Desidero sapere se qualche collega è a conoscenza di qualche sentenza che obbliga la misurazione del visus intermedio per i teminalisti?
in realtà, la valutazione della visione intermedia per un videoterminalista dovrebbe essere inutile, in quanto la distanza dell 'oggetto da mettere a fuoco varia (schermo, foglio, tastiera, ...). Le cosiddette "lenti da musica", per la visione intermedia, vanno bene, appunto, per i musicisti, che hanno lo spartito sempre alla stessa distanza. Il miope e l 'ipermetrope ben corretti, con normale capacità accomodativa, non dovrebbero avere bisogno di lenti per visione intermedia, anzi ne trarrebbero fastidio. Questo è quanto mi risulta anche da un fugace colloquio con un collega oculista; mi riservo di approfondire l 'argomento e di dare notizia al più presto.
ex utente da milano
Ritengo che sia importante valutare il visus intermedio qualora ci sia una significativa differenza tra il visus per lontano e quello per vicino: superiore a 2/10. E a questo punto lo si prende come visus di riferimento ai fini dell 'idoneità (e non più la visione per lontano). Non é oltretutto infrequente trovare deficit per la visione intermedia nei quali casi, in presenza di astenopia lieve, moderata o intensa occorre inviare allo specialista per un controllo ed una specifica correzione......... almeno io mi comporto così.
Non mi risulta alcuna sentenza che obblighi alla misurazione della vista "intermedia". Inoltre la letteratura di riferimento (Colombini, Apostoli, ecc.) cita esclusivamente la verifica del visus per lontano (ottotipo a 3 o 5 metri) e per vicino (lettura a 30 cm), richiedendo almeno 7/10 per lontano e il 2° DW per vicino.
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