo l'adempimento formale alla legge, andrà da chi gli chiede meno.

Io non parlerei di incapaci...sono colleghi. Certo se poi li confrontiamo con i professoroni della simlii con i loro figli belli e pieni di abbondanti prospettive o di chi stà in asl e ha formazione gratuita...certo magari altri si arrangiano un pò.... ma pur sempre sono medici e pur sempre quando esprimono un giudizio se ne accollano la responsabilità.....
Sulla verifica di qualità dell'attività di un medico competente da parte della vigilanza asl ho qualche perplessità...bisognerebbe innanzitutto capire con quali modalità potrebbe intervenire. Esisterebbero anche, oltre agli incapaci, quelli di ottime qualità e ben inseriti ma un pò maliziosi che potrebbero spingere i colleghi asl avverso qualche collega per il solo fatto che una determinata ditta fà gola....e questo sarebbe un altra zozzeria.....

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