La Corte d’Appello di Brescia ha riconosciuto sulla base di un'alta probabilità il nesso causale tra uso intenso e prolungato di telefoni mobili e l'insorgenza di un neurinoma del nervo trigemino condannando l’INAIL a corrispondere una rendita per malattia professionale pari all’80%.
Una sentenza molto interessante per le sue implicazioni di natura medico-legale e scientifico-epidemiologica legate alle N.I.R.
a.m.
dove posso trovare la sentenza.?
armando il 21/04/2011 06:44 ha scritto:
La Corte d’Appello di Brescia ha riconosciuto sulla base di un'alta probabilità il nesso causale tra uso intenso e prolungato di telefoni mobili e l'insorgenza di un neurinoma del nervo trigemino condannando l’INAIL a corrispondere una rendita per malattia professionale pari all’80%.
Una sentenza molto interessante per le sue implicazioni di natura medico-legale e scientifico-epidemiologica legate alle N.I.R.
a.m.
Vero. La sentenza è stata ampiamente commentata nell'ultimo numero de "La Medicina del Lavoro" e secondo gli estensori dell'articolo si tratterebbe di una sentenza molto problematica, in quanto i giudici avrebbero sposato le tesi di un CTU che, a detta degli autori, avrebbe compiuto macroscopici errori di valutazione tanto sul piano clinico che statistico epidemiologico. In effetti leggendo l'articolo (e supponendo che gli autori riportino fedelmente le cose) la sentenza sembra basarsi su valutazioni molto, ma molto deboli.
A questo sito la critica alle conclusioni del CTU, peraltro supportato da suoi consulenti:
http://www.epiprev.it/lettera/alc...ulla-sua-indipendenza-scientifica
Qui la risposta, molto articolata, di uno dei consulenti:
https://www.applelettrosmog.it/admin/uploaded/allegati/81.doc
Non ho letto in modo approfondito, ma entrambe le posizioni si basano su studi epidemiologici che sono giunti a conclusioni opposte, o meglio, una ha evidenziato un'associazione significativa tra neoplasie e NIR, l'altra non l'ha evidenziata; ciò, ovviamente, non vuol dire che tale associazione con certezza non esista. Può essere che esista, ma semplicemente lo studio non è stato in grado di evidenziarla, come potrebbe essere per gli studi epidemiologici sulle basse dosi di RI.
La questione è comunque complessa, e la stessa sentenza parla di possibile associazione, quindi pone delle riserve, ma considerato l'ambito civilistico, forse è stato applicato il principio "in dubio pro misero"; se ci si fosse trovati in ambito penale, il possibile colpevole del reato di lesioni personali colpose, il DdL del lavoratore, forse avrebbe beneficiato di unaconclusione opposta e sarebbe stato assolto in base al principio "in dubio pro reo".
Una conclusione possiamo comunque trarla: l'epidemiologia non è una scienza esatta e va maneggiata con molta cura.
Per prendere posizione credo sia opportuno leggere non solo la sentenza , ma integralmente sia gli atti di ricorso, che le memorie difensive, le diverse CTU e le controdeduzioni, se non si fa questo si prende posizione sul “sentito”; ho avuto la possibilità di leggere il tutto e francamente non condivido le conclusioni cui è pervenuta la Corte d’Apelllo.
Non tanto per lo studio Interphone che NULLA rileva per il caso in considerazione che in primis riguarda l’acustico e non il trigemino e secondariamente le conclusione definitive ancora non sono state pubblicate, ma in quanto la scelta del consulente nello prendere come riferimento unico quei lavori è viziata come correttamente fatto presente nello studio di Lagorio-Vecchia; non c’è una evidenza scientifica valida così si conclude Il contributo e si “limita” a porsi un quesito “Come si scelgono i lavori su cui basare le conclusioni?”, “Come si sceglie un consulente?”.
Ho letto anche la replica di uno dei consulenti e rimango perplesso quando si cita la relazione del Prof. Saia, per chi non l’ha letta, sono 2 paginette e mezzo con affermazioni apodittiche, diversamente la CTU che è ben articolata anche se non condivido le conclusioni cui si è pervenuti per i motivi sopra detti.
Segnalo che il caso è “datato” e su questo ci sono stati interventi al Congresso AIRM di Siracusa dello scorso anno ed al Congresso SIMLII di Roma.
Indipendente
indipendente il 22/04/2011 07:26 ha scritto:
Per prendere posizione credo sia opportuno leggere non solo la sentenza , ma integralmente sia gli atti di ricorso, che le memorie difensive, le diverse CTU e le controdeduzioni, se non si fa questo si prende posizione sul “sentito”; ho avuto la possibilità di leggere il tutto e francamente non condivido le conclusioni cui è pervenuta la Corte d’Apelllo.
Dove è possibile trovare la documentazione cui fai riferimento?
Grazie
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