mi sorge un dubbio,
un infermiere da diversi anni affetto da un processo espansivo endocranico (neurinoma) mai trattato, può avere nocumento da un esposizione lavorativa a chemioterapici antiblastici?
si no e perché?
La sola presenza di tale processo è sufficiente per allontanare il lavoratore da attività che richiedono la preparazione di farmaci antiblastici?
grazie
Il neurinoma è un tumore benigno non correlato alla esposizione a farmaci antitumorali né influenzabile nella sua evoluzione da tale esposizione professionale. Per la idoneità lavorativa sarebbe utile capire lo stato clinico del lavoratore e gli eventuali disturbi. Se asintomatico o con isolata ipoacusia monolaterale non vedo motivi per limitare la esposizione professionale (ovviamente in sicurezza e secondo le attuali indicazioni ISPESL).
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