Oggi mi ha telefonato il datore di lavoro di un supermercato di cui sono medico competente sottoponendomi il seguente quesito: un lavoratore, (macellaio, da me sottoposto a sorveglianza sanitaria),è stato a casa in malattia da gennaio, dopo 40 gg circa è rientrato, lavorando mezza giornata, il giorno successivo ha inviato nuovamente certificato medico ed è rimasto a casa per ulteriori 45 giorni circa. Dopodomani rientrerà al lavoro, deve essere sottoposto a visita medica? Il lavoratore pare abbia avuto un incidente e a parere del datore di lavoro stà cercando di ottenere il più possibile dall'assicurazione, di fatto, la mezza giornata in cui si è presentato ha riferito verbalmente di non essere in grado di lavorare e pertanto dal giorno seguente ha inviato certificato di malattia. Il quesito in realtà era: formalmente sono stati superati i 60gg o quella mezza giornata fa ripartire il conteggio, e comunque ripeto ciò che a lui premeva, dando per scontato che il lavoratore fosse sano, era se dal punto di vista formale poteva rientrare o necessitava di questa benedetta visita. Voi che direste? Ho chiesto che mi facesse chiamare dal lavoratore per avere eventualmente chiarimenti da lui, ma la risposta è stata che tanto lui poteva raccontare quello che voleva...
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
L'art. 41 del DL 81/08, comma 2 lettera e-ter (modifica introdotta, per la verità, dal 106/09) prevede espressamente l'obbligo della visita medica "a seguito di assenza per motivi di salute di durata
superiore ai sessanta giorni continuativi". Nel caso in questione, quindi, essendo i due periodi di malattia interrotti dal rientro (sia pure di mezza giornata ....) non ricorrono gli estremi per eseguire il controllo medico previsto dalla legge.
Se la scadenza della visita periodica prevista dal protocollo sanitario non è tanto distante, al rientro del lavoratore si potrebbe eventualmente anticiparla un po', oppure si può suggerire al datore di lavoro di ricorrere al disposto dell'art. 5 della Legge 300.
ramiste il 13/04/2011 12:07 ha scritto:
L'art. 41 del DL 81/08, comma 2 lettera e-ter (modifica introdotta, per la verità, dal 106/09) prevede espressamente l'obbligo della visita medica "a seguito di assenza per motivi di salute di durata
superiore ai sessanta giorni continuativi". Nel caso in questione, quindi, essendo i due periodi di malattia interrotti dal rientro (sia pure di mezza giornata ....) non ricorrono gli estremi per eseguire il controllo medico previsto dalla legge.
Se la scadenza della visita periodica prevista dal protocollo sanitario non è tanto distante, al rientro del lavoratore si potrebbe eventualmente anticiparla un po', oppure si può suggerire al datore di lavoro di ricorrere al disposto dell'art. 5 della Legge 300.
Ernesto , ciao
pur in via di massima ( e di legge) essendo in linea con te, mi sembrerebbe insostenibile di fronte al magistrato che un mezza giornata di lavoro possa interrompere un obbligo di legge ( magari stante la patologia sempre la stessa !!)
ciao
Mario
Mario
Più che di fronte al magistrato, per cui saremmo anche a posto, in quanto ligi alla norma, direi di fronte al buon senso e al fatto di essere medici. Una delle tante schifezze quotidiane con cui scontrarsi, se fai una cosa, non va bene, se non la fai, nemmeno!
andrea b il 13/04/2011 04:42 ha scritto:
Più che di fronte al magistrato, per cui saremmo anche a posto, in quanto ligi alla norma, direi di fronte al buon senso e al fatto di essere medici. Una delle tante schifezze quotidiane con cui scontrarsi, se fai una cosa, non va bene, se non la fai, nemmeno!
Andrea........ io nemmeno me l'ero posto il "essere medici" .... quando si ha a che fare con tali idiozie!
Mi chiedo sempre quale sia stato ( per questa legge e per altre di veste sanitaria) quel cretino di collega consulente medico del legislatore...... tu li conosci questi "medici" ...?
Ciao
buona serata
Mario
Mario
dr.alesiani il 13/04/2011 05:05 ha scritto:
... tu li conosci questi "medici" ...?
Ciao
buona serata
Mario
Per mia fortuna, no! Credo che non mi farei nemmeno tagliare un unghia, figurati farmi curare! Però il dramma è che non avendo mai fatto il nostro lavoro, quindi non conoscendolo minimamente, pretendono di normarlo. O almeno spero sia così, perchè se invece lavorano come MC, la situazione è anche più grave.
andrea b il 13/04/2011 04:42 ha scritto:
Più che di fronte al magistrato, per cui saremmo anche a posto, in quanto ligi alla norma, direi di fronte al buon senso e al fatto di essere medici. Una delle tante schifezze quotidiane con cui scontrarsi, se fai una cosa, non va bene, se non la fai, nemmeno!
Sui concetto possiamo tutti essere d'accordo, ma su piano della legittimità le cose stanno come dice Ernesto, e fare la visita ove non prevista (quindi vietata ai sensi dell'art. 5 L.300/70) costituisce un illecito.
Io mi sono comportata in questo modo, rispondendo proprio che in realtà i 60 giorni non sono trascorsi in quanto c'è stata quella mezza giornata di lavoro ed il datore di lavoro voleva sentirsi dire proprio questo (una visita in meno, può riprendere subito a lavorare, ecc), quel che mi lasciava perplessa è appunto il dato del lavoratore, che rientrato per mezza giornata, avrebbe affermato di non sentirsi in grado di lavorare e dal giorno seguente è stato nuovamente a casa in malattia (la stessa iniziale).
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
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