faggiano.danilo il 18/01/2011 07:50 ha scritto:
Io per ora ho sempre potuto fare dei preventivi solo in base alla visita medica ed agli altri esami che posso fare io (ECG, spiro, audio, drug-test, visiotest). Non ho mai potuto fare preventivi omnicomprensivi per una ditta che non conosco.
Si può fare una volta che ho letto il DVR, fatto il sopralluogo, deciso il protocollo sanitario. Solo dopo riesco a dire che esami aggiuntivi fare e, di conseguenza, chiedere al laboratorio analisi di procedere. Per non parlare delle visite specialistiche eventualmente necessarie.
Tutte quete ultime voci sono solo successive ed il datore di lavoro viene di questo informato. Sarà poi lui a scegliere a quale laboratorio affidarsi e quali specialisti ingaggiare (se li pagherà poi lui separatamente da me). Ovviamente posso consigliarlo ma non voglio mai che sembri che poi mi prendo la percentuale sugli esami strumentali/visite specialistiche.
Ultimamente ho presentato un preventivo per una ditta ed insieme a me ha partecipato anche un'agenzia di servizi. Questa sapendo solo quanti dipendenti erano ha presentato un'offerta omnicomprensiva. Tenete presente che la ditta non aveva ancora il DVR, quindi si ignoravano quasi del tutto i rischi lavorativi.
Come poteva fare questa agenzia di servizi a sapere quanto spendere per la sorveglianza sanitaria ancora non lo so ... ed il monitoraggio biologico?
Mistero della fede!!!
Il preventivo "forfettario" rigurda le funzioni del MC richieste dal DL81/08 e quindi visita medica,sopralluoghi,collaborazione alla stesura e all'aggiornamneto del DVR,riunione periodica annuale con presentazione dei dati anonimi e collettivi,informazione e formazione.Qualora ci sia la necessità di ulteriori accertamenti che possiamo effettuare direttamente ( spirometria ,audiometria )il
preventivo cambia.E' chiaro che bisognerà informare il datore di lavoro che potrebbe avere ulteriori spese per ulteriori accertamenti .
Tutto ciò prevede la conoscenza dalla realtà lavorativa ( tipo di comparto , numero di dipendendenti , rischi ) attraverso un sopralluogo e l'analisi del DVR già esistente o se ditta appena agliinizi attraverso un sopralluogo nei luoghi di lavoro .
ex utente da milano
Il M.C. deve garantire:
• l'effettuazione delle visite mediche preventive, periodiche con la periodicità stabilita dalle leggi vigenti, richieste dal lavoratore qualora correlata ai rischi professionali, al cambio mansione, al rientro dopo 60 di assenza dal lavoro per motivi di salute, alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa;
• la formulazione dei giudizi di idoneità specifica alla mansione o di idoneità parziale, temporanea o permanente, di inidoneità temporanea e inidoneità permanente;
• ove ritenuti necessari, l'effettuazione, per gli esposti, degli esami clinico-strumentali mirati al rischio specifico e di eventuali vaccinazioni;
• l'istituzione, la compilazione e l'aggiornamento della cartella sanitaria e di rischio per ciascun Lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria;
• la consegna della cartella sanitaria e di rischio alla cessazione del rapporto di lavoro del lavoratore;
• la tenuta, ove del caso, del registro degli Esposti ai rischi derivanti da agenti cancerogeni e biologici;
• l'informazione ad ogni Lavoratore sugli accertamenti sanitari ed il rilascio di copia della documentazione sanitaria;
• la consulenza al Datore di lavoro su problemi che il Decr. Leg.vo 81/08 e Decr. Leg.vo 106/09 richiede in determinate e specifiche fattispecie;
• l'informazione al Datore di lavoro su eventi per i quali la legge prevede tale iniziativa (superamento dei valori limite, ecc.);
• la partecipazione alla riunione periodica del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi e la stesura della relazione sanitaria annuale;
• l'effettuazione dei sopralluoghi negli ambienti di lavoro con la frequenza e le modalità stabilite dalla normativa vigente;
• la partecipazione alla programmazione del controllo della esposizione dei Lavoratori;
• la collaborazione con la Direzione Aziendale alla predisposizione ed alla attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei Lavoratori;
• la collaborazione alla valutazione dei rischi ed alla stesura del documento;
• la collaborazione alla predisposizione del Servizio di Pronto Soccorso;
• la collaborazione all'attività di informazione e formazione dei Lavoratori, sulla base del protocollo che l'Azienda predisporrà sull'argomento;
• l'organizzazione ed il coordinamento dell'attività sanitaria relativa alle visite specialistiche o esami strumentali e biologici mirati al rischio professionale, eventualmente ritenuti necessari;
• la collaborazione, ove del caso, con gli organismi di vigilanza;
• la collaborazione ad eventuali programmi di promozione della salute.
Questa sopra riportata è l'attività del medico competente. Non è uno standard di qualità. E' la normativa!
Gli standard internazionali quantificano che il medico competente, per svolgere i suoi compiti, debba almeno impiegare 1,5 ora/anno/lavoratore.
Decidi quanto vale la tua prestazione oraria (50 ? 100 ? in base alle tue capacità, alla tua esperienza, alla tua attitudine.....ma lo decidi tu e non gli altri) e formuli un preventivo. Poi lo tari sul tipo di azienda (es. elevato turn-over=tanta burocrazia, consegna cartelle, ecc. ).
Siete professionisti iperformati (10 anni di formazione + una formazione continua obbligatoria) che neanche Marchionne ha e svolgete un'attività per la quale, la legge, identifica esclusive figure professionali (semi-monopolio).
Non siete l'operaio di Mirafiori indegnamente costretto a scegliere tra il nulla e il peggio.
Certo che se ti siedi davanti all'imbonitore che ti dice con enfasi "noi paghiamo tot. euro a visita + tot a sopralluogo, ecc." .......il quale, furbino, ha già "vinto" la gara o il preventivo con l'azienda, ha già stabilito il protocollo sanitario, ha già stabilito tutto e ora cerca un terminator da spedire sul camper come un rom a garantire 3-4-5 visite all'ora....già stabilite anche quelle e accetti......poi non ti lamentare. Perchè allora sei un coglione.
Renditi conto che per fare quel lavoro lì non c'è necessità di uno specialista: per eseguire un'anamnesi lavorativa ed un esame obiettivo è sufficiente uno studente del 4° anno di medicina e lo fa anche con più accuratezza.
Fate le barricate per una relazione sanitaria annuale che poi sarebbe anche un'attività utile alla comunità in termini epidemiologi e al singolo perchè lo costringe ad un auto verifica e poi di fronte al resto...autostima=0.
A me vengono le bolle di orticaria solo a sentire uno di questi sciacalli che ti dicono "noi paghiamo tot.". Noi paghiamo tot. non lo dice neppure alla nigeriana che ti carichi sul camper sulla paullese, perchè anche la nigeriana è conscia del valore della sua prestazione e il preventivo lo fa lei e non il cliente e lo fa in base a quello che in grado di fare, al suo valore, alla sua esperienza.
Poi ti diranno che questo è il mercato, che per lavorare bisogna accettare compromessi, che questi sono i compromessi giusti....balle....tu devi essere in grado di soddisfare tutti quei punti sopra riportati +, se vuoi, uno standard di qualità nella prestazione di quei punti.
Queste sono le linee di confine invalicabili perchè stabilite dalla legge. Non sono di qualità o etiche. Sono quello che la società del lavoro si aspetta da voi.
Enzopao, Sahere...vi diranno che non sapete stare al mondo, che il lavoro va così, vi faranno sentire un disadattato, vi chiameranno irriconoscenti, vi isoleranno gli stessi vostri compagni di studio, vi diranno che il mercato è questo, la crisi....
Il vostro no ha un valore da salvaguardare e non da criticare con i se, con i ma, con i distinguo e con la frase del cazzo "non bisogna far di tutta l'erba un fascio".
Io faccio di tutta l'erba un fascio e lo rivendico con orgoglio.
Io resto convinto che il rapporto tra DL e MC dovrebbe essere solo ed esclusivamente diretto, senza intermediazioni o interposizioni di società di nessun tipo. Solo in questo modo il rapporto può essere fiduciario. Ne risulterebbe un automatico beneficio per la dignità professionale e, di conseguenza, per una giusta retribuzione delle prestazioni prestate.
Argeo Maviglia
Proposta di modifica dell'articolo 39 c.2 lettera "a"
DA
"dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l'imprenditore"
IN
"dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica, convenzionata con l'imprenditore"
Le lettere b) e c) credo vadano bene così.
AVVIAMO UN IMPONENTE MOVIMENTO DI OPINIONE/AZIONE AL RIGUARDO.
ORA VEDIAMO SE SIETE/SIAMO BRAVI SOLO A LAMENTARVI/CI SIAMO FUMO O ARROSTO..? VEDIAMO SE AVETE O MEGLIO ABBIAMO LE C.D. P.....
Fragar il 19/01/2011 02:16 ha scritto:
Proposta di modifica dell'articolo 39 c.2 lettera "a"
DA
"dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l'imprenditore"
IN
"dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica, convenzionata con l'imprenditore"
Le lettere b) e c) credo vadano bene così.
AVVIAMO UN IMPONENTE MOVIMENTO DI OPINIONE/AZIONE AL RIGUARDO.
ORA VEDIAMO SE SIETE/SIAMO BRAVI SOLO A LAMENTARVI/CI SIAMO FUMO O ARROSTO..? VEDIAMO SE AVETE O MEGLIO ABBIAMO LE C.D. P.....
Il movimento di opinione lo stiamo già creando...Quello di azione...beh dipende da come ognuno di noi si comporta..
Cordialità.
guido_rossi il 19/01/2011 06:52 ha scritto:
Affitti di uomini e mezzi, prezzi remunerativi, ribassi: ma stiamo parlando ancora di medicina del lavoro? Ci siamo trasformati in ragionieri e critichiamo gli enti pubblici che bandiscono le gare a ribasso d'asta? Che squallore! O bisogna ricordare a bernardo le "remunerative" gare a cui ha partecipato la sua ottima societa' in un recente passato con ribassi anche del 40%? Si predica bene e si razzola male: e' preparato il collega Bernardo, ha dimostrato di avere conoscenze profonde della materia, ma non c'e' niente di peggio delle conoscenze utilizzate per altri fini.
Caro Rossi, questo tread è stato lanciato da un Collega che ha posto il problema economico, e di questo qui si parla, e delle sue connessioni con la qualità del lavoro. Scandalizzarsi peraltro è quantomeno strano: chiunque di noi, ovunque lavori, e dando per scontato che lavori con impegno e seriamente, naturalmente ha tra le sue preoccupazioni anche Sul predicare bene e razzolare male, ti rispondo solo questo: su questi temi (e chi mi conosce personalmente lo sa) sostengo da sempre le mie posizioni, e in base alle stesse agisco. Quindi "razzolo" coerentemente con quanto "predico". Se bene o male, tutte le opinioni sono legittime e degne di rispetto, compresa ovviamente la mia.
Non so a quale gara tu ti riferisca, ma non importa. Occorre però Chiarire alcune cose. Ci sono in generale due tipi di gare: quelle al massimo ribasso, e quelle ad offerta economica più vantaggiosa. Le prime si risolvono esclusivamente sul massimo ribasso rispetto al prezzo a base d'asta. A queste gare non i non partecipiamo mai, non per motivi "morali" ma semplicemente perché sappiamo che i costi della nostra organizzazione, tra cui il compenso dei medici (che, ricordo, solo solo una parte dei costi complessivi di una impresa come la nostra) non ci consentirebbero di partecipare senza rimetterci economicamente. Partecipiamo invece alle gare basate sull'offerta economica più vantaggiosa: per chi non lo sa, queste gare sono aggiudicate in base alla somma dei punteggi attribuiti, separatamente, alla offerta tecnica (qualità del servizio) e alla offerta economica (prezzo). Di solito il peso dei due punteggi, in termini percentuali, è 70/30 ' 60/40, vale a dire che non c'è una base d'asta su cui effettuare un ribasso, ma la gara è aggiudicata a chi raggiunge il punteggio più alto sulla base di formule che pesano (nel caso ad esempio 60/40) per il 60% l'offerta tecnica e per il 40% l'offerta economica. Questo meccanismo ci consente di tenere sufficientemente alta l'offerta economica, perché possiamo contare in partenza su un buon punteggio tecnico.
Infine consentimi, pacatamente (come direbbe Veltroni) di replicare alla tua cattiveria finale: "e' preparato il collega Bernardo, ha dimostrato di avere conoscenze profonde della materia, ma non c'e' niente di peggio delle conoscenze utilizzate per altri fini".
Ti ringrazio per il riconoscimento, che credo sincero, contenuto nella prima parte. Sulla seconda ti dico che io, anche per ragioni anagrafiche e di curriculum professionale, ho conoscenze sia professionali (come medico del lavoro, intendo) che gestionali, maturate in tanti anni di gestione di strutture pubbliche complesse. Le prime le uso per fare il medico del lavoro, le seconde per dirigere una impresa, ne' più ne' meno come si dirige un'ospedale o qualsiasi struttura sanitaria pubblica o privata. Il bello del mio lavoro, ed il motivo principale per cui mi piace, è che riesco ancora ad entusiasmarmi per le cose che faccio e, che tu ci creda o no, ti assicuro che i due ordini di competenze realizzano una sinergia moltiplicativa tale per cui si fondono e si potenziano a vicenda.
cristiano.ravalli il 19/01/2011 01:00 ha scritto:
Il M.C. deve garantire:
• l'effettuazione delle visite mediche preventive, periodiche con la periodicità stabilita dalle leggi vigenti, richieste dal lavoratore qualora correlata ai rischi professionali, al cambio mansione, al rientro dopo 60 di assenza dal lavoro per motivi di salute, alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa;
• la formulazione dei giudizi di idoneità specifica alla mansione o di idoneità parziale, temporanea o permanente, di inidoneità temporanea e inidoneità permanente;
• ove ritenuti necessari, l'effettuazione, per gli esposti, degli esami clinico-strumentali mirati al rischio specifico e di eventuali vaccinazioni;
• l'istituzione, la compilazione e l'aggiornamento della cartella sanitaria e di rischio per ciascun Lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria;
• la consegna della cartella sanitaria e di rischio alla cessazione del rapporto di lavoro del lavoratore;
• la tenuta, ove del caso, del registro degli Esposti ai rischi derivanti da agenti cancerogeni e biologici;
• l'informazione ad ogni Lavoratore sugli accertamenti sanitari ed il rilascio di copia della documentazione sanitaria;
• la consulenza al Datore di lavoro su problemi che il Decr. Leg.vo 81/08 e Decr. Leg.vo 106/09 richiede in determinate e specifiche fattispecie;
• l'informazione al Datore di lavoro su eventi per i quali la legge prevede tale iniziativa (superamento dei valori limite, ecc.);
• la partecipazione alla riunione periodica del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi e la stesura della relazione sanitaria annuale;
• l'effettuazione dei sopralluoghi negli ambienti di lavoro con la frequenza e le modalità stabilite dalla normativa vigente;
• la partecipazione alla programmazione del controllo della esposizione dei Lavoratori;
• la collaborazione con la Direzione Aziendale alla predisposizione ed alla attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei Lavoratori;
• la collaborazione alla valutazione dei rischi ed alla stesura del documento;
• la collaborazione alla predisposizione del Servizio di Pronto Soccorso;
• la collaborazione all'attività di informazione e formazione dei Lavoratori, sulla base del protocollo che l'Azienda predisporrà sull'argomento;
• l'organizzazione ed il coordinamento dell'attività sanitaria relativa alle visite specialistiche o esami strumentali e biologici mirati al rischio professionale, eventualmente ritenuti necessari;
• la collaborazione, ove del caso, con gli organismi di vigilanza;
• la collaborazione ad eventuali programmi di promozione della salute.
Questa sopra riportata è l'attività del medico competente. Non è uno standard di qualità. E' la normativa!
Gli standard internazionali quantificano che il medico competente, per svolgere i suoi compiti, debba almeno impiegare 1,5 ora/anno/lavoratore.
Decidi quanto vale la tua prestazione oraria (50 ? 100 ? in base alle tue capacità, alla tua esperienza, alla tua attitudine.....ma lo decidi tu e non gli altri) e formuli un preventivo. Poi lo tari sul tipo di azienda (es. elevato turn-over=tanta burocrazia, consegna cartelle, ecc. ).
Siete professionisti iperformati (10 anni di formazione + una formazione continua obbligatoria) che neanche Marchionne ha e svolgete un'attività per la quale, la legge, identifica esclusive figure professionali (semi-monopolio).
Non siete l'operaio di Mirafiori indegnamente costretto a scegliere tra il nulla e il peggio.
Certo che se ti siedi davanti all'imbonitore che ti dice con enfasi "noi paghiamo tot. euro a visita + tot a sopralluogo, ecc." .......il quale, furbino, ha già "vinto" la gara o il preventivo con l'azienda, ha già stabilito il protocollo sanitario, ha già stabilito tutto e ora cerca un terminator da spedire sul camper come un rom a garantire 3-4-5 visite all'ora....già stabilite anche quelle e accetti......poi non ti lamentare. Perchè allora sei un coglione.
Renditi conto che per fare quel lavoro lì non c'è necessità di uno specialista: per eseguire un'anamnesi lavorativa ed un esame obiettivo è sufficiente uno studente del 4° anno di medicina e lo fa anche con più accuratezza.
Fate le barricate per una relazione sanitaria annuale che poi sarebbe anche un'attività utile alla comunità in termini epidemiologi e al singolo perchè lo costringe ad un auto verifica e poi di fronte al resto...autostima=0.
A me vengono le bolle di orticaria solo a sentire uno di questi sciacalli che ti dicono "noi paghiamo tot.". Noi paghiamo tot. non lo dice neppure alla nigeriana che ti carichi sul camper sulla paullese, perchè anche la nigeriana è conscia del valore della sua prestazione e il preventivo lo fa lei e non il cliente e lo fa in base a quello che in grado di fare, al suo valore, alla sua esperienza.
Poi ti diranno che questo è il mercato, che per lavorare bisogna accettare compromessi, che questi sono i compromessi giusti....balle....tu devi essere in grado di soddisfare tutti quei punti sopra riportati +, se vuoi, uno standard di qualità nella prestazione di quei punti.
Queste sono le linee di confine invalicabili perchè stabilite dalla legge. Non sono di qualità o etiche. Sono quello che la società del lavoro si aspetta da voi.
Enzopao, Sahere...vi diranno che non sapete stare al mondo, che il lavoro va così, vi faranno sentire un disadattato, vi chiameranno irriconoscenti, vi isoleranno gli stessi vostri compagni di studio, vi diranno che il mercato è questo, la crisi....
Il vostro no ha un valore da salvaguardare e non da criticare con i se, con i ma, con i distinguo e con la frase del cazzo "non bisogna far di tutta l'erba un fascio".
Io faccio di tutta l'erba un fascio e lo rivendico con orgoglio.
Se rispondessi utilizzando delle espressioni più assonanti al tuo linguaggio sarei più sintetica ed incisiva, spero comunque di farmi capire ugualmente.
Quando le generalizzazioni sono sintesi di un'analisi approfondita e puntuale o di una profonda conoscenza diretta, possono essere anche errate, ma sono legittime. Talora però sono derivazioni sommarie e superficiali, date per analogia con situazioni similari, quando addirittura non frutto di un pregiudizio ed in questo caso possono fare molti torti, per cui è bene porre i dovuti distinguo. Poniamo l'esempio di 2 diverse società di servizi A e B.
A)Società gestita da poniamo 4 furbetti non specialisti, non medici, incapaci di verificare la correttezza di una diagnosi o l'appropriatezza di un giudizio di idoneità, c'è chi non ha mai letto un DVR, chi si è limitato a scopiazzarne qualche parte, riappliccandolo a ditte completamente diverse...tanto chi legge tutti quei fogli? I medici specialisti che firmano cartelle ed idoneità corrono sempre, con perdita di tempo per incongruenze organizzative, errori, devono effettuare una marea di strumentali, prelievi, non conoscono la ditta, il protocollo l'ha fatto la segretaria, tutti improvvisano.... Vige una completa incuranza di ogni codice etico e buona norma, unica preoccupazione non rischiare sanzioni, non perdere clienti.
B)Società alla Bernardo, ben gestita, dove i medici vengono formati e coordinati, dove lo stesso Direttore del centro visita, consiglia, corregge, collabora, aiuta, risolve problemi, conosce la normativa meglio di un giurista, è in grado di valutare tutti i rischi con diverse metodiche, innova, propone, conosce direttamente le aziende, invita a scrupolosi sopralluoghi, rispetta ed ascolta tutti, interagisce con lavoratori, DL, RLS, medici, consulenti, tecnici, generando un clima di positivo e generale consenso.
Per me tra la società A e B c'è una grandissima differenza!
E tra A e B ci possono essere molteplici situazioni diverse.
Tutta questa esaltazione dei medici del lavoro in toto non mi sento di condividerla. Università, specializzazione, formazione e aggiornamento continuo non stravolgono carattere, priorità di valori, ambizioni, non livellano attitudini e preparazione, nè sono garanzia di equilibrio, intelligenza, capacità di essere felici. Fare il Medico del Lavoro bene è complesso, soprattutto faticoso....la normativa, basta leggere gli adempimenti che giustamente hai elencato, è di fatto a favore di una struttura organizzata. Chi preferisce lavorare rilassato senza rischio d'impresa è libero di farlo, non ci trovo nulla di male, poi però che non si lamenti!
Uno non può non volere le fatiche i rischi e pretendere guadagni realizzati con un lungo percorso fatto di impegno, scelte o magari per una propensione naturale a saper ben organizzare, inventare, gestire.
Tutti possiamo scegliere, anche l'operaio della Mirafiori, le possibilità e le sorprese belle e brutte della vita sono infinite....
Interessante il discorso sulla stima di tempo che gli standard internazionali quantificano come necessario per ogni lavoratore....hai qualche riferimento più specifico a proposito?
serenix il 19/01/2011 11:14 ha scritto:
Interessante il discorso sulla stima di tempo che gli standard internazionali quantificano come necessario per ogni lavoratore....hai qualche riferimento più specifico a proposito?
Buon Giorno
Può non servire, puoi non crederci, ho calcolato il tempo che ho impiegato lo scorso anno che ho dedicato a ogni lavoratore, ebbene la media è stata 80-90 minuti.
Personalmente ho sempre criticato i centri (se cercate nel forum questo argomento è già stato trattato più volte.)
Ai colleghi giovani consiglio di evitare i centri, che se da un lato ti fanno guadagnare subito, dall'altro ti ditruggono dal punto di vista professionale ( i motivi non sono solo economici).
Bisogna resistere alla tentazione del facile e immediato guadagno, perchè il lavoro c'è, basta resistere ed aspettare, le occasioni buone capitano. Siete voi a decidere cosa dovete fare, gettare al vento una specializzazione sentirsi sfruttati e aver sbagliato professione o essere contenti del lavoro che si è scelto di fare. Il primo anno dopo la specializzazione ho lavorato per due centri, dopo circa 10 mesi li ho lasciati, ho accettato di guadagnare di meno, ma ero più contento. Poi ho vinto un concorso nell'ASL, dove lavoro ancora oggi.
Naturalmente non è una critica diretta a Bernardo, che da quanto ho letto, più colleghi hanno scritto in positivo sia sulla sua preparazione e sia nella conduzione del centro.
Comunque resta il fatto che contribuisce all'abbassamento dei compensi per i medici competenti.
Saluti
Gennaro Bilancio
Gennaro il 20/01/2011 06:50 ha scritto:
Comunque resta il fatto che contribuisce all'abbassamento dei compensi per i medici competenti.
Saluti:)
Non è assolutamente vero Gennaro! tu confondi il compenso corrisposto ai medici dalla Struttura, con le tariffe applicate all'Azienda. La concorrenza, nei confronti delle Aziende, è su queste ultime, e ti assicuro che spesso abbiamo perso (o non abbiamo partecipato) perché medici liberi professionisti offrivano tariffe molto inferiori alle nostre (ti ho citato, solo ad esempio, i casi Ikea ed Esselunga). Ti sembrerà strano ma, almeno noi, contribuiamo invece a tenerle alte.
Perchè non ci si impegna ad applicare quello che ci sembra un compenso giusto?
Per esempio su questo sito ci sono le tariffe 2006 ordine di Modena .Sito USL 9 di Grosseto :tariffe medici competenti :65 euro prima visita 55 euro periodica
E' possibile ragionare partendo da questi riferimenti impegnandoci tutti a non accettare proposte di compensi inferiori a questi o comunque che vengano ritenuti in linea con il tipo di consulenza che è richiesto ad un medico competente ?
Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena
Visita medica generale (preventiva, periodica, di controllo e alla dimissione) con rilascio di certificazione di idoneità specifica alla mansione
€ 36,00 a prestazione
Compilazione e gestione della cartella sanitaria e di rischio del lavoratore in occasione della visita medica preventiva
€ 10,00 a prestazione
Consulenza sanitaria relativa a tutte le attività previste dalle normative vigenti per il medico (sopraluoghi ambientali, riunioni con SPSAL, la direzione ed i lavoratori, corsi di formazione, consulenza e assistenza tecnica, gestione pratiche medico legali…)
€ 80,00 orari
Audiometria tonale con cartella audiologica
€ 25,00 a prestazione
Prove di funzionalità ventilatoria
(esame spirometrico)
€ 22,00 a prestazione
Screening ergo-oftalmologico strumentale
€ 25,00 a prestazione
Elettrocardiogramma
€ 30,00 a prestazione
Relazione sanitaria annuale:
per aziende fino a 10 lavoratori€ 50,00 a prestazione
per aziende da 11 a 20 lavoratori€ 100,00 a prestazione
per aziende da 21 a 50 lavoratori€ 150,00a prestazione
per aziende da 51 a 100 lavoratori€ 200,00 a prestazione
per aziende oltre i 100 lavoratori
€ 250,00 a prestazione
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