Sono in rapida crescita e molto sottodiagnosticate. Le malattie di natura reumatologica pongono un delicato problema nella espressione dei giudizi di idoneità sia per le limitazioni che impongono al lavoratore, sia per le difficoltà di verificare la effettiva capacità lavorativa residua ed esprimere una stima della coerenza tra essa e le condizioni di ergonomia della postazione e della mansione.
Sono malattie per le quali le risorse terapeutiche disponibili sono in grado di garantire solo la decelerazione della progressione clinica, ma non di guarire.
C'è un grave difetto di comunicazione e trasmissione di dati tra il settore clinico specialistico reumatologico e quello della nostra professione.
Il tema è ampio e delicato e credo dovrebbe pretendere un approccio ed una considerazione multidisciplinare.
Credo ancora che dovrebbe essere un argomento importante di aggiornamento professionale per entrambe le specialistiche, magari in sostituzione di argomenti ormai, almeno apparentemente, ripetitivi.
Tcam
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Oltre 5 milioni di persone in Italia soffrono di malattie reumatiche. Di queste, 734.000 sono colpite dalle forme croniche: artrite reumatoide e spondiloartropatie.
Le persone che ne sono affette spesso sono costrette ad abbandonare il lavoro e a dover affrontare disagi nella vita di relazione, con una sensibile riduzione della qualità della vita.
“Il quadro che emerge da questa ricerca è risultato davvero allarmante, oltre ogni previsione” – afferma Cesare Cursi presidente dell’Osservatorio Sanità e Salute – “Si è verificato, innanzitutto, come l’accertamento di tali patologie venga diagnosticato con molto ritardo rispetto all’insorgenza delle stesse, il che comporta costi elevatissimi per tutto l’articolato sistema socio-assistenziale e dall’altro, il più importante, un peggioramento esponenziale della qualità della vita del malato”.
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Ecco questi sono gli ambiti in cui il Medico Competente potrebbe fare veramente molto giocando d'anticipo, aiutando i lavoratori-malati, sgravando il SSN e apportando la sua competenza polivalente....Infatti nelle fasi iniziali della malattia chi ne è affetto tende a sottostimare i sintomi e non ricorre neanche al medico di famiglia...
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