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Condannato per omicidio volontario l’Amministratore della Thyssenkrupp
- Condannato per omicidio volontario l’Amministratore della Thyssenkrupp
- (17/04/2011 20:57)
Il recente pronunciamento della Corte d'Assise di Torino che ha condannato l’Amministratore della Thyssenkrupp a 16 anni e mezzo di reclusione per la morte di sette lavoratori che persero la vita nell’incendio del dicembre 2007 è stato definito epocale perché per la prima volta viene riconosciuto il dolo nella omissione consapevole di misure di sicurezza. E’ un segnale non solo giuridico ma soprattutto etico e di civiltà in una realtà come quella italiana ove la sicurezza è approssimativa, formale e cartacea. E’ un atto, anche se tardivo, di rispetto per la vita e la salute dei lavoratori assolutamente coerente con quanto si va predicando sul valore della sicurezza rispetto a esigenze economiche e di compatibilità di mercato. E’ in segnale chiaro anche per noi tecnici per un impegno responsabile nella nostra attività quotidiana.
- Re: Condannato per omicidio volontario l’Amministratore della Thyssenkrupp
- (18/04/2011 21:22)
Ci voleva una strage per iniziare a condannare qualche scellerato irresponsabile...purtroppo!
Io resto comunque scettico sul futuro e poi, anche se non sono un avvocato, non mi meraviglierei, se l'iter prevedesse diversi gradi di giudizio e...togli qua... togli la...alla fine arriva a scontare tre anni che gli vengono pure condonati...
E' stato interessante vedere la reazione di confindustria che ha detto che in queste condizioni sarà difficile fare impresa in Italia...infatti...AMMAZZANDO LA GENTE VIENE MEGLIO!!!
Un sincero abbraccio alle famiglie dei caduti e che questo possa rendere meno penosa l'esistenza senza i loro cari.
Doriano
- Re: Condannato per omicidio volontario l’Amministratore della Thyssenkrupp
- (19/04/2011 12:19)
Come ha detto Guariniello, una condanna non è mai motivo di contentezza o festa per nessuno. Resta il fatto iportantissimo, che sta suscitando molta impressione (positiva) anche fuori dall'Italia, che per la prima volta la morte di lavoratori causata dall'omissione dolosa di cautele vien considerata omidio volontario. Ho letto la posizione della Confindustria (espressa tra l'altro da personaggi di secondo piano) e, francamente, mi sembra una debole, rituale (e consapevole) difesa d'ufficio.