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Esalazioni di STIRENE a seguito utilizzo "Resina NITOR 50" della ditta TENAX S.p.a.

Questo argomento ha avuto 1 risposte ed è stato letto 8351 volte.

AMON

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  • Esalazioni di STIRENE a seguito utilizzo "Resina NITOR 50" della ditta TENAX S.p.a.
  • (13/04/2011 23:29)

URGENTE !!!

Chiedo aiuto a quanti siano in grado di darmi risposte precise in quanto sono nel panico più totale per il timore di aver arrecato un danno alla salute dei miei cari, oltre che al mio appartamento.
In particolare, mi rivolgo alla user “NOFERTIRI9” della quale ho grande considerazione in quanto, dai post sull’argomento che ho avuto occasione di leggere, mi è sembrata professionalmente molto competente ed edotta sull’argomento.
Mi chiamo Antonio ed abito a Foggia.
Per motivi personali sui quali non mi soffermo, sono stato costretto ad improvvisarmi artigiano del settore, pur non avendo competenze specifiche al riguardo.
Dovendo, infatti, stuccare e riempire in profondità le fughe del pavimento in pietra di casa mia (attualmente non abitata) su una superficie complessiva di 100 mq., ho utilizzato, su suggerimento di un rivenditore, il prodotto “RESINA NITOR 50” della ditta TENAX S.p.a.
Si tratta di una resina contenente STIRENE che va utilizzata miscelata con un suo apposito “liquido induritore” nella misura di 100 parti di resina e 3 di induritore.
Per consentire al prodotto di penetrare in profondità, le prime passate le ho fatte con la sola resina, senza l'induritore.
Avendo poi verificato un parziale scollamento delle lastre dal sottofondo (alcune lastre si muovevano al passaggio del piede e, bussando sulle stesse, si avvertiva un vuoto), ho poi praticato dei fori nel pavimento in corrispondenza dell'incrocio di alcune fughe ed ho iniettato la stessa resina come consolidante. Anche qui, per consentire al prodotto di penetrare in profondità, le prime (numerose) iniezioni le ho fatte con la sola resina, utilizzando poi l’apposito induritore miscelato alla resina solo nelle fasi conclusive.
E' stato per me un lavoro lungo e faticoso, realizzato con interventi di mediamente 8 ore nei soli giorni di sabato e domenica, nell’arco temporale di 4 mesi. In totale ho utilizzato 40 litri di “RESINA NITOR 50”.
Per mia superficialità e negligenza, non ho tenuto in debita considerazione le avvertenze di sicurezza indicate in piccolo sui fusti ed ho maneggiato il tutto senza le dovute precauzioni, utilizzando il prodotto in ambiente prevalentemente chiuso e senza l’utilizzo di guanti e mascherina di protezione, sebbene non abbia mai manifestato alcuno dei sintomi specifici indicati.
Ho letto poi tardivamente che tale resina contiene STIRENE che “scioglie” diversi tipi di plastiche ed è nocivo alla salute. Le informazioni le ho ricavate dalla scheda di sicurezza del prodotto che ho reperito solo grazie ad Internet.
Potrei aver, quindi, corroso i tubi corrugati dell'impianto elettrico a pavimento, o quelli completamente plastici dell’impianto idrico e di scarico, o le guaine coibentanti dei tubi dell'impianto dei termosifoni.
La sostanza inoltre ha un punto d’infiammabilità pari a 32° C (con rischio di esplosione) e non è noto il tempo di essiccamento della resina in assenza di indurente.
Ma la cosa che ora più mi preoccupa è che nell'appartamento sottostante il mio (ove abitano i miei suoceri e dove io attualmente sono in “appoggio” con mia moglie e mia figlia di 2 anni) si avverte un forte e persistente odore di quel solvente sebbene io abbia terminato il lavoro da circa un mese e nonostante tale appartamento sia totalmente indipendente dal mio. Sul soffitto però non sono visibili macchie di alcun tipo.
L’odore si percepisce maggiormente in un disimpegno ed in una camera da letto di quel appartamento: lasciando arieggiare per molte ore al giorno, tale odore non lo si avverte più ma, chiudendo le finestre per la notte, lo stesso ritorna persistente.
Temo molto per la salute dei miei cari.
Ho interpellato la ditta TENAX S.p.a. che non ha saputo fornirmi indicazioni specifiche al riguardo. Ritengono che ormai il prodotto, misto alle polveri, abbia impregnato in profondità il solaio e che occorra ventilare molto. Sui tempi di essiccamento della resina fuori fusto senza indurente, mi riferiscono potrebbero occorrere anche 6 mesi.
Vi prego di riferirmi se i miei timori sono giustificati ed eventuali rimedi.
Vi prego poi di indicarmi quali eventuali esami clinici sullo stato di salute delle persone possano essere richiesti e a chi richiedere (ASL, ARPA, ecc.) un eventuale dosaggio ambientale, per verificare se io ed i miei cari siamo stati (o lo siamo tutt’ora) eccessivamente esposti a quelle esalazioni nocive.
Vi prego infine di informarmi se è possibile una bonifica del mio appartamento ed eventualmente in che modo.

Grazie. Saluti.

nofertiri9

nofertiri9
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Napoli
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1256
  • Re: Esalazioni di STIRENE a seguito utilizzo "Resina NITOR 50" della ditta TENAX S.p.a.
  • (20/04/2011 08:40)

:-) eccomi qua.
dalle mie parte si dice che chi non sa fare il ciabattino non deve utilizzare impropriamente battisuola e chiodini (lett: chi nun è scarparo nun adda scassà sischio e semmenzelle). Hai fatto malissimo a "improvvisarti" ciò che non sei.E hai anche fatto un bel guaio.
Infatti, la resina -che è liquida e contiene stirene come ulteriore diluente- senza catalizzatore non catalizza, ossia non si indurisce, per cui chiunque ti abbia fatto pensare che fare le iniezioni di sola resina potesse fungere da substrato ti ha detto una fregnaccia infinita. Il catalizzatore, che tu chiami induritore, serve proprio a creare legami di polimerizzazione tra le molecole di stirene che diventano di polistirene che è solido e innocuo: è ovvio che senza il catalizzatore la resina resta lì com'è e lo stirene invece evapora, assai lentamente perchè è stato iniettato in modo da impregnare tutte le superfici utili prima occupate dall'aria.
Tanto premesso, lo stirene di base sua è tra l'altro anche un po' neurotossico, ma è anch sospettato di essere un potente agente disendocrino: e se la tua esposizione la possiamo ritenere sporadica ed ormai definita altrettanto non si può dire per le persone che abitano nell'abitazione sottostante.
Attualmente, l'unica cosa che mi sento di suggerire è la bonifica integrale, che può avvenire solo smantellando il pavimento e rimuovendone anche il massetto, che ormai è ragionevolmente ancora pieno di resine. A meno di non voler poi rimuovere del tutto anche il solaio (che è l'unica soluzione radicale) occorre creare una controsoffittatura non porosa ben congiunta alle pareti verticali e creare dei fori rettangolari con la base maggiore ad altezza della superficie interna della controsoffittatura stessa, per il passaggio dell'aria sia nei tramezzi che nelle pareti perimetrali, da dove i vapori di stirene comunque residuali possano fuoriuscire prima di disperdersi per capillarità nei locali abitati sottostanti, come di fatto sta succedendo ora.
E' decisamente tardi per preoccuparsi di cosa può succedere, visto che è già successo.
Per valutare l'eventuale assorbimento di stirene da parte degi abitanti può essere opportuno procedere al dosaggio di acido mandelico e fenigliossilico nelle urine. Per i lavoratori esposti si fa a fine turno ossia al termine del tempo di certa esposizione, per cui nel caso di contaminazione ambientale domestica è opportuno che sia eseguito sulle prime urine del mattino, visto che di notte si sta di certo in casa e verosimilmente a finestre chiuse.

Ti sia di insegnamento per la prossima volta che ti autoeleggi a fare qualcosa che non ti compete.
Il mio pensiero è che se stiamo in questa situazione DRAMMATICA a livello nazionale e non solo è proprio perché troppa gente si sveglia una bella mattina e decide di mettersi a fare ciò di cui non sa nulla, non capisce nulla e non ha alcuna esperienza nè conoscenza, neppure minima. E questo è dovuto alla diffusa convinzione che ciò che fanno contadini o muratori - ma anche idraulici e falegnami - ossia che i lavori "materiali" siano banalità alla portata di chiunque. Ebbene, ciò non è vero, ogni lavoro/attività richiede le appropriate conoscenze e formazione e soprattutto ogni lavoro ha la sua dignità e merita il nostro rispetto.
Anche per lavare i piatti occorre che qualcuno ti insegni come si fa.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

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