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movimentazione manuale carichi

Questo argomento ha avuto 8 risposte ed è stato letto 6955 volte.

dr.giuseppe.barraco@tin.it

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  • movimentazione manuale carichi
  • (03/10/2011 22:47)

Chiedo a tutti colleghi, scusandomi della banalità del quesito, se qualcuno è riuscito a recuperare sul D.lvo 81 il famoso limite dei carichi manuali. Personalmente leggo e rileggo il D. 81 ma non riesco a trovarlo. E' un mio errore oppure è stato dimenticato? Grazie.

faggiano.danilo

faggiano.danilo
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690
  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (04/10/2011 08:32)

dr.giuseppe.barraco@tin.it il 03/10/2011 10:47 ha scritto:
Chiedo a tutti colleghi, scusandomi della banalità del quesito, se qualcuno è riuscito a recuperare sul D.lvo 81 il famoso limite dei carichi manuali. Personalmente leggo e rileggo il D. 81 ma non riesco a trovarlo. E' un mio errore oppure è stato dimenticato? Grazie.

Non ti sbagli, il limite in Kg che con la 626 era espresso (diverso per maschi e femmine) non c'è più. Tuttavia, i vecchi limiti di 25 o 15-20 Kg restano nella pratica dei MC quale indicazione non ufficiale.

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

ariale9699

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  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (04/10/2011 11:43)

il titolo VI(MMC) dell'Dlgs 81/08 invia all'allegato XXXIII che richiama le norme tecniche ISO 11228-1, 11228-2, 11228-3, rispettivamente norma che indicano come si usano i metodi NIOSH ( sollevamento-trasporto), SNOOK e CIRIELLO( traino e spinta) ed OCRA(movimenti ripetuti).
il NIOSH si applica con le costanti di peso pari a 25kg per gli uomini e 15kg per le donne.

bernardo

bernardo
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  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (04/10/2011 21:21)

ariale9699 il 04/10/2011 11:43 ha scritto:
il titolo VI(MMC) dell'Dlgs 81/08 invia all'allegato XXXIII che richiama le norme tecniche ISO 11228-1, 11228-2, 11228-3, rispettivamente norma che indicano come si usano i metodi NIOSH ( sollevamento-trasporto), SNOOK e CIRIELLO( traino e spinta) ed OCRA(movimenti ripetuti).
il NIOSH si applica con le costanti di peso pari a 25kg per gli uomini e 15kg per le donne.

Veramente le norme ISO 11228 non rimandano per niente al NIOSH, e nemmeno a Snok e Ciriello. Entrambi sono metodi validi nei limiti dei presupposti che devono essere rispettati, ma non hanno nulla a che vedere con le ISO 11228, così come il "limite" di 15 Kg per le donne, che non è contenuto nelle norme ISO. Queste prevedono invece la massima massa sollevabile per tutti (uomini e donne) in condizioni ottimali, che è fissata, per motivi "politici" in 25 Kg perché quello vero (questo si di derivazione NIOSH, e citato dalle ISO) è di 23 Kg, per ragioni biofisiche: corrisponde ad un carico sul disco vertebrale di 350 Kg/cmq, valore che nelle situazioni anche sperimentali non ha (finora) evidenziato lesioni al disco stesso.

bernardo

bernardo
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  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (04/10/2011 21:26)

Dimenticavo: in effetti la norma ISO 11228-3 (movimentazione di piccoli carichi ad alta frequenza, alias movimenti ripetitivi) cita il metodo OCRA, ma solo in seconda istanza: la prima scelta è per il metodo semplificato elaborato dalle stesse ISO, e solo in caso di necessità di approfondimento per casi difficili o borderline viene suggerito il metodo OCRA, anche se ne vengono citati altri come RULA, OWAS e Strain Index.

annuscor

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  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (06/10/2011 14:19)

Non mi risulta un “limite” dei carichi manuali ma la indicazione di differenti livelli di rischio . Non mi risulta alcuna norma infatti che proibisca di sollevare pesi maggiori di 25 kg (IS = 1 in condizioni ideali). Sussiste invece l’ obbligo sul DdL di ridurre il rischio attraverso una precisa gerarchia di interventi che prevedono la meccanizzazione , la ausiliazione o l’uso condizionato della forza fisica (Art.168 dell’81/2008): questo si che è sanzionato e quindi è molto diversa la prospettiva: l’obbligo non sta nel rispettare i limiti di riferimento di 25 kg (che non sono limiti assoluti) ma nel sostituire la forza umana con quella meccanica quando questo è possibile: è una impostazione rigorosa e assolutamente corretta anche alla luce di tutti gli studi sulla MMC. Si afferma, giustamente, infatti che il rischio sussiste per sollevamento di pesi maggiori di kg.3 e che quindi deve essere valutato. Ergo anche un peso inferiore a 25 kg potrebbe (o almeno teoricamente) essere considerato superiore ai limiti qualora sia possibile meccanizzare la lavorazione. Non mi risulta che in genere si ragioni in questo modo ma la normativa mi sembra molto chiara. Una piccola nota polemica: come per il rumore cisi preoccupa dei livelli da non superare e non dell’obbligo di abbattere il rischio alla fonte: per la MMC la normativa ragiona allo stesso modo.

bernardo

bernardo
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1018
  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (06/10/2011 21:31)

La norma ISO 11228-1, citata espressamente nell'allegato XXXIII, fissa chiaramente il limite massimo sollevabile in assoluto, in condizioni ideali, a 25 Kg. Ovviamente quando le condizioni non sono ideali, cioè quasi sempre (la stessa norma definisce nel dettagli cosa si intenda per "condizioni ideali") la massa sollevabile è inferiore a 25Kg secondo quanto stabilito dall'algoritmo contenuto nella norma stessa che tiene conto, oltreché delle condizioni ideali, anche della ripetitività o meno del sollevamento, della presenza di trasporto. La norma fissa anche altri limiti, ad esempio un massimo di 10.000Kg/giorno, o 6000 in particolari situazioni. Anche i 3 Kg sono un falso limite inferiore: infatti è solo il limite al di sotto del quale certi metodi (come il NIOSH) non possono essere utilizzati. Solo che molti, che conoscono solo il NIOSH, pensano che siccome il NIOSH sotto i 3 Kg non funziona, questo sia il limite inferiore per ritenere presente la MMC. Invece è solo il limite inferiore per l'uso del NIOSH, mentre il limnite inferiore in assoluto, ai sensi di legge, è quello definito dall'art, 167, cioè quello che non comporta per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. Di qui l'assoluta centralità della VDR. Provate a sollevare per tutto il giorno un peso di 2,5 Kg da terra a 1,70 di altezza, o a reggerlo con braccia tese per un'ora, per vedere se c'è o meno MMC secondo quello che dice l'art. 167.

serenix

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217
  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (09/10/2011 12:49)

....3 Kg....è solo il limite inferiore per l'uso del NIOSH, mentre il limite inferiore in assoluto, ai sensi di legge, è quello definito dall'art, 167, cioè quello che non comporta per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari..... Provate a sollevare per tutto il giorno un peso di 2,5 Kg da terra a 1,70 di altezza, o a reggerlo con braccia tese per un'ora, per vedere se c'è o meno MMC secondo quello che dice l'art. 167....


In questo caso però non si dovrebbe parlare di danno da MMC, ma di effetto lesivo da sovraccarico biomeccanico per gli arti superiori per MR-POSTURE INCONGRUE PROTRATTE-SFORZI RIPETUTI AASS che potenzialmente possono indurre CTD in tutte le strutture (osteotendinee-muscolari-articolari-nervose-vascolari...) ed i tratti dell'arto superiore (spalla-braccio-gomito-avambraccio-polso-mano), senza coinvolgere la CV che resterà illesa (anzi direi in condizioni ideali di carico ed attività, essendo per la CV lesivi i carichi eccessivi, come pure l'eccesso di immobilità-scarico).
Gli Autori del DL 81/2008 anche in questo punto sono stati un pò frettolosi e disattenti non specificando con la dovuta chiarezza che nell'ambito del SOVRACCARICO BIOMECCANICO, MMC e MR hanno dinamiche ed effetti diversi ed infatti i metodi per la loro valutazione sono diversi. Questo dovrebbe essere chiaro a tutti. Maggiore difficoltà invece la possiamo avere sulla scelta del metodo di valutazione più adatto per ogni specifica situazione lavorativa. La norma ISO, molto precisa e rigorosa, da indicazioni/suggerimenti, ma non preclude approcci diversi. Mi riferisco soprattutto alla valutazione degli indici per MR ad es. con Metodo OCRA, che ha avuto tanto rapido e diffuso successo, anche per l'indubbia autorevolezza e l'alto profilo dei proponenti, ma non necessariamente si configura come il metodo migliore in assoluto. Il bravo Consulente-Valutatore è quello che, ad es. come fa Bernardo, questi metodi li conosce tutti e senza seguire la moda del momento, sceglie quello che per quella situazione si configura come il più semplice ed efficace, ovvero che meglio si adatta. Il fine, come è stato detto è cercare di analizzare e valutare i rischi per evitare/ridurre i possibili danni sulla salute, quindi pensando ad abbattere quei fattori che più incidono, riorganizzando correttamente ed ergonomicamente il lavoro. Poichè le situazioni possono essere le più diverse, occorre essere molto elastici, la qual cosa è possibile quando non ci si improvvisa esperti per aver seguito un corso di poche ore, ma si ha profonda conoscenza della materia ed effettiva padronanza dei mezzi di lavoro maturata con tante ore di studio e molta esperienza sul campo.

bernardo

bernardo
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  • Re: movimentazione manuale carichi
  • (09/10/2011 18:14)

Ti ringrazio sentitamente per le belle parole, e condivido in pieno quello che dici. Aggiungo un paio di considerazioni:
1)Se reggiamo un peso di 2,5 Kg in posizione statica, siamo nel campo delle posture incongrue, per le quali nessuno dei metodi "usuali" è buono per valutare il rischio (mentre ahimè sarà possibile e facile valutare il danno). Teoricamente potremmo anche calcolare il carico sulla colonna (che comunque c'è, e aumenta col peso e con la distanza orizzontale) ma la cosa migliore è modificare l'organizzazione del lavoro. Se invece sistemiamo tutto il giorno delle confezioni di detersivo per lavatrice di 2,5 Kg su scaffali (cosa che si fa regolarmente nei supermercati) magari sollevandoli dal cestello a terra e ponendoli sull'ultimo scaffale in alto, o la contrario li prendiamo dal carrello o dal bancale e li sistemiamo sul primo scaffale in basso (in entrambi i casi vengono messi i prodotti sulla cui vendita cui si punta poco) facciamo MMC bella e buona (con relativi danni nel tempo sia all'arto superiore che al rachide) solo che in questo caso il NIOSH non è un metodo in grado di valutare il rischio per via del suo limite operativo dei 3Kg. Dobbiamo usarne un altro, ad esempio il Liberty Mutual, che è il "padre" del NIOSH, e che funziona in questi casi.

2)OCRA: è il metodo suggerito, in seconda battuta, anche dalla ISO 11228-3. Personalmente lo uso poco, preferendo il metodo semplificato ISO o il RULA, per i seguenti motivi:
a)A fronte della discreta complessità applicativa (parlo per ormai vasta esperienza comparativa: più metodi usati per le stesse operazioni) non fornisce elementi aggiuntivi a quelli forniti dagli altri metodi, di più semplice applicazione: quando la componente "ripetitività/frequenza" è preponderante, OCRA, RULA e ISO classificano il rischio in maniera sovrapponibile.
b)Quando invece la componente "forza/postura" è quella prevalente (operazioni di assemblaggio con applicazione di forza, toelettatura carni, taglio e cucito su substrati consistenti, stiratura ecc.) OCRA sottostima il rischio, con il risultato che quasi sempre si ha un indice OCRA basso a fronte di risultati della sorveglianza sanitaria che depongono per un rischio elevato, nonché spesso malattie professionali riconosciute. Valutando il rischio con altri metodi, ad esempio RULA, si ha invece una classificazione del rischio coerente coi risultati della sorveglianza sanitaria.
Perché vedi, negli anni ho imparato che quando un metodo mi dice che le cose vanno bene, ma la gente si scassa, il metodo è sbagliato o comunque inadeguato, da solo, a valutare il rischio. In questo campo l'esperienza del MAPO docet: l'Italia e piena di ospedali e case di cura con indici MAPO bassi e lavoratori rotti (non in senso metaforico). Ma quando si va a rifare la VDR usando altri metodi (REBA, RCN ecc.) i conti tornano.

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