Vorrei un parere circa le categorie di lavoratori per le quali vige l'obbligo di vaccinazione antitetanica ai sensi della legge 292/1963. Vorrei sapere se la categoria "operai e manovali addetti all'edilizia" (per la quale la legge prevede l'obbligo della vaccinazione) è da considerare in modo estensivo ricomprendendo anche categorie di lavoratori che lavorano spesso a stretto contatto quali ad esempio gli idraulici. In tal caso il medico competente deve imporre la vaccinazione (pena mancato rilascio della idoneità) anche a queste categorie ?
Grazie per i vostri pareri.
Io lo sottoporrei a vaccinazione antitetanica non ai sensi della Legge 292/63 che interpeterei in modo restrittivo (visto il suo contenuto coercitivo) ma a seguito di valutazione del rischio: infatti se lavora in cantiere, la potrei adotterare quale misura di prevenzione e protezione necessaria ai fini dell'idoneità alla mansione specifica: in questo modo la sostanza non cambia (deve comunque vaccinarsi), ma l'aspetto formale, altresi importante, viene salvaguardato (considerando anche le possibili implicazioni medico legali).
Attenzione: perché se la vaccinazione è obbligatoria ai sensi della legge 292/63 è un conto; se invece la vaccinazione è una misura derivante dalla valutazione del rischio, non si può obbligare nessuno a farla: l'art. 279 obbliga il datore di lavoro a mettere a disposizione i vaccini (comma 2a) mentre il medico competente (comma 5) fornisce informazioni sui vantaggi ed inconvenienti della vaccinazione e della non vaccinazione. E' questo è anche giusto, oltreché legale, perché la vaccinazione è comunque un intervento invasivo che comporta una quota, seppure minima, di rischio aggiuntivo.
Certo nel secondo caso la vaccinazione non e' obbligatoria, ma se non vuole vaccinarsi ed il vaccino e' nel psa allora anche il mc non e' costretto a rilasciare un giudizio di piena idoneita' alla mansione. Almeno secondo una corrente di pensiero...
In un vecchio tread sul medesimo tema qualche collega,per lavarsi le mani (ma io non condivido) propose una sorta di idoneita' con "prescrizione"...
La faccenda in realta' e' piu' complicata di quel che sembra...
Aggiungo che io mi faccio firmare il rifiuto di vaccinarsi sul consenso informato, ma non so' quanto tutelativo sia per il mc in caso d accadimento dell'evento che si vuole evitare...Ma in definitiva penso che sia la cosa migliore...
Io mi limito in questi ad inserire nel protocollo "vaccinazione antitetanica consigliata" (o altra, ad esempio anti TBE nei forestali veneti e friulani). I questo modo non ho alcun bisogno di far firmare il rifiuto ma, al contrario, faccio firmare il consenso alla vaccinazione se il soggetto decide di vaccinarsi.
L'idea di mettere la vaccinazione X "consigliata" e non semplicemente la "vaccinazione X" nel PSA penso sia un ottimo compromesso!
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