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Controlli dei parametri di laboratorio del personale addetto ai Servizi di citoistopatologia D.P.R 303/56 xilolo e derivati

Questo argomento ha avuto 1 risposte ed è stato letto 2059 volte.

gen57@libero.it

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  • Controlli dei parametri di laboratorio del personale addetto ai Servizi di citoistopatologia D.P.R 303/56 xilolo e derivati
  • (27/07/2001 17:09)

Gen57@libero.it


Vorrei sapere ,se è sufficiente dal punto di vista preventivo effettuare per il personale addetto ai servizi di Citoistopatologia un controllo semestrale sulle urine, per rilevare la presenza di valori abnormi di ac. ippurico -metil ippurico.


Inoltre vorrei sapere ,se è sufficiente per valutare la presenza di tali metaboliti,la raccolta delle urine a fine turno lavorativo oppure è indicata la raccolta delle urine delle 24 ore.


Grazie.

PREVEMP

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  • Controlli dei parametri di laboratorio del personale addetto ai Servizi di citoistopatologia D.P.R 303/56 xilolo e derivati
  • (30/07/2001 17:18)

Nella mia esperienza, il vero problema pratico del monitoraggio biologico - in questi casi - non è tanto la periodicità dei controlli, quanto la (a-) periodicità delle attività svolte.


In altre parole, bisogna sapere se la giornata in cui vengono raccolte le urine è rappresentativa: in questi laboratori, infatti, spesso non esiste una vera e propria routine quotidiana, ed il lavoro può variare molto, ad es. tra giorno e giorno, o tra mattina e pomeriggio. E ' quindi necessario verificare bene questi aspetti mediante sopralluogo, e monitorare il lavoratore nelle condizioni operative presumibilmente peggiori, o in vari schemi-tipo di attività (citologia o patologia; uso di fissativo/inclusione/taglio/ lettura; immuno-istochimica; citometria; ecc.), più che a cadenze rigorosamente prefissate.





In secondo luogo, è utile - almeno per una o due volte - predisporre nella stessa giornata un monitoraggio ambientale con campionamenti personali, perché eventuali discordanze possono fornire indicazioni importanti sull 'effettiva via di assorbimento (cutanea vs. respiratoria).





Paolo Del Guerra


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