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vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia

Questo argomento ha avuto 13 risposte ed è stato letto 6482 volte.

apemeticolosa

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  • vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 09:43)

... ovviamente per il personale di sesso femminile in età fertile e non vaccinato.
Problema: il datore di lavoro pretende che la sottoscritta gli metta sotto al naso una legge dove ci sia scritto nero su bianco questa cosa, altrimenti non se ne fa niente... le innumerevoli linee guida ASL non sono leggi perciò niente.
Suggerimenti? A me viene in mente solo il T.U. dove parla di sorveglianza sanitaria e protocollo sanitario ma ho trovato un muro.
Mi chiedono inoltre se, in caso di rifiuto da parte del dipendente di sottoporsi a vaccinazione, possono far firmare un foglio nel quale se ne assume la responsabilità, fare la visita (senza vaccinazione) e chiuderla così.
Non essendomi mai capitato chiedo un grandissimo HELP

sportgooffy

sportgooffy
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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 15:15)

Cara ape,
Intanto, perché parli solo di personale femminile, oltretutto fertile? O giustifiche l'eventuale campagna vaccinale per il solo rischio teratogeno? Ma allora, perché non proporre direttamente il congedo anticipato ex. L 151/01? Mi pare di ricordare che anche le linee guida ISPESL ponevano tali lavoratrici tra coloro per le quali tale evento fosse prevedibile.
Se poi cerchi di forzare la mano al DdL presentandogli un obbligo di legge specifico, rischi di ritrovarti con un pugno di mosche.
Ti consiglio di cercare piuttosto tra i regolamenti regionali (nel Lazio la vaccinazione antivaricellosa è ad esempio gratuita per gli educatori a partire dal 2008), per verificare che non vi siano campagne vaccinali ad hoc per tale personale, che ti permetterebbero di inviare a struttura pubblica il dipendente, senza entrare in guerra col DdL per questioni di "vil danaro".
Infine, capisco che la rosolia sia la prima malattia a cui pensiamo parlando di asili d'infanzia, ma ti esorto (anche verificando su siti intervazionali) a verificare anche i rischi per parotite, morbillo e varicella, solo per citare le prime malattie esantematiche (e non) che mi sono venute in mente: non le cito pero' a caso; sono tutte e tre malattie epidemiche a livello europeo, e per le quali le autorità nazionali di numerosi paesi hanno emanato (o stanno seriamente valutando di emanare) delle campagne di vaccinazione per la popolazione adultaa rischio).
Sull'"obbligatorietà" delle vaccinazioni, già è stato ampiamente scritto, e personalmente non ritengo possa ritenersi obbligatoria una vaccinazione; lavora, questo si, su informazione mirata, e magari, perché no, anche sulle altre malattie citate, meno percepite ma anche più insidiose/pericolose ed in aumento (ri-cito la parotite).

N.M.B. Per inciso, non è bello sapere che la proposta di una campagna vaccinale passi per una "valutazione di impatto economico" da parte del DdL, né constatare che, nel ruolo di consulente, un medico competente proponga, ma poi Pantalone disponga...

mc pol

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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 15:29)

Ciao, io sono medico competente in una scuola dell'infanzia che ha sede legale a Roma ed istituti in varie zone d'Italia. Come autorevole fonte bibliografica ho utilizzato il protocollo sanitario proposto dalla ASL RM C pubblicato dalla EPC libri. Ovviamente, tra i diversi fattori di rischio (ad es. MMC ) per gli insegnanti c'è anche il rischio biologico (anche per quelli di sesso maschile). Per le donne in età fertile propongo a seguito di visita medica e di test anticorpali il vaccino per la rosolia e la varicella (ovviamente è facoltativo, le lavoratrici firmano un consenso informato in cui sono accuratamente spiegati i vantaggi e gli svantaggi delle vaccinazioni che eventualmente sotto la mia supervisione potrebbero fare anche alla ASL). Di solito per esperienza molte sono le donne in età fertile che hanno già avuto una gravidanza e quindi sotto questo aspetto sono controllate). Cmq tale aspetto (informativo in sede di visita medica) ovviamente rientra nel protocollo di sorv sanit ed è a carico del medico competente. In caso di gravidanza bisogna sì considerare l'allontanamento della donna dalla mansione a rischio (MMC, rischio biologico) ma poichè nelle prime fasi della gravidanza non è detto che la donna sappia di esserlo, la vaccinazione, nei casi indicati, mantiene quindi tutta la sua validità e come tale rientra tra i compiti del medico competente, da effettuarsi nell'ambito della sroveglianza sanitaria (in quanto esistono per la rosolia e la varicella vaccini efficaci).
Il rifiuto della vaccinazione, a mio avviso, cmq non rappresenta un motivo di non idoneità alla mansione.
Per quanto riguarda la richiesta del ddl mi pare che nel titolo sul rischio biologico si parli del rapporto tra medico competente e vaccinazioni.
Cmq non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Spiega che tutto dipende dal DVR e se la prendesse lui la responsabilità di scrivere che il rischio non esiste.
Per quanto riguarda le lavoratrici un consenso informato ben dettagliato da tenere in cartella credo che sia fondamentale.

sportgooffy

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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 17:18)

Conferenza Stato-Regioni (seduta del 13 Novembre 2003): "...le donne che lavorano in situazioni ad alto rischio di infezione, come le scuole, devono essere attivamente valutate per la loro immunità per la rosolia. Se suscettibili, considerato il possibile rischio di infezione in gravidanza, deve essere loro proposta la vaccinazione, preferibilmente con MPR".

link: http://www.governo.it/backoffice/allegati/20894-1712.pdf

Dal sito della ASL di Milano: "...Negli adulti la vaccinazione è raccomandata in alcune particolari categorie a rischio: la vaccinazione contro la rosolia, in associazione al vaccino contro il Morbillo e la Parotite (MPR), è attivamente proposta e offerta gratuitamente nelle donne in età fertile, viaggiatori che si recano in paesi ad elevata endemia, personale che lavora a diretto contatto con bambini, operatori sanitari che lavorano nelle strutture sanitarie che hanno un alto rischio di esposizione al rosolia

link: http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?SEZ=2&PAG=63&NOT=356

Per McPol; condivido ma rilancio; prevedi un controllo del titolo post-vaccinazione (ad una sola dosa il tasso di immunizzazione mi pare ricordare si attesti tra l'80 e l'85%)?

apemeticolosa

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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 19:10)

Vi ringrazio per le risposte, per la rosolia la mia preoccupazione è effettivamente per il discorso teratogeno. Il datore di lavoro non ha fatto un discorso di costi, quanto di leggi e libera scelta nel volersi o meno vaccinare.
A questo punto mi pare fondamentale spingere sull'informazione, è facile dire "non mi vaccino" ma poi se per la legge di murphy si finisce per perdere un bimbo non vorrei essere nei panni della madre. Ad ogni modo in fin dei conti ognuno è libero di scegliere.
Grazie per l'aiuto.

apemeticolosa

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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 19:12)

Ne approfitto anche per chiedervi se qualcuno può girarmi il modulo di consenso informato ed eventuale rifiuto di effettuare la vaccinazione anti-rosolia che utilizza.
Potete mandarlo a apemeticolosa@hotmail.com
Grazie ancora :)

ex utente da milano

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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 20:32)

ape, vedo che sei di mi. Guarda che in lombardia c'è una bella delibera che tratta il riordino della vaccinazioni dell'infanzia e dell'adulto. Fra quest'ultime c'è un capitolo a parte dedicato ai profili professionali e, vengono stabilite una serie di vaccinazioni in base alla mansione o incarichi aziendali (anche addetti primo soccorso e addetti emergenze/incendio). La delibera sottolinea tuttavia il carattere volontario delle vaccinazioni e l'autonomia del medico competente nel decidere la congruità di quanto proposto dalla delibera stessa. Per tutte le vaccinazioni stabilite dalla delibera viene inoltre indicato che sono a carico della asl e non del datore di lavoro. Anche se di fatto quest'ultimo passaggio è, per lo meno per me, irrealizzabile perchè bisognerebbe convogliare i lavoratori nelle loro asl di residenza.
Per quanto riguarda morbillo, parotite, rosolia, varicella è prevista la vaccinazione per insegnanti ed operatori di asilo nido, scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado;operatori sanitari (area materno infantile, malattie infettive).

Anche io seguo una manciatina di vigilatrici di infanzia e, non essendo esse esposte ad un rischio come risulta da d.v.r., effettuo unicamente un programma di promozione salute, su base volontaria, concordato con datore di lavoro e r.l.s., consistente in una visita medica annuale, esami ematochimici biennali, e chi ne facesse richiesta, informate, le vaccinazioni come sopra + antitetanica perchè hanno un mega giardino ed assistono ai bambini.
Le mie ragazze sono avanti con gli anni e hanno aderito tutte al programma di promozione della salute ma non alla vaccinazione (eccetto l'antitetanica).
Non viene istituita una cartella sanitaria e di rischio ma unicamente una cartella sanitaria, non viene rilasciato il giudizio di idoneità, la cartella viene opzionato se tenerla loro e portarla ai successivi controlli o delegare me per la conservazione.

L'unica soluzione che ho trovato, nel mio caso in cui non risulta un rischio normato, è questa. Però è una mia interpretazione e magari è suscettibile di critiche o correzioni.

ex utente da milano

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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 20:34)

dimenticavo la delibera la puoi scaricare da qui:
http://medicocompetente.blogspot....azioni-correlate-ad-attivita.html

mc pol

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  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (24/03/2011 22:27)

Per Ape domani ti mando via mail il modello di consenso informato che utilizzo io.
Per quanto riguarda la delibera della Regione Lombardia nella parte relativa alle vaccinazioni in ambiente lavorativo, mi pare che vengano ripresi tuttti i principi già presenti nel titolo sul rischio biologico del D.Lgs. 626/94 (più precisamente la decisione di scegliere se vaccinare i lavoratori con l'ausilio del medico competente ed i costi, "anche" tramite convenzioni con la ASL, che restano a carico del ddl, la vaccinazione che resta volontaria con il consenso informato...), la parte in cui la ASL ha un ruolo centrale è quando si parla di lavoratori all'estero e quando si parla dei vaccini negli educatori, insegnanti ecc... dando però sempre al ddl la possibilità/priorità di scegliere se effettuarli sotto la propria responsabilità direttamente o di demandarli alla ASL.
Riporto la parte del testo in cui viene scritto ciò:
"Uniche eccezioni, nelle quali è cioè la ASL di residenza ad assumersi l'onere della vaccinazione, fermo restando per il datore di lavoro di proporla attivamente, sono costituite da..." (viene riportata la vaccinazione MRP per insegnanti...). (pag.20).
Quindi a mio avviso per quanto appena detto l'obbligo di sorveglianza sanitaria per il rischio biologico c'è tutto, in quanto l'intervento di sanità pubblica non sostituirebbe ma rafforzerebbe quello del ddl attraverso la fornitura gratuita di certi vaccini per certe categorie (anche questa non è una novità assoluta ma una scelta praticata anche in altre Regioni dalle ASL, vedi ad es. vacc. antiepatite B negli operatori sanitari).
Chiaramente anche questo è solo il mio personale punto di vista, sicuramente non la verità assoluta!

apemeticolosa

apemeticolosa
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181
  • Re: vaccinazione anti-rosolia per asili nido e scuole dell'infanzia
  • (25/03/2011 09:49)

Grazie a tutti, meno male che c'è il forum e possiamo confrontarci anche se non siamo in ospedale :)

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