CONAMECO
Cari colleghi vi comunichiamo una nostra nuova iniziativa che interessa sicuramente tutta la categoria.
Vi preghiamo di prenderne visione nello spazio contributi degli utenti.
Sono senz'altro graditi commenti e prese di posizione, anche sul forum del nostro sito https://www.conameco.it.
Saluti a tutti.
Coordinamento Nazionale Medici Competenti
Meraviglia il fatto che una iniziativa del genere passi nell’indifferenza.
Chiedere che il medico competente risponda come tutti gli altri medici di imperizia, imprudenza e negligenza e che per questo motivo debbano essere tolte tutte le sanzioni speciali a suo carico sembrerebbe una sacrosanta richiesta.
Evidentemente non è così.
Questa iniziativa, indipendentemente da chi la propone, potrebbe rappresentare una occasione unica della tanto ricercata (almeno a parole) unità dei medici competenti. Quanto meno una opportunità per aprire un confronto.
Evidentemente non è così.
Ancora una volta sembra prevalere la politica dello struzzo o dell’”io…. speriamo che me la cavo”. E guai a chi cerca di modificare lo status quo…….
E “quelli” del Co.Na.Me.Co. lasciamoli perdere…….fanno solo casino…..oh….per inciso, naturalmente io sono uno di “quelli” del Co.Na.Me.Co. ma sono anche un medico competente. Forse, non tanto competente come molti altri colleghi ( e lo dico con umiltà e senza provocazioni) ma per lo meno mi rendo conto dello stato in cui siamo costretti a lavorare. E forse, se non sono tanto competente, è anche perché sono costretto a dedicare una buona parte del mio tempo a cercare i modi per evitare di incorrere nelle sanzioni, soprattutto quelle di natura formale. E così mi rimane poco tempo per occuparmi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma forse, io sono una eccezione……..
Sono favorevole alla sospensione e revisione delle sanzioni a carico dei medici competenti. I medici competenti se sbagliano devono essere giudicati come i medici delle altre branche specialistiche.
Gennaro Bilancio
Visto che si insiste a proporre questa cosa su questo sito ci spetta una presa di posizione, con spirito costruttivo e senza polemica.
Quale medico competente non potrebbe essere d'accordo nella proposta di togliere le sanzioni speciali previste a suo carico? è come dire che un cittadino non sarebbe contento di non dover pagare le tasse... ma è proprio l'impossibilità a realizzare questa proposta che produce indifferenza nella categoria. Viviamo in un Paese dove il disincanto è diventato un modo di sopravvivere, dove un Presidente del Consiglio ha promesso di guarire il cancro entro tre anni.....
Occorre trovare invece obiettivi concreti e realizzabili e soprattutto forme di aggregazione dei medici competenti che siano reali, in carne ed ossa, che coinvolgano, a partire dal basso, le migliaia di medici competenti e non solo iniziative virtuali sul web e lettere urbi et orbi.
La proposta che sta nascendo (in diverse parti è già realtà) di aggregazioni locali (che si coordinino a livelli superiori) è l'unica che potrebbe portare a costruire l'unità di tutti i medici competenti, al di là di sigle e distintivi, e a poter dare anche alle Associazioni la forza necessaria a portare avanti battaglie anche importanti come la modifica di leggi e di prassi negative. Ognuno è chiamato a dare il suo contributo.
La redazione di MedicoCompetente.it
Spett.le Redazione, non appartengo al CONAMECO, ma obiettivamente, anche se tanti aspetti possono essere criticabili....dei meriti gli vanno riconosciuti se non altro per aver smosso un pò le acque. Inoltre il Collega RASPANTI mi sembra sia stato molto misurato nel Suo intervento.
Ai tempi dell'ALL. 3B è stata fatta una sottoscrizione di tanti MC e penso che non sia stata cosa inutile. Sottoscrivere un DOCUMENTO se uno LO CONDIVIDE e sottoporlo all'ATTENZIONE di chi nelle sedi opportune e con legittimi mezzi può prenderne convenientemente visione e trarne motivo di riflessione mi sembra un mezzo diretto, veloce, economico ed efficace. Inoltre non è paragonabile il dover pagare le TASSE col dover rispondere ad una serie di vincoli e SANZIONI che non apportano un miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori, nè aiutano a lavorare veramente bene, proprio perchè le tasse le pagano o almeno dovrebbero pagarle TUTTI, mentre le sanzioni del DL 81 sono mirate ad una categoria di Medici che non mi sembra sia trattata proprio come tutti gli altri specialisti.
Poi il sito è libero, si dicono tante cose, talora si sfora un pò, ma è bello anche per questo...si crea una sorta di familiare complicità, con esternazioni impulsive, errori, ripensamenti, ma poi alla fine si ricompone il tutto ed il sito rimane quel valido strumento è di utile confronto e democratica aggregazione.
Volevo dire quel valido strumento che è.....come volevasi dimostrare. Cordiali saluti.
La Redazione il 28/04/2011 09:24 ha scritto:
Visto che si insiste a proporre questa cosa su questo sito ci spetta una presa di posizione, con spirito costruttivo e senza polemica.
Quale medico competente non potrebbe essere d'accordo nella proposta di togliere le sanzioni speciali previste a suo carico? è come dire che un cittadino non sarebbe contento di non dover pagare le tasse... ma è proprio l'impossibilità a realizzare questa proposta che produce indifferenza nella categoria. Viviamo in un Paese dove il disincanto è diventato un modo di sopravvivere, dove un Presidente del Consiglio ha promesso di guarire il cancro entro tre anni.....
Occorre trovare invece obiettivi concreti e realizzabili e soprattutto forme di aggregazione dei medici competenti che siano reali, in carne ed ossa, che coinvolgano, a partire dal basso, le migliaia di medici competenti e non solo iniziative virtuali sul web e lettere urbi et orbi.
La proposta che sta nascendo (in diverse parti è già realtà) di aggregazioni locali (che si coordinino a livelli superiori) è l'unica che potrebbe portare a costruire l'unità di tutti i medici competenti, al di là di sigle e distintivi, e a poter dare anche alle Associazioni la forza necessaria a portare avanti battaglie anche importanti come la modifica di leggi e di prassi negative. Ognuno è chiamato a dare il suo contributo.
Concordon in particolare sulle aggregazioni locali dei MC, anche perchè ciò potrebbe favorire il confronto tra i Medici del lavoro, a prescindere dalla loro collocazione lavorativa, finalizzato a mettere dei punti fermi sugli aspetti scientifica della nostra materia, con beneficio di tutti.
Non a caso, intervengo spesso in questo forum, pur non essendo un MC, ritenendolo "anche" un forum di medici del lavoro.
Faccio un esempio terra terra: se istituire il registro degli esposti per i baristi dei distributori di benzina ed attivare la SS è una baggianata, tale resta anche se viene prescritta da un Medico del lavoro dell'OdV.
Per quanto mi riguarda, è anzi più grave.
CONAMECO
La Redazione il 28/04/2011 09:24 ha scritto:
Visto che si insiste a proporre questa cosa su questo sito ci spetta una presa di posizione, con spirito costruttivo e senza polemica.
Quale medico competente non potrebbe essere d'accordo nella proposta di togliere le sanzioni speciali previste a suo carico? è come dire che un cittadino non sarebbe contento di non dover pagare le tasse... ma è proprio l'impossibilità a realizzare questa proposta che produce indifferenza nella categoria. Viviamo in un Paese dove il disincanto è diventato un modo di sopravvivere, dove un Presidente del Consiglio ha promesso di guarire il cancro entro tre anni.....
Occorre trovare invece obiettivi concreti e realizzabili e soprattutto forme di aggregazione dei medici competenti che siano reali, in carne ed ossa, che coinvolgano, a partire dal basso, le migliaia di medici competenti e non solo iniziative virtuali sul web e lettere urbi et orbi.
La proposta che sta nascendo (in diverse parti è già realtà) di aggregazioni locali (che si coordinino a livelli superiori) è l'unica che potrebbe portare a costruire l'unità di tutti i medici competenti, al di là di sigle e distintivi, e a poter dare anche alle Associazioni la forza necessaria a portare avanti battaglie anche importanti come la modifica di leggi e di prassi negative. Ognuno è chiamato a dare il suo contributo.
Mi pare doverosa una replica ed alcune precisazioni, sempre senza spirito polemico, ma in un'ottica costruttiva.
E prendo spunto proprio da una news che compare nella HP di questo sito.
Un Ente pubblico che annulla un bando di affidamento dell'incarico per MC (fatto con il solito criterio del massimo ribasso) a seguito della protesta del locale Ordine dei Medici.
Ditemi la verità, l'avreste mai pensata una cosa del genere solo due anni fa? E perchè questo oggi è possibile? Forse perchè "qualcuno" (e nella fattispecie "quelli che fanno solo casino" e fanno solo iniziative virtuali sul web e lettere ad urbi et orbi...), pur nella incredulità totale, ha lottato contro questa cosa, ha interessato il Presidente del nostro Ordine, il quale si è mosso, e direi si è mosso molto bene, al punto che cominciamo a vedere qualche risultato. Certo, non è la soluzione totale del problema, ma, me lo concederete, qualcosa meglio del niente che c'era prima. Quanti colleghi si erano andati a lamentare presso gli ordini o gli Enti i precedenza per eccessivi ribassi, e quanti sono stati ascoltati?
Per cui non vedo perchè non si debba provare anche quest'altra iniziativa, cosa abbiamo da perderci?
Continuando a criticare le idee degli altri "a prescindere" solo perchè magari non sono venute prima in testa a noi, non credo che dia frutto. E del resto non abbiamo chiesto che ci tolgano le tasse (anche se come idea non sarebbe male...) ma semplicemente che venga rispettato il Diritto: siamo gli unici professionisti sottoposti a sanzioni speciali. Vi sembra una idea tanto assurda chiederne la sospensione?
Nè credo che la politica della divisione porti a qualcosa; se siamo ridotti in questo modo (dei medici di serie B, vessati come nessun altro, c'è poco da fare...) è proprio perchè siamo stati sempre divisi. Ricordatevi i romani: Divide et impera!
Le associazioni locali, posta come premessa la assoluta libertà di ognuno di associarsi come, dove e con chi gli pare, rischiano di frammentare ulteriormente il nostro mondo, già pervaso da un feroce individualismo, e credo che il massimo risulato che potranno avere, sarà la genesi di alcuni accordi locali con le ASL (accordi che potranno essere annullati da un eventuale cambio di Dirigente) e dare visibilità a qualcuno in cerca di gloria personale.
Quello che a noi serve è una legge chiara, scevra da interpretazioni, e che consideri il MC come tutti i medici italiani.
Lo so sembra impossibile, come sembrava impossibile bloccare un gara al ribasso in un Ente pubblico. Eppure è successo.....
Grazie per l'ospitalità.
Coordinamento Nazionale Medici Competenti
Nessuno spirito polemico e sempre con spirito costruttivo ribadiamo che la proposta di eliminare le sanzioni speciali per i medici competenti è considerata positiva dal 100% dei mc. Il problema non è questo ma capire se è realizzabile con le forze a disposizione. Si ritiene che una sola struttura possa rappresentare tutti i mc e combattere queste battaglie da sola? Si sbaglia. Occorre andare contro la frammentazione dei mc e per far questo occorre costruire l'unità di TUTTI i mc partendo dal basso, dal punto di aggregazione più articolato. Il coordinamento locale dei mc non è una piccola associazione in contrasto con le altre locali o con quelle nazionali. E' lo strumento per mettere insieme davvero i mc al di là delle sigle di appartenenza o della mancanza di appartenenza ad associazioni. E' lo strumento per costruire coordinamenti più vasti, con poteri veri di rappresentanza che possano dare forza anche alle Associazioni nazionali.
La redazione di MedicoCompetente.it
cite]La Redazione il 28/04/2011 09:24 ha scritto:
..e non solo iniziative virtuali sul web e lettere urbi et orbi.
La proposta che sta nascendo (in diverse parti è già realtà) di aggregazioni locali (che si coordinino a livelli superiori) è l'unica che potrebbe portare a costruire l'unità di tutti i medici competenti, al di là di sigle e distintivi, e a poter dare anche alle Associazioni la forza necessaria a portare avanti battaglie anche importanti come la modifica di leggi e di prassi negative. Ognuno è chiamato a dare il suo contributo.[/cite]A me sembra che il web sia un'arma potente, se opportunamente usata. Ed anche in questo sito vi sono stati, nel passato, modi di usare proprio il web come cassa di risonanza per iniziative di diverso genere. Quindi, onestamente, non ci vedo nulla di patologico. L'aggregazione, da quello che ho potuto vedere, può nascere in qualsiasi ambito (altrimenti non si spiegherebbero i fenomeni di aggregazione legati ai social network). La proposta a cui si riferisce la redazione non sta nascendo adesso, ma è, direi vecchia come il cucco. Basta guardare il numero di associazioni presenti sul territorio (trevisana, iblea, bresciana, bergamasca etc). La noovità è che stanno nascendo, improvvisamente, IN TOSCANA. Mi incuriosisce, poi, la dicotomia in termini di una frase: l'associazione locale, per definizione, tutela interessi locali. Quindi è scevra e slegata da realtà nazionali. Per essere più chiari, se devo discutermi qualcosa con la locale ASL e far diventare un comportamento una prassi, lo faccio con l'associazione locale. MA è un accordo interno al territorio di una singola asl. Quindi, a mio avviso, si creerebbero accordi "a macchia di leopardo" su tutto il territorio nazionale. E il medico competente che non opera abitualmente in un territorio presso cui sono stati stipulati "accordi" come fa a saperlo? Si metteranno avvisi all'ingresso dell'area presso la quale tali accordi sono stati stipulati? Oppure dovrà richiedere informazioni all'associazione territoriale? In questa cosa, dunque, che potrebbe comunque essere interessante per badare al proprio orticello, come si inquadrerebbe il "coordinamento a livelli superiori"?? Questa cosa mi fa un po' paura, perchè mi sembra tanto già vista..
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