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Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 5620 volte.

tcam

tcam
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  • Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (19/02/2011 20:19)

Qualcuno ha mai pensato ad una tale associazione di fronte a lavoratori/lavoratrici con disturbi dell'arto superiore di tipo neuroperiferico o vascolare?
Può essere un tema di rilevanza nella nostra attività ed avere un maggior riscontro come sospetto diagnostico, grazie ad una miglior conoscenza delle sue note cliniche?
Avete mai avuto il sospetto diagnostico in categorie particolari di lavoratori?
Tcam

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giancarlo

giancarlo
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  • Re: Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (20/02/2011 18:46)

Ho diagnosticato un caso recentemente.L'INAIL lo inserisce nell'ekenco delle malattie professionali nella lista III ( patologie la cui origine professionale è possibile -da agenti fisici )ma esclude la forma vascolare da MICROTRAUMI E POSTURE INCONGRUE DEGLI ARTI
SUPERIORI PER ATTIVITA' ESEGUITE CON RITMI CONTINUI E
RIPETITIVI PER ALMENO LA META' DEL TEMPO DEL TURNO
LAVORATIVO
Considerando anche la possibile etiologia congenita non so se verrà riconosciuta .
In alcuni casi viene riconosciuta come infortunio.

dr.alesiani

dr.alesiani
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497
  • Re: Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (16/05/2011 11:38)

tcam il 19/02/2011 08:19 ha scritto:
Qualcuno ha mai pensato ad una tale associazione di fronte a lavoratori/lavoratrici con disturbi dell'arto superiore di tipo neuroperiferico o vascolare?
Può essere un tema di rilevanza nella nostra attività ed avere un maggior riscontro come sospetto diagnostico, grazie ad una miglior conoscenza delle sue note cliniche?
Avete mai avuto il sospetto diagnostico in categorie particolari di lavoratori?
Tcam

Tiziano ciao ( ma anche altri colleghi)
mi capita di dover partecipare al DVR di una nuova azienda dove principalmente viene effettuato dalle ragazze il montaggio di contatti e mollette sugli interruttori elettrici.
Lo fanno con velocità da RedBull....... la postazione è Ok come illuminazione e postura ma il ritmo è infernale e su oggetti piccoli.
Loro dicono che possono fare pause quando vogliono ed in effetti è vero , ma resta il fatto che sono velocissime!!!!!
Hai da indicarmi qualche fonte dove possa veramente apprendere qualche cosa di utile ed operativo.
Ciao
Mario

Mario

serenix

serenix
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  • Re: Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (16/05/2011 13:03)

La sindrome dello stretto toracico (complesso sintomatologico determinato dalla compressione del fascio neurovascolare dell’arto superiore nel tratto delimitato da clavicola e prima costa) può essere determinato da varie cause: cervicale soprannumeraria, ipertrofia dello scaleno o del piccolo pettorale, talora fa seguito a fratture mal consolidate, ma per lo più ha un'eziopatogenesi congenita con picco di esordio tra i 25 e 50 anni e con maggior prevalenza per il sesso femminile. Ricordo ai tempi della specializzazione la discussione di un caso di MP relativa ad un maniscalco, non ne ricordo le conclusioni che dovrebbero essere negli atti di un convegno della SIMLI. Certo è che l'esposizione a posture disergonomiche, uso di forza e alta ripetitività a livello dell'arto superiore, possono se non determinare, almeno concorrere alla sindrome, rendendo la manifestazione più evidente e precoce. Quindi a mio avviso può rappresentare un elemento per limitare l'idoneità in mansioni che espongono a sovraccarico funzionale dell'arto superiore.
Non so se ho capito la domanda di Alesiani, cmq mi sembra il classico esempio in cui per la VR da MR si può agevolmente utilizzare il metodo HAL dell'ACGH. Per un abbattimento del rischio, se postura, illuminazione, microclima, ergonomia della postazione etc sono ok....a parte introdurre delle pause, l'unica possibilità sarebbe l'automatizzazione, ma non credo sia il caso di questi tempi...

andrea b

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Medico del Lavoro Competente
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  • Re: Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (16/05/2011 16:02)

serenix il 16/05/2011 01:03 ha scritto:
l'unica possibilità sarebbe l'automatizzazione, ma non credo sia il caso di questi tempi...

Beh, dai, non è vero, si potrebbe anche dimezzare la produzione.
Quando l'ho detto in un'azienda che mi ha interpellato per una valutazione OCRA, mi hanno chiesto se volevo guardare le margherite dalla parte delle radici...
Scherzi a parte, almeno sono postazioni singole e non catena di montaggio, è già qualcosa. Se ci sono postazioni senza MR le puoi usare come zone polmone facendo ruotare anche su quelle per diluire il rischio.

serenix

serenix
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  • Re: Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (16/05/2011 16:49)

[cite]andrea b il 16/05/2011 04:02 ha scritto:

Anche raddoppiare i dipendenti! Ma non mi sembra aria...meglio la rotazione se possibile e qualche pausa in più...:-)

serenix

serenix
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217
  • Re: Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (16/05/2011 16:52)

Volevo attaccare...si potrebbe anche dimezzare la produzione...

Non ci becco mai a mettere la citazione....:-)
Vedo che in giro le catene di montaggio non ci sono quasi più...Tutte isole....Le hanno portate tutte in Cina?

andrea b

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270
  • Re: Movimenti ripetitivi e sindrome dell'egresso toracico
  • (16/05/2011 18:02)

Mah, io qualche linea a nastro la vedo ancora, anche se in effetti anche le catene sono meno legate alla velocità della macchina e più organizzate a postazioni singole.

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