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Che delusione....

Questo argomento ha avuto 93 risposte ed è stato letto 5636 volte.

serenix

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  • Re: Che delusione....
  • (20/01/2011 18:39)

cristiano.ravalli il 20/01/2011 03:03 ha scritto:


Ho chiuso il post traducendo un proverbio anglosassone nonchè titolo di un best seller di Judy Sheindlin, giudice statunitense: Don't pee on my leg and tell me it's raining.
Poi mi taccio su questo argomento perchè capisco che è meglio e ti chiedo scusa se ti sei sentito offeso/a dalle mie volgarità.

Nessuna offesa, apprezzo cmq le scuse in effetti non dovute, e pure i tuoi interventi. Grazie.

bernardo

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  • Re: Che delusione....
  • (20/01/2011 21:23)

Gennaro il 20/01/2011 12:26 ha scritto:


No, non mi confondo, intendevo dire che se prendi aziende come centro, li sottrai ai medici competenti.
Comprendo comunque che ci sono colleghi a cui è comodo affidarsi a un centro.
Saluti:)

A beh, ma allora non vedo dove sia il problema. I medici liberi professionisti, come le strutture private e pubbliche, hanno lo stesso diritto di lavorare e il Medico Competente può essere legittimamente dipendente o collaboratore della struttura (privata o pubblica), libero professionista o dipendente del datore di lavoro. In tutti i casi si tratta di Medici Competenti, o forse qualcuno crede veramente che il MC libero professionista, in quanto tale, è più bravo, più etico o più bello degli altri due? Se la mia struttura acquisisce una azienda, non la acquisisce il libero professionista; se la acquisisce il libero professionista, non la acquisisce la mia struttura, ma non certo per questo chiedo la soppressione dei liberi professionisti, o dico che lavorare da libero professionista puro è sbagliato o immorale. Questo meccanismo si chiama concorrenza, che non è un brutta parola: si fanno concorrenza le strutture fra loro, i medici liberi professionisti fra loro e strutture e medici liberi professionisti fra loro. E, credimi, alla lunga restano in campo, tra gli uni e tra gli altri, quelli che lavorano bene, sapendo coniugare la qualità coi costi, entrambi fattori a cui i Datori di Lavoro seri sono attenti, come tutti noi quando compriamo un servizio o un prodotto.

lulu1980

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  • Re: Che delusione....
  • (20/01/2011 22:52)

bernardo il 13/01/2011 09:55 ha scritto:
Premetto, come molti sanno, che io sono titolare di una struttura che effettua (solo) prestazioni in materia di salute e sicurezza del lavoro. E premetto altresì che la nostra tariffa più bassa, applicata alle grandi aziende, è di 40 euro per la vista, più tutto il resto.
Ciò premesso, come ho evidenziato anche al Convegno SIMLII, il problema non è struttura vs medico, ma chi lavora bene vs chi lavora male. E vi assicuro che nella mia ormai (ahimè) non breve attività professionale, di gente che lavora male ne ho trovati tanti, singoli e associati.
Il problema, concordo con tcam, sta soprattutto nella efficacia e nella efficienza degli organi di vigilanza: dove sono latitanti, prospera la sorveglianza sanitaria fatta un tanto al chilo, o addirittura in modo illegale (medici senza requisiti, firme apposte da medici competenti che non hanno fatto le visite ecc. ecc.
La soluzione, invece, non sta affatto nelle tariffe minime che, oltreché illegali: non si possono piu' imporre, e l'Ordine dei Medici (che sinceramente non ho mai saputo a cosa servisse realmente)non può farci niente. Le tariffe minime tutelano in realtà gli incapaci, non i bravi. Nella nostra pratica professionale troveremo sempre qualcuno che chiede qualcosa in meno, è il regime della concorrenza che vale anche per le professioni, compresi i medici competenti, che non sono più santi degli altri. Recentemente abbiamo rifiutato di partecipare all'appalto IKEA del nord Italia, perché i compensi erano troppo bassi. Ha vinto una struttura di Brescia che si fa pagare le visite 18 Euro: quante ne vanno in tasca al Medico Competente, posto che la struttura, ovviamente, ne ne userà una parte a copertura delle spese e per i propri utili? Eppure vi assicuro che Medici Competenti che operano all'IKEA, a fronte di un introito garantito di oltre 5000 Euro mensili (saranno circa 300 visite al mese, meno di 20 al giorno) son più che contenti di accettare, e sinceramente non li condanno, visti i tempi. Noi andiamo avanti per la nostra strada, scegliendo, finché ci sarà possibile, di coniugare qualità e remuneratività (per tutti, per la struttura e per i medici che ci lavorano). Ma se l'Organo di Vigilanza vigilasse sulla qualità vera (non formale) dell'attività svolta, diverrebbe impossibile lavorare seriamente a tariffe non remunerative, sia per i liberi professionisti che per le strutture. Se invece non si fa seria vigilanza, allora ogni discorso sarà inutile: l'azienda cui preme solo l'adempimento formale alla legge, andrà da chi gli chiede meno.

lulu1980

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  • Re: Che delusione....
  • (20/01/2011 23:11)

Buonasera

sono la moglie, peraltro mi occupo anche io di sicurezza, di un Medico del Lavoro di Ikea. purtroppo devo dissentire con quanto riportato dal Dott. bernardo sui compensi percepiti dai Medici Ikea. Innanzitutto non si fanno 300 visite al mese in quanto nei neogozi a malapena si raggiungono complessivamente tali numeri, poi le visite vengono eseguite per un massimo di 10 al giorno e il compenso da lui citato è....purtroppo pura fantasia...personalmente se non erro mio marito ha portato a casa tale cifra in circa dieci mesi di lavoro!!! L'unica cosa di vero è che mio marito rientra nel gruppo di quei Medici, che Ikea ha dato il benservito non perchè non lavorino bene ma perchè e subentrata una struttura di Brescia la Sanitas che effettevamentea ha vinto l'appalto per 18 euro. Orbene questi signori non si sono nemmeno degnati di telefonare al mio consorte per magari fare bella figura e proporgli "un assorbimento" (forse si vergognavano della cifra che avrebbero dato al Medico) ma preferiscono inserire in tali strutture, non facili da gestire per mille problematiche, chi si "vende" per poche lire scretidando così tutti i Medici del lavoro. Inoltre non tengono conto che l'organizzazione interna di Ikea è strutturata che mio marito come gli altri partivano da casa per andare a fare due/tre visite urgenti..quindi chi lavora per Ikea non lo fa per i soldi ma per un forte attaccamento alla realtà aziendale. Spero che i nuovi sostituti si adattino a fare due visite mediche, perdendo la mattinata e alla fine si rendano conto che forse il gioco non vale la candela. L'altra cosa triste è che Ikea che tanto sbandiera nei siti le loro beneficienze verso vari enti forse farebbe bene a garantire una adeguata qualità ai propri dipendenti e non istituire gare a ribasso. speriamo che gli organi di vigilanza che nella nostra zona puntano molto sulla qualità delle visite si adoperino per fare in modo che questi, NON culturi della sicurezza, si comportino in maniera professionale

lulu1980

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  • Re: Che delusione....
  • (20/01/2011 23:15)

volevo precisare le visite mediche vengono effettuate una massimo due volte a settimana.....le dieci visite non sono giornaliere...

doc.

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  • Re: Che delusione....
  • (21/01/2011 09:41)

serenix il 20/01/2011 02:18 ha scritto:
Scusa Cristiano se non conoscendoti mi prendo delle libertà, ma poichè non mi sembri il tipo da formalizzarsi più di tanto ed io non riesco a non dire quello che penso, ti chiedo: se non fai riferimenti a zoccole da caricare in camper o non introduci qualche coloritura ad effetto non sei contento?
Non mi scandalizzo, per carità, ma stavo per ringraziarti per aver risposto così esaurientemente alla mia domanda, con la tua chiosa finale mi hai bloccato all'istante.
Ben vengano cmq sfoghi, spiegazioni, critiche e chiarimenti. Se continuamo tutti ad approfondire l'argomento con sincerità alla fine dei punti d'incontro li troviamo e forse ci viene in mente anche qualche iniziativa efficace per salvaguardare la nostra professione con vantaggio per tutti cioè Medici, Lavoratori e Aziende.
Non voglio fare la Cassandra della situazione, spero vivamente di no, ma le vuote degenerazioni burocratiche e le speculazioni incontrollate tolgono alla sorveglianza sanitaria molte delle sue ragioni d'essere. Se non ritroviamo, in chiave moderna, con i rischi e le problematiche attuali un sano atteggiamento ramazziniano, ci conviene pensare ad un mestiere alternativo...La chiave di svolta secondo me sta nel divenire consulenti di benessere globale, nel dimostrare che dove il MC c'è e lavora bene, lavoratori ed azienda stanno meglio. Oggi la gente corre, non ha tempo di pensare alla salute, il medico direttamente in azienda può colmare questo gap. Le aziende hanno difficoltà a gestire i bilanci, un aumento delle tariffe, che vanno salvaguardate assolutamente, si giustifica solo con un reale ritorno positivo per le prestazioni svolte. Per questo a mio avviso non importa che a lavorare sia il MC da solo o la Società, ma questa deve essere diretta da un medico che deve co-firmare e condividerne le responsabilità. Sono d'accordo con molte delle cose dette negli ultimi post, occorre coerenza, se uno fa delle scelte poi non si deve lamentare, centrale è l'onestà e la professionalità di chi opera. Molti sono i limiti legislativi, non invocherei il potenziamento della viglilanza, non se ne può più, molti medici ormai non si preoccupano più di visitare, parlare col lavoratore, perchè sono concentrati a non dimenticare firme...date...insomma lavorano con la spada di Damocle della sanzione...non sono per una medicina del lavoro difensiva, vorrei sentire semplicemente l'utilità di quello che faccio.

Il potenziamento all'attività della vigilanza, da me citato in un precedente intervento, non va inteso come un'ossessiva ricerca da parte loro di errori formali, assenza di firme, virgole e punti, ma con un attento lavoro nel merito del servizio prestato.

Un esempio pratico e reale. Tempo fa un "bravo" collega mi ha soffiato un'istituto di vigilanza, assecondando il datore di lavoro che chiedeva di eliminare dal protocollo sanitario tutti gli accertamenti per il lavoro notturno e per l'alcol.

Mi sembra evidente che in questo modo si introducono delle distorsioni al principio della sana concorrenza e sto parlando non di un centro di servizi, ma di un singolo professionista, a conferma che cattivi esempi possono venire da tutte le parti.

E' ovvio che se abbasso i prezzi in modo esagerato dovrò per forza di cose lavorare in fretta e quindi male, saltando accertamenti, esami, ecc.

Ma se tutto questo ha una scarsa possibilità di essere controllato, la distorsione delle regole della concorrenza non possono essere eliminate.

DL illuminati che incontro io o hanno un livello culturale e manageriale superiore alla media e capiscono l'importanza del nostro lavoro fatto con qualità, oppure sono stati visitati dall'OV che ha applicato sanzioni e solo dopo divengono illuminati, richiedendo al MC qualità e professionalità. Qualcosa vorrà pur dire.

Qualcuno crede che tali problemi possono essere risolti con tariffari unici, accordi da galantuomini sulla deontologia, diffusione di linee guida e prassi di buona pratica, ritenendo che in questo modo tutti, centri di servizi e singoli professionisti si adegueranno. Ritengo siano semplicemente delle utopie. Modi per aggirare, eludere, saltare e, in definitiva, non rispettare tali soluzioni sono non solo infiniti ma smodatamente semplici da applicare, appunto perchè il merito del lavoro (attenzione quello e non la semplice forma) difficilmente sarà oggetto di controllo.

Argeo Maviglia

guido_rossi

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  • Re: Che delusione....
  • (21/01/2011 14:27)

che in epoca di minimo tariffario c'era chi non osservava tariffe dignitose: ma il problema non e' questo, ma l'assenza di regole. In altre parole se le regole ci sono possono anche non essere osservate, ma il rischio di pagare in prima persona esiste. se le regole non ci sono faccio quello che voglio con la benedizione di tutti. In questi ultimi tempi, passata la prima ondata emotiva, assistiamo ad un ritorno tranquillo dei fumatori in tutti gli ambienti e locali. E' vero, nessuno fa niente anche perche' spesso chi fuma e' il capoufficio o il superiore: ma se qualcuno si arrabbia puo' far sempre notare ( ed agire di conseguenza) che fumare negli ambienti chiusi in presenza di pubblico va contro la normativa specifica (che c'e' ed e' in vigore).

serenix

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  • Re: Che delusione....
  • (21/01/2011 18:01)

[cite]guido_rossi il 21/01/2011 02:27 ha scritto:
Certo che le leggi ci devono essere! Quando qualcosa non va c'è anche la possibilità di segnalarlo no? Ma quando le regole sono troppe, specie se non così cogenti ai fini della tutela della salute e sicurezza,
alla fine finiscono per distogliere l'adempimento anche di quelle essenziali.

bernardo

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  • Re: Che delusione....
  • (21/01/2011 21:26)

lulu1980 il 20/01/2011 11:15 ha scritto:
volevo precisare le visite mediche vengono effettuate una massimo due volte a settimana.....le dieci visite non sono giornaliere...

Cara Lulu1980, il mio era un calcolo presuntivo (e dal punto di vista economico...benaugurale!) non ho la più pallida idea di quante visite si facciano effettivamente all'Ikea. So solo che per due volte ci hanno contattato (la prima alcuni anni fa in previsione della apertura della sede di Parma) e la seconda all'inizio del 2010 per l'intero centro nord. Anche la prima volta la struttura che gestiva il tutto era di Brescia (ma diversa dalla attuale) la quale subappaltava ad una struttura di Bologna le sedi dell'Emilia Romagna, la quale cercò noi che li mandammo (elegantemente) a quel paese per via delle proposte economiche. Nel 2010 ci ricontattarono proponendoci di partecipare direttamente alla gara. A fronte dell'esame della VDR (che ci trasmisero) e dell'onere organizzativo notevole (tra cui la presenza del medico in sede due volte la settimana indipendentemente dalle visite da fare) abbiamo fatto una proposta economica, loro (Ikea) hanno rilanciato al ribasso (cospicuo) e noi abbiamo abbandonato. Abbiamo poi saputo (grazie ai nostri servizi di informazione...:-) ) dei 18 euro.
Fin che ce la faremo, continueremo a lavorare a tariffe congrue, vale a dire eque per l'Azienda Cliente, per la nostra Struttura e per i Medici (e tutti gli altri collaboratori) che ci lavorano.

giancarlo

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  • Re: Che delusione....
  • (22/01/2011 10:11)

OK ,quindi gli organi di vigilanza dovrebbero andare
a controllare l'operato dei medici competenti dell'IKEA
almeno di Brescia ,Parma e Bologna per verificare se hanno
eseguito la sorveglianza sanitaria come previsto dal'art.25 .
Bene !Come si decide che la sorveglianza non sia stata fatta
come da art.25?che prescrizioni ci aspettiamo?l'allegato 3A
è importante o no?e l'allegato 3B ,sempre contestato che potrebbe far capire all'OdV quante ditte e che tipologia di ditte ha uno stesso MC e quindi che impegno richiederebbe allo stesso e se umanamente possibile
effettuare n. visite all'anno , n. sopralluoghi , n riunioni etc..etc..?
Ma soprattutto , alla fine , cosa ci aspettiamo ?
Il datore di lavoro alza la parcella?
Cambia struttura? NOn gliene può fregare di meno?
Decidiamo qual'è la tariffa " etica" , impegniamoci tutti ad applicarla e farla applicare e poi " forse " qualcosa " succederà.
Se la visita medica e la sorveglianza sanitaria è fatta bene lo sa ognuno di noi , ce lo suggerisce e impone la coscienza e la professionalità .
Certamente gli OdV devono continuare ( o iniziare ?) a fare il proprio dovere ricordandosi che mediamente riescono a coprire il 3% delle ditte iscritte alla camera di commercio

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