Esposto a formaldeide

Sezioni del portale

Home
Area informazione
Area discussione
- Forum
  - La nostra professione
    - Esposto a formaldeide
- Chat
- Sondaggi
Area professione
- Coordinamenti
- Casi clinici
Area risorse
Area portale

Ricerca

Login

Informazioni

Permesso di lettura:: Tutti gli utenti
Permesso di scrittura:: Utenti registrati

Network

Asped2000

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 13222 volte.

clamagio2@tin.it

Provenienza: Roma

Professione: Medico del Lavoro

Messaggi: 232

E' corretto istituire il registro degli esposti a cancerogeni per gli esposti a formaldeide? Nella scheda di sicurezza la frase di rischio riportata è R40, quindi in teoria nessun registro, ma ho dei dubbi.
Grazie

nofertiri9

Provenienza: Napoli

Professione: Laureato non medico

Messaggi: 1256

http://www.arpa.emr.it/schedesost...se/schedeattuali/icsc0695_ITA.htm

in Reg. CE 1272/08, ha le seguenti frasi di rischio "nuove":
H351 - Sospettato di provocare il cancro (*)
H331 - Tossico se inalato.
H311 - Tossico per contatto con la pelle
H301 - Tossico se ingerito
H314 - Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari
H317 - Può provocare una reazione allergica cutanea

Il tutto riferito a formaldeide in soluzione al 37%.
(*) = classificato carcinogeno di classe 2, ossia non 1A (carcinogeno certo per l'uomo) nè 1B (carcinogeno per gli animali, prove insufficienti per l'uomo), il che implica che sino ad oggi non ne è dimostrata la cancerogenicità nemmeno sugli animali.
Su wiki dicono che provoca un aumento di cancri a naso e gola dei roditori, ma l'OMS, quindi, non pare convalidare queste ricerche. Certo, considerando che è uno dei disinfettanti più potenti e più utilizzati...
infine,

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
1. I lavoratori di cui all’articolo 242 sono iscritti in un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l’attività svolta, l’agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell’esposizione a tale agente

.

Ciò nonostante, poichè ha un TLV decisamente basso, a maggior ragione essendo un TLV solo Ceiling il che vuol dire che se non ti "arrecetta" nel lungo termine di certo ci può riuscire nel brevissimo termine, io direi al DdL di fare dei serissimi monitoraggi sull'utilizzo, se stiamo parlando di formaldeide in soluzione; la formaldeide in quanto tale, infatti, a c.n. è un gas, e quelle in commercio sono tutte soluzioni di cui la "formalina" il cui odore era una caratteristica di tutti gli istituti di istopatologia, fiosiologia, fisiopatologia, nonchè dei vari musei di scienze naturali, è appunto al 37%. Io ricordo dei mal di testa feroci, quando andavo all'istituto di anatomia patologica, sufficienti a farmi scartare l'esame dai complementari che mi interessavano: ma è successo pur sempre 40 anni fa.

Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

armando

Provenienza: Perugia

Professione: Medico del Lavoro

Messaggi: 236

clamagio2@tin.it il 31/10/2011 05:05 ha scritto:
E' corretto istituire il registro degli esposti a cancerogeni per gli esposti a formaldeide? Nella scheda di sicurezza la frase di rischio riportata è R40, quindi in teoria nessun registro, ma ho dei dubbi.
Grazie

In base alla definizione data dall'art. 234 del D.L.gs 81/2008, poichè la formaldeide è classificata dal CLP o Reg. 1272/2008 in classe 2, corrispondente alla classe 3 del D.Lgs 52/1997, la formaldeide non va considerata cancerogeno; quindi non scattano gli obblighi di SS e registro esposti.
Ma a questo punto si pone un problema molto grande, anzi due:
il primo è che i sospetti cancerogeni, quelli cioè in classe 2 del CLP, sono tali perchè i dati disponibili sono contraddittori e non conclusivi e poter disporre dei dati di esposizione potrebbe essere dirimente. Quindi se un'utilità il registro degli esposti ce l'ha, è maggiore proprio per i sospetti cancerogeni; ma la legge la pensa diversamente.
Il secondo punto attiene alla classificazione; IARC classifica la formaldeide in classe 1 cioè "Cancerogeno accertato per l’uomo: vi è sufficiente evidenza di cancerogenicità nell’uomo in studi epidemiologici adeguati."

L'EPA la classifica B1 cioè "Probabile cancerogeno per l’uomo con evidenza limitata di cancerogenicità in studi epidemiologici ed evidenza sufficiente in studi su animali."

Facciamo finta di niente? Io direi di no, ma sarei interessato al parere dei colleghi, su un argomento così scivoloso.
Saluti
a.m.

serenix

Provenienza: Ancona

Professione: Medico del Lavoro

Messaggi: 217

Dico sempre la stessa cosa, ma ne sono fermamente convinta. Il registro dei cancerogeni, come è impostato oggi non aggiunge informazioni utili, nè in merito alla cancerogenicità o meno di una sostanza, (si istituisce per sostanze date cancerogene certe), nè in merito ad altre informazioni epidemiologiche che potrebbero essere utili a scopo preventivo o magari, il che è pure legittimo, per soddisfare le nostre curiosità. Infatti c'è troppa dispersione dei dati, i livelli di valutazione e di esposizione sono tanto diversi ed i fattori di confondimento troppi. Per cui il rischio alla fine è di elaborare dati di fantasia. Allora cosa potrebbe essere alternativo ed utile? Di sicuro partire dai casi, dalle MP e andare a ritroso, in primis studi di corte e caso controllo su vasta scala e ben disegnati, di sicuro accordarci tutti e decidere di comparare in modo univoco e standardizzato i dati sanitari e di esposizione in merito alle singole sostanze presenti nei diversi comparti produttivi. Se ci alleggerissimo da tutto ciò che è inutile, business puro, formalità vuota, avremmo tutti più tempo ed entusiasmo per lavorarci sopra...e forse qualche dato utile per decidere se una sostanza è cancerogena o meno lo potremmo anche avere, non nell'immediato è ovvio, ma anche col registro cancerogeni i risultati si fanno attendere...

armando

Provenienza: Perugia

Professione: Medico del Lavoro

Messaggi: 236

Non voglio fare il difensore d'ufficio del registro degli esposti, ma faccio solo due considerazioni.
Per molti studi epidemiologici i dati espositivi professionali sono di tipo semiquantitativo, se proprio vogliamo essere buoni; i dati del registro esposti, se fatti con un minimo di correttezza, potrebbero perciò essere molto più significativi.
Da qui a dire che sarebbero ottimi ce ne corre, convengo.
In ogni caso, sarebbero più utili per i sospetti cancerogeni, piuttosto che per i cancerogeni certi; ma la legge non la pensa così.
Comunque sul punto mi sembra sia chiaro come la pensa ciascuno di noi due.
Mi piacerebbe invece sapere cosa ne pensi tu del crgeni classe 2 CLP, e classe 1 IARC come la formaldeide, non cancerogeni ai sensi del d.lgs 81/2008.
Buona giornata.
A.M.

serenix

Provenienza: Ancona

Professione: Medico del Lavoro

Messaggi: 217

Convengo con Te che i registri sarebbero più utili per i sospetti piuttosto che per i cancerogeni certi, però nella pratica quotidiana ciò sarebbe fonte di ulteriori dubbi...Circa la formaldeide la IARC al solito è più avanti. In un'ottica preventiva la legge farebbe bene ad adeguarsi tempestivamente. Quanto poi ad attivare comunque il registro, per le mie convinzioni, visto che ad oggi non c'è l'obbligo, personalmente lo evito, ma in cartella e nella scheda di rischio del lavoratore, come nella relazione sanitaria, specifico dettagliatamente tutti gli elementi utili e le considerazioni che penso utili.

Gennaro

Provenienza: Napoli

Professione: Medico del Lavoro

Messaggi: 1162

serenix il 03/11/2011 05:47 ha scritto:
Quanto poi ad attivare comunque il registro, per le mie convinzioni, visto che ad oggi non c'è l'obbligo, personalmente lo evito, ma in cartella e nella scheda di rischio del lavoratore, come nella relazione sanitaria, specifico dettagliatamente tutti gli elementi utili e le considerazioni che penso utili.

SALVE
CONDIVIDO AL 100%
un detto napoletano recita: c' vò a carn rint e sasicc.!
cioè meno burocrazia più fatti!!
Saluti

Gennaro Bilancio