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Quando la formazione non è a fini di lucro

Questo argomento ha avuto 22 risposte ed è stato letto 2999 volte.

tcam

tcam
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655
  • Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (21/01/2011 23:06)

Vi segnalo un evento formativo ECM che, finalmente (!), mostra l'esclusivo intento formativo. Rara avis, meritevole dunque di grande divulgazione conoscitiva. Il costo globale, compreso il pranzo, è di 20€ iva compresa.
Complimenti all'organizzazione ed alla ASL di Treviso da cui si spera venga preso l'esempio per toglierci di testa l'arrovello che ci fa credere, sicuramente a torto, che anche la formazione rappresenti una variante del "macro-business".
Tcam

OGGETTO: CONVEGNO

"DIFFERENZE DI GENERE NELLA VALUTAZIONE
DEI RISCHI LAVORATIVI ALLA LUCE
DEL D.Lgs 81/08
TREVISO, 24 Febbraio 2011
Auditorium S. Artemio della Provincia di Treviso

Gentili Colleghi

Con riferimento all'evento in oggetto, del quale ci occupiamo della Segreteria scientifica, sono lieto di sottoporVi in allegato i files del programma scientifico, della scheda di iscrizione e della locandina.
Auspicando che l'evento sia di Vostro interesse, rimaniamo a disposizione per qualsiasi informazione a riguardo e cogliamo l'occasione per porgerVi i nostri più cordiali saluti.

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bernardo

bernardo
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1018
  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 14:03)

[cite]tcam il 21/01/2011 11:06 ha scritto:
Vi segnalo un evento formativo ECM che, finalmente (!), mostra l'esclusivo intento formativo. Rara avis, meritevole dunque di grande divulgazione conoscitiva. Il costo globale, compreso il pranzo, è di 20€ iva compresa.
Complimenti all'organizzazione ed alla ASL di Treviso /cite]

Carissimo, se per "business" intendi una attività dalla quale chi la fa (strutture, docenti) debbano ricavare un giusto compenso, ebbene sì, anche la formazione è un business. Ovviamente anche qui, come in altri campi, quello che conta è la qualità del servizio e il rapporto qualità/prezzo.
Circa i complimenti all'ASL, capisco.., ma non condivido. Mi spiego. se fossi il Direttore Generale dell'ASL, mi chiederei se sia giusto investire risorse, tempo, stipendi, per "regalare" (convieni che 20 Euro non coprono nemmeno lontanamente il costo dell'iniziativa) formazione a professionisti (siano medici o rspp) che hanno per conto loro precisi obblighi di legge di formarsi. Secondo me è, a rigor di termini, distrazione di denaro pubblico. In secondo luogo (questa si) è concorrenza sleale verso altre strutture (non solo private ma anche, ad esempio, Università) che per organizzare eventi devono: pagare l'ECM, pagare le sale, pagare i docenti, pagare i costi di materiali, e magari guadagnarci qualcosina. Capirei per la formazione dei lavoratori, magari anche degli RLS, ma per dei professionisti? Auguro ai colleghi che non indaghi la Corte dei Conti...

FRANCO CANGIANI

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  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 14:40)

bernardo il 22/01/2011 02:03 ha scritto:
[cite]tcam il 21/01/2011 11:06 ha scritto:
Vi segnalo un evento formativo ECM che, finalmente (!), mostra l'esclusivo intento formativo. Rara avis, meritevole dunque di grande divulgazione conoscitiva. Il costo globale, compreso il pranzo, è di 20€ iva compresa.
Complimenti all'organizzazione ed alla ASL di Treviso /cite]

Carissimo, se per "business" intendi una attività dalla quale chi la fa (strutture, docenti) debbano ricavare un giusto compenso, ebbene sì, anche la formazione è un business. Ovviamente anche qui, come in altri campi, quello che conta è la qualità del servizio e il rapporto qualità/prezzo.
Circa i complimenti all'ASL, capisco.., ma non condivido. Mi spiego. se fossi il Direttore Generale dell'ASL, mi chiederei se sia giusto investire risorse, tempo, stipendi, per "regalare" (convieni che 20 Euro non coprono nemmeno lontanamente il costo dell'iniziativa) formazione a professionisti (siano medici o rspp) che hanno per conto loro precisi obblighi di legge di formarsi. Secondo me è, a rigor di termini, distrazione di denaro pubblico. In secondo luogo (questa si) è concorrenza sleale verso altre strutture (non solo private ma anche, ad esempio, Università) che per organizzare eventi devono: pagare l'ECM, pagare le sale, pagare i docenti, pagare i costi di materiali, e magari guadagnarci qualcosina. Capirei per la formazione dei lavoratori, magari anche degli RLS, ma per dei professionisti? Auguro ai colleghi che non indaghi la Corte dei Conti...

Ah Bernà ma che stai a ddiii? Avranno fatto i loro conti e convenuto che ci guadagnano o quanto meno non ci perdono...magari usano risorse umane interne per fare gli interventi e una loro sala...più che altro ci fà venire in mente come alcune società sui rischi psicosociali chiedano diverse centinaia di euro o migliaia per ogni evento....qui siamo al paradosso i virtuosi alla corte dei conti...

tcam

tcam
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Firenze
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655
  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 16:31)

Non voglio entrare in sterili e dunque inutili polemiche dalle quali sto volentieri e convintamente lontano per mia natura, tuttavia le tue affermazioni evidenziano una indiscriminata tutela di interessi molto personali che stride con una eticità dovuta anche nell'ambito di una necessaria salvaguardia di privilegi economici sicuramente acquisiti per capacità e lungimiranza imprenditoriale.
Contesto la tua affermazione "Capirei per la formazione dei lavoratori, magari anche degli RLS, ma per dei professionisti? Auguro ai colleghi che non indaghi la Corte dei Conti..."
Mi sembra che tu voglia dimenticare che la formazione dei lavoratori, quella sì, sarebbe da discutere in termini di legittimità, se fosse presa in carico da un ente pubblico a prezzo "politico", visto l'obbligo normato che per essa vige in capo al DDL. Ma quando si parla di soggetti la cui attività di prevenzione e promozione della salute ha un'elevata ricaduta anche in termini di costi (di loro possibile abbattimento) sull'intera collettività, mi sembra tu voglia convogliare l'acqua al tuo solo mulino "legalmente macinante".
L'oggetto del convegno non è l'ennesima pappa omogeneizzata abitualmente somministrata con "cucchiaio per altrimenti abili" in tanti inutili corsi in cui si ribadisce, senza ombra di originalità di prassi e di pensiero, quello che ovunque è riportato e reso disponibile in rete; è bensì un tema di enorme ed originale rilievo, poco conosciuto, se non da parte di chi abbia sviluppato in materia una particolare attenzione, e spesso misconosciuto o peggio volutamente trascurato in quanto complica il funzionamento dei software finalizzati alla produzione di altrettanto inutili guide alla “disvalutazione” dei rischi.
L’iniziativa è dunque altamente meritoria per il complesso tema che affronta come conseguenza di riflessioni basate sulla evidenza.
E’ più che sufficiente a chiunque prendere in mano un DVR ed analizzare le idiozie riportate nel capitolo di individuazione e valutazione del rischio determinato dalla differenza di genere.
E’ chiaro poi che l’evento formativo (i cui costi sono comunque finanziati da supporters come COBIS, EBICOM - Ente Bilaterale del Terziario e del Turismo della Provincia di Treviso, PROVINCIA DI TREVISO, UNASCOM-CONFCOMMERCIO TREVISO, UNINDUSTRIA TREVISO) non ha alla fonte una segreteria organizzativa rappresentata da sprovveduti ed in ogni caso il suo costo sarebbe lautamente ricompensato dai riflessi di attenzione e derivante consapevolezza, di operatori di una prevenzione vasta i cui benefici, anche se ciò non è abitualmente appalesato dalle norme né recepito dalla coscienza sociale collettiva, hanno una visibile ricaduta sul wellfare della popolazione generale.
Leggerò con curiosità le argomentazioni delle tue possibili repliche cui non penso di aver nulla da aggiungere.
Buona continuazione
Tcam

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guido_rossi

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  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 17:47)

tcam il 22/01/2011 04:31 ha scritto:
Non voglio entrare in sterili e dunque inutili polemiche dalle quali sto volentieri e convintamente lontano per mia natura, tuttavia le tue affermazioni evidenziano una indiscriminata tutela di interessi molto personali che stride con una eticità dovuta anche nell'ambito di una necessaria salvaguardia di privilegi economici sicuramente acquisiti per capacità e lungimiranza imprenditoriale.
Contesto la tua affermazione "Capirei per la formazione dei lavoratori, magari anche degli RLS, ma per dei professionisti? Auguro ai colleghi che non indaghi la Corte dei Conti..."
Mi sembra che tu voglia dimenticare che la formazione dei lavoratori, quella sì, sarebbe da discutere in termini di legittimità, se fosse presa in carico da un ente pubblico a prezzo "politico", visto l'obbligo normato che per essa vige in capo al DDL. Ma quando si parla di soggetti la cui attività di prevenzione e promozione della salute ha un'elevata ricaduta anche in termini di costi (di loro possibile abbattimento) sull'intera collettività, mi sembra tu voglia convogliare l'acqua al tuo solo mulino "legalmente macinante".
L'oggetto del convegno non è l'ennesima pappa omogeneizzata abitualmente somministrata con "cucchiaio per altrimenti abili" in tanti inutili corsi in cui si ribadisce, senza ombra di originalità di prassi e di pensiero, quello che ovunque è riportato e reso disponibile in rete; è bensì un tema di enorme ed originale rilievo, poco conosciuto, se non da parte di chi abbia sviluppato in materia una particolare attenzione, e spesso misconosciuto o peggio volutamente trascurato in quanto complica il funzionamento dei software finalizzati alla produzione di altrettanto inutili guide alla “disvalutazione” dei rischi.
L’iniziativa è dunque altamente meritoria per il complesso tema che affronta come conseguenza di riflessioni basate sulla evidenza.
E’ più che sufficiente a chiunque prendere in mano un DVR ed analizzare le idiozie riportate nel capitolo di individuazione e valutazione del rischio determinato dalla differenza di genere.
E’ chiaro poi che l’evento formativo (i cui costi sono comunque finanziati da supporters come COBIS, EBICOM - Ente Bilaterale del Terziario e del Turismo della Provincia di Treviso, PROVINCIA DI TREVISO, UNASCOM-CONFCOMMERCIO TREVISO, UNINDUSTRIA TREVISO) non ha alla fonte una segreteria organizzativa rappresentata da sprovveduti ed in ogni caso il suo costo sarebbe lautamente ricompensato dai riflessi di attenzione e derivante consapevolezza, di operatori di una prevenzione vasta i cui benefici, anche se ciò non è abitualmente appalesato dalle norme né recepito dalla coscienza sociale collettiva, hanno una visibile ricaduta sul wellfare della popolazione generale.
Leggerò con curiosità le argomentazioni delle tue possibili repliche cui non penso di aver nulla da aggiungere.
Buona continuazione
Tcam

Adesso credo siano piu' chiare le mie affermazioni su un altro post, quando dico che bisogna temere piu' i preparati che gli improvvisati. La corte dei conti? Penso che se andasse a spulciare sui conti delle ASL che hanno avuto e hanno a che fare con le societa' di servizi avrebbe materiale per discutere per anni. Incredibile! Viene criticata un'iniziativa che permette di aggiornarsi ed acquisire i famigerati ecm a costo irrisorio! Ecco il problema: non e' all'esterno! I nemici sono all'interno della categoria. DA SEMPRE, perche' ci speculano e ci guadagnano. Un plauso ai colleghi di Treviso per l'iniziativa: magari tutti seguissero l'esempio.

Fragar

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  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 17:58)

Un plauso e ringraziamenti ai colleghi di Treviso e alla ULSS di Treviso. Grazie

faggiano.danilo

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  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 19:40)

Sentite un po', ma eventi gratis in provincia di Lecce no?

Possibile che mi tocca sempre prendere l'aereo?

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

tcam

tcam
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  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 20:20)

Mi sono iscritto al convegno.
Se qualcun altro lo farà e me lo farà sapere potrà essere una buona occasione di incontro
Tcam

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bernardo

bernardo
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  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 20:42)

tcam il 22/01/2011 08:20 ha scritto:
Mi sono iscritto al convegno.
Se qualcun altro lo farà e me lo farà sapere potrà essere una buona occasione di incontro
Tcam

Hai fatto benissimo ad iscriverti al Convegno (lo dico seriamente) di cui non metto assolutamente in discussione la validità scientifica. E fanno benissimo tutti a partecipare, visto il tema e i costi. Anzi, mi spiace moltissimo perché per quel giorno ho altri impegni, altrimenti sarei venuto anche io. Per il resto rimango della mia opinione. Tu parli di "difesa di interessi personali": c'è anche questo (però scusami, perché i MC singoli possono difendere i loro interessi e gli altri no? Bah..) ma non è il motivo principale; i motivi li ho già detti e non li ripeto. Non c'entra nulla l'eventuale "combine" di professionisti o anche strutture con le ASL, qui non è roba da corte dei conti, c'entra la procura della repubblica: chi ha notizie in proposito le mandi alla procura. Noi l'abbiamo fatto, proprio nei confronti di una struttura di una ASL poco distante da noi (20 Km ma di diversa regione) in cui non si entra perché l'ASL "scoraggia" (diciamo cosi) la stipula di contratti con soggetti diversi da uno locale ben individuato.

FRANCO CANGIANI

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Torino
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  • Re: Quando la formazione non è a fini di lucro
  • (22/01/2011 21:47)

E qua ti meriti un plauso Bernà! Ste scorrettezze sono immondizia

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