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lavoro notturno e patologie correlate

Questo argomento ha avuto 3 risposte ed è stato letto 19046 volte.

grimmy

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3
  • lavoro notturno e patologie correlate
  • (21/03/2011 19:46)

Buonasera. Lavoro da tre anni in RSA come infermiera e svolgo esclusivamente il turno notturno. Quando ho iniziato ero in ottime condizioni di salute. Dopo due anni e turni impossibili(anche turni del tipo 5 notti, 1 smonto notte e altre 4 notti) ho iniziato a soffrire di mal di stomaco, che si acuisce durante le notti lavorative e si placa dopo qualche giorno di riposo(ormai non più senza l'uso di farmaci, sigh!). Ho chiesto una riduzione dell'orario di lavoro e ora lavoro 130 ore mensili (quindi 13 notti), anzichè 160. Ho effettuato una gastroscopia e ne è risultata una gastrite cronica di grado lieve di fondo e antro(e mi preoccupa il fatto che tutti gli zii paterni di mia madre siano morti di k allo stomaco, verso i 60 anni, mio nonno no: è deceduto in un incidente a 50 anni). Inoltre, poichè sono cronicamente stanca, il medico mi ha prescritto un ecocardio, da cui sono risultati: prolasso valvolare di entrambi i lembi mitralici, con minima-lieve insufficienza mitralica; minima insufficienza polmonare. A questo si è aggiunto il fatto che diverse volte mi è stata trovata una pressione con valori elevati(un paio di settimane fa 150/100, con una cefalea e una nausea pazzeschi, da tirare la testa contro il muro), anche se il mio medico non lo ritiene un fatto degno di nota(mai avuto valori superiori a 100/60 fino a tre anni fa!). Ciliegina sulla torta, mi è stato diagnosticato un mioma sottomucoso-intramurale di 5 cm(non ho nessun fattore di rischio, escluso il lavorare di notte: ho tre figli, li ho allattati per 18 mesi ciascuno, mangio kili di frutta e verdura, nessun precedente in famiglia,...), per il quale sono in attesa di intervento,forse a luglio, poichè i miei cicli mestruali sono diventati impossibili(cicli anovulatori di 20 giorni, con emorragia della durata di 15 giorni almeno e conseguente lieve anemia). Ho chiesto al mio medico se mi lasciava a casa qualche giorno per recuperare, vista la continua emorragia, ma mi ha risposto di no(non passo il tempo a casa ammalata: mi sono assentata un giorno a luglio 2009 ed ho avuto l'encomio dal lavoro perchè nel 2010 non ho fatto nemmeno un giorno di malattia)...come faccio a reggere altri tre mesi così? Un mioma è un tumore e da qualche parte ho letto che, durante il periodo in cui si aspetta l'intervento, si ha diritto a non lavorare di notte. Ho capito male? Ora, io credo che il tutto sia collegato con il fatto che lavoro di notte e che, ormai, non riesco più a dormire correttamente(dormo molto poco dopo la notte, non più di 3-4 ore e faccio tre notti di seguito,quindi su 72 ore ne dormo massimo 12...) e quando sono a casa, di notte devo prendere un sonnifero, altrimenti faccio fatica ad addormentarmi, ho risvegli continui e comunque, dopo 5-6 ore, pur sentendomi ancora stanca, non riesco più a stare nel letto.... Tutto quello che ho scritto è per chiedere: le mie patologie sono di per se sufficienti per chiedere, se non l'esenzione dal lavoro notturno, almeno una riduzione dello stesso? Se la risposta è si, come mi devo muovere? A chi mi devo rivolgere?
Ho un contratto dove sono assunta solo per fare notti, ma sono talmente stanca e mi sento cadere a pezzi, che rinunciare ad una fetta di stipendio mi crea meno problemi di quanto dovrebbe....
Grazie per un eventuale, molto gradita, risposta.

mc pol

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  • Re: lavoro notturno e patologie correlate
  • (22/03/2011 10:18)

A mio avviso, ci sono sufficienti condizioni perchè il suo medico competente possa (sempre se lo ritiene opportuno) esentarla dal lavoro notturno almeno in parte (riducendo il numero di notti) se non del tutto, e/o anche solo temporaneamente per un determinato periodo di tempo. Le conviene però acquisire documentazione di visite specialistiche di struttura pubblica, soprattutto relative alla gastrite cronica ed all'insonnia persistente (senza però escludere il resto).
Rientrano infatti tra le patologie indicate dalla linee guida della SIMLI come "possibili" cause di esenzione. Non dmenticando però che sono solo delle linee guida e che resta fondamentale il parere del suo medico competente (al quale può chiedere in qualsiasi momento una visita medica finalizzata alla formulazione del giudizio di idoneità).
Questo ovviamente è solo il parere del sottoscritto.

grimmy

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Alessandria
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3
  • Re: lavoro notturno e patologie correlate
  • (22/03/2011 18:36)

"...il parere del suo medico competente (al quale può chiedere in qualsiasi momento una visita medica finalizzata alla formulazione del giudizio di idoneità)"

La ringrazio per la cortese risposta.
Ma....chi è il mio medico competente?

mc pol

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Medico del Lavoro Competente
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205
  • Re: lavoro notturno e patologie correlate
  • (22/03/2011 20:28)

Chieda al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o, in sua assenza, alle rappresentanze sindacali. Tutte le aziende, pubbliche o private anche con un solo dipendente ne devono avere uno

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