Cari colleghi non riesco a rispondere alla domanda di seguito riportata.....mi aiutate?
Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda......
..........fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
DOMANDA: in assenza di lavoratori autonomi e senza contratti d'appalto, come si valuta il rischio rumore, chimico, vibrazioni ecc quando i lavoratori dell'azienda A per 3-4 giorni alla settimana svolgono l'attività lavorativa nell'azienda B?
Esempio vetrinari dell'ASL che visitano gli animali presso i macelli
Grazie
Gennaro Bilancio
Gennaro il 27/04/2011 01:23 ha scritto:
Cari colleghi non riesco a rispondere alla domanda di seguito riportata.....mi aiutate?
Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda......
..........fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
DOMANDA: in assenza di lavoratori autonomi e senza contratti d'appalto, come si valuta il rischio rumore, chimico, vibrazioni ecc quando i lavoratori dell'azienda A per 3-4 giorni alla settimana svolgono l'attività lavorativa nell'azienda B?
Esempio vetrinari dell'ASL che visitano gli animali presso i macelli
Grazie:)
Gennaro il 27/04/2011 01:23 ha scritto:
Cari colleghi non riesco a rispondere alla domanda di seguito riportata.....mi aiutate?
Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda......
..........fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
DOMANDA: in assenza di lavoratori autonomi e senza contratti d'appalto, come si valuta il rischio rumore, chimico, vibrazioni ecc quando i lavoratori dell'azienda A per 3-4 giorni alla settimana svolgono l'attività lavorativa nell'azienda B?
Esempio vetrinari dell'ASL che visitano gli animali presso i macelli
Grazie:)
I due DdL dovranno comunque coordinarsi in modo da gestire le reciproche interferenze; il tutto dovrà comunque prevedere documentazione scritta, che, a prescindere della sua qualificazione, dovrà integrare i rispettivi DVR, pur in assenza del DUVRI formalmente inteso.
armando il 27/04/2011 02:14 ha scritto:
I due DdL dovranno comunque coordinarsi in modo da gestire le reciproche interferenze; il tutto dovrà comunque prevedere documentazione scritta, che, a prescindere della sua qualificazione, dovrà integrare i rispettivi DVR, pur in assenza del DUVRI formalmente inteso.
Salve
Mi metto nei panni del valutatore......dopo che, il medico competente dell'ASL ha informato il RSPP e datore di lavoro che nel corso delle visite mediche i veterinari dell'ASL hanno lamentato di essere esposti a rumore durante le visite agli animali nel macello x, raggiungo il macello e dicendo al datore di lavoro che devo valutare il rischio rumore per i veterinari chiedo di informarmi sui livelli di rumore presenti in azienda. Il datore di lavoro potrebbe rispondere: Quale articolo di quale legge mi obbliga a informarla sul rischio rumore nella mia azienda?
Ogni riferimento è puramente csuale
Saluti
Gennaro Bilancio
Non starei tanto a disquisire su quale articolo è obbligato il titolare del macello, anche se ci potremmo divertire a trovare nelle pieghe dell'81 o del codice penale il comma da applicare.
Io ddl dei veterinari ho l'obbligo di valutare il rischio: no valutazione? No visite di controllo delle bestie da parte dei veterinari al mattatoio, no macellazione.
Semplice.....
armando il 27/04/2011 07:55 ha scritto:
Non starei tanto a disquisire su quale articolo è obbligato il titolare del macello, anche se ci potremmo divertire a trovare nelle pieghe dell'81 o del codice penale il comma da applicare.
Io ddl dei veterinari ho l'obbligo di valutare il rischio: no valutazione? No visite di controllo delle bestie da parte dei veterinari al mattatoio, no macellazione.
Semplice.....
.......IO SONO LA LEGGE.......
lorenzof il 27/04/2011 10:27 ha scritto:
.......IO SONO LA LEGGE.......
No, tu sei solo stupido.
armando il 27/04/2011 11:51 ha scritto:
No, tu sei solo stupido.
calma, riconduciamo la discussione nel contesto civile e pacato, Gennaro ha posto una domanda corretta dal punto di visto formale, in sostanza poi accade che il veterinario asl sia organo di vigilanza nel macello( per altri compiti istituzionali), quindi io (MC) personalmente i dati sul rumore li ho avuti dal mio veterinario e caspita se c'è rumore nella macellazione dei suini!
Scusate se divago un pò, ma prendo la parte del più debole e qui da proteggere ci sono solo le vittime del macello. Propongo l'abbattimento del rischio alla fonte: diventiamo tutti vegetariani! Se proprio a culatelli, prosciutti, salamini etc etc...non riusciamo a rinunciare, perchè effettivamente sono troppo buoni, pensiamo ad un modo più civile di trattare questi poveri animali per il loro breve tratto di esistenza, morte compresa. Non riesco a non pensare alla tristezza dei macelli, al dramma di questi animali ed i decibel passano in secondo piano, anche perchè i DPI acustici, appositamente tarati, possono proteggere da tutti i rumori, oltretutto le frequenze sono alte per cui non vedo problemi tecnici. Inoltre, anche ad integrazione della congruità dei valori di rumorosità forniti o ipotizzati sulla base di valori di letteratura per situazioni similari, essendo l'audiometria un esame non invasivo, non vedo impedimenti alla sua esecuzione, magari con periodicità più dilazionata o semplicemente a richiesta del lavoratore. Poi se vogliamo essere seri, il DL come ha detto Gennaro nella Sua domanda ha l'obbligo di informare i lavoratori sui rischi specifici della mansione. E questo vuol dire considerare tutti i possibili compiti collegati alla mansione ed i rischi professionali relativi ponderati per l'effettivo tempo di esposizione....sia che il lavoro sia svolto in ufficio, che in cantiere, che in un ahimè mattatoio.
Salve
anche a me non piacciono i "macelli" e soprattutto non capisco perchè per "festeggiare" devono essere sacrificati tanti animali.
Avete centrato il problema, purtroppo la legge risulta carente per i lavoratori che svolgono attività lavorativa in altre aziende senza che vi sia un "appalto". Questa situazione porta delle difficoltà e conseguenze spiacivoli per tutti, dal DL che non può valutare i rischi specifici per i propri lavoratori, fino al lavoratore che non risulta ben protetto.
Donato è riuscito ad avere le informazioni sul rumore per i veterinari, purtoppo altrove le cose sono diverse.
Immagginando che il medico competente dopo aver eseguito una visita medica ed esame audiometrico adempie agli obblighi medico legali specifici di una malattia professionale mi chiedo: ci possono essere "spiacevoli" inconvenienti a carico del datore di lavoro dell'azienda ASL e se l'INAIL riconosce la malattia professionale visto che non è presente una valutazione del rischio rumore?
Saluti e grazie per le risposte
Gennaro Bilancio
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