Che ne dite?
Fonte edott del 21.11.11:
Condannato il medico competente di un'azienda per le lesioni all'udito di un lavoratore dipendente. Il procuratore speciale della società, quale datore di lavoro, era stato incriminato per il reato di lesioni gravi, ma è stato assolto in Appello e anche in Cassazione. La responsabilità della mancata sicurezza della salute dei lavoratori ricade sul medico, se il datore di lavoro e l'addetto alla sicurezza dimostrano di avere preso tutte le precauzioni possibili per la tutela dei lavoratori.
Nicola Cadel
Treviso
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
nicosub il 21/11/2011 04:49 ha scritto:
Che ne dite?
Fonte edott del 21.11.11:
Condannato il medico competente di un'azienda per le lesioni all'udito di un lavoratore dipendente. Il procuratore speciale della società, quale datore di lavoro, era stato incriminato per il reato di lesioni gravi, ma è stato assolto in Appello e anche in Cassazione. La responsabilità della mancata sicurezza della salute dei lavoratori ricade sul medico, se il datore di lavoro e l'addetto alla sicurezza dimostrano di avere preso tutte le precauzioni possibili per la tutela dei lavoratori.
Nicola Cadel
Treviso
Per la serie "tra questi poveri sfigati uno lo devo beccare per forza!!! Se non è uno, è l'altro per forza".
Il disgusto cresce alla grandissima!
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
Il problema principale per noi è che il medico competente è lo sfigato per eccellenza!! Tutti gli altri qualche aggancio di qualche genere lo trovano, noi siamo cani sciolti e come tali veniamo massacrati. Salvo capire cosa è realmente accaduto.
Non mettete in giro false notizie: la sentenza n. 34373 del 20 settembre 2011 (sezione 4) ha assolto il datore di lavoro, non ha condannato il MC.
La frase centrale della sentenza è la seguente: "benché un profilo di colpa potesse “in ipotesi ravvisarsi a carico del medico competente, la cui posizione risultava essere stata sottoposta all’attenzione del PM già dal giudice di primo grado, non emergevano secondo la Corte “specifiche situazioni che avrebbero potuto e dovuto portare l’imputato a sindacare il comportamento del medico e l’inadeguatezza del ruolo prevenzionale da questi svolto".
Il che significa: forse un profilo di responsabilità poteva porsi a carico del MC (ma la formula usata sta a significare che in effetti nei confronti del MC non si è proceduto) ma in ogni caso il DL è da assolvere.
Ciò precisato, occorre dire che tutti, compreso il MC, devono assolvere ai propri compiti con competenza e professionalità.
La notizia non sara' stata completa ( che sfortuna: stavolta manca la condanna del medico competente!!) ma sta a significare che questa figura e' diventata il parafulmine di tutti i mali del mondo del lavoro, anche solo di ordine morale. Forse tra poco si riuscira' ad attribuire al medico competente la colpa della crisi economica attuale :-(.
per 10 anni ho presso l'ASL NA4 di napoli in qualità di medico ispet. per poi liceziarmi nel 1994. Non mi sono mai permesso di sanzionare un collega nel svolgere la mia attività, ho sempre collaborato con loro nella salvaguardia della salute dei lavoratori trovando sempre un accordo su tutte le questioni lavorative. Per fare ciò non ho mai partecipato ai progetti per poter accedere allo straordinario o per incrementare lo stipendio in quanto alla base di qualunque progetto per accedere ai benefici economici bisognava fare fatturato, in altri termini bisognava sanzionare i colleghi. Oggi mi ritrovo in vertenza con l'ASL di caserta perchè una collega mi convoca e senza confronto mi presenta un verbale ritenendo che nella mia cartella clinica mancava dei requisiti minimi; facevo presente che ciò non rispondeva al vero anzi mi veniva risposto che mancava il codice fiscale del lavoratore ed il nome del medico curante. un caro saluto ai tutti i colleghi ciao Geremia.
geremia17 il 02/12/2011 06:54 ha scritto:
per 10 anni ho presso l'ASL NA4 di napoli in qualità di medico ispet. per poi liceziarmi nel 1994. Non mi sono mai permesso di sanzionare un collega nel svolgere la mia attività, ho sempre collaborato con loro nella salvaguardia della salute dei lavoratori trovando sempre un accordo su tutte le questioni lavorative. Per fare ciò non ho mai partecipato ai progetti per poter accedere allo straordinario o per incrementare lo stipendio in quanto alla base di qualunque progetto per accedere ai benefici economici bisognava fare fatturato, in altri termini bisognava sanzionare i colleghi. Oggi mi ritrovo in vertenza con l'ASL di caserta perchè una collega mi convoca e senza confronto mi presenta un verbale ritenendo che nella mia cartella clinica mancava dei requisiti minimi; facevo presente che ciò non rispondeva al vero anzi mi veniva risposto che mancava il codice fiscale del lavoratore ed il nome del medico curante. un caro saluto ai tutti i colleghi ciao Geremia.
Riportare il nome del medico di famiglia effettivamente è utilissimo per la tutela della salute dei lavoratori :-)
La collega sarà la solita burocrate con laurea in scienze delle merendine (forse si è laureata con corsi FAD).
E' un classico. Il privato deve adempiere a tutto altrimenti lo si sanziona senza deroghe. Quando poi è un ente pubblico a non essere "a norma", beh allora c'è sempre una giustificazione: carenza del personale, carenza fondi, la colpa è di un sistema che però non porta a poter sanzionare una sola persona, non ci sono soldi per lo straordinario, ecc. ecc.).
Per non parlare di quando ti presenti in certi ambulatori vaccinazioni e ti negano una certa vaccinazione dovuta per legge perchè secondo loro c'è una ragione che non si sa(omissione d'atti d'ufficio). Qualcuno di questi è stato mai denunciato dopo che si è scritto all'ASL per dire che c'è stato questo problema? Vedete voi!
Vogliamo parlare di quando chiedi una cosa ad un ente pubblico e nessuno ti calcola? Provate a mandare ad un ente pubblico la ormai famosissima PEC ... la risposta forse non vi arriverà, eppure dicono che sia come una raccomandata A.R. (ma che vadano ...).
Se un vigile fa una multa non dovuta è onere del privato provare che non deve pagare (intanto però deve fare il versamento). Il privato deve pagare il ricorso che poi vince e, a questo punto, il vigile che ha sbagliato verrà quantomeno sottoposto a provvedimento disciplinare (che poi non serve a nulla, tanto il portafogli non glielo si tocca di certo)?
Ricordiamocelo bene Signori, il pubblico è sempre giustificato!
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
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