Non so perchè tra i requisiti per fare gli RSPP senza apposito corso di formazione non venga inserito la specializzazione in Medicina del Lavoro
che è di 4 anni anzichè tre di ingegneria per la sicurezza e due/tre di Tecnico di igiene ambientale e del lavoro.
Evviva, finalmente la Simlii dopo un decennio di oscurantismo ha finalmente fatto qualcosa di buono.
E se i medici del lavoro facessero i medici del lavoro?
cordiali saluti
Sante Tabanelli
Avresti voglia di spiegarti meglio? E ' probabile che da questa tua frase così sibillina possa scaturire una discussione alquanto interessante.
Personalmente non vedo perchè un medico del lavoro non possa svolgere anche l 'attività dell 'RSPP.
Capita soventemente che in azienda siano gli stessi RSPP o il Ddl a richiedere consigli "tecnici" non propriamente di ordine solo sanitario al loro consulente medico.
E capita anche talvolta di produrre risposte utili, vuoi un po ' per esperienza (tante cose vengono assorbite quotidianamente per osmosi dalla vita aziendale e/o di cantiere) e vuoi anche perchè (visto che purtroppo le brutte figure sono sempre dietro l 'angolo) ci si da ' da fare singolarmente per approfondire le varie conoscenze.
A mio parere l 'attività del MC ne gioverebbe anche dal punto di vista dell 'entusiasmo.
Inoltre in un momento in cui la ns professionalità è così messa in discussione, dove sembra che tutti possano fare tutto anche in assenza di requisiti specifici, dove ti obbligano a partecipare a corsi ECM specifici per la propria specializzazione per poi sentirti dire che il tuo lavoro può essere svolto da chi poco o nulla sa di tale specializzazione, ebbene l 'ampliamento delle ns conoscenze tecniche non può farci che bene; ovviamente sarebbero necessari corsi di formazione adeguati.
E forse finalmente il Ddl smetterebbe di considerarci solo una spesa ed altri solo come addetti al visitificio..
machì
Premesso che tutto é possibile, e quindi che anche i MC svolgano le funzioni di RSPP, tuttavia non lo ritengo opportuno per una serie di motivi.
Intanto, per rispondere ad un precedente interlocutore, non é con la durata della specializzazione (3-4 anni) che si misurano le capacità, ma con gli argomenti che si studiano. Ecco perché, per fare il RSPP, contano di più 3 anni di specializzazione in ingegneria che 4 in medicina.
Io sono un consulente aziendale, RSPP in alcune aziende, e credo di conoscere in maniera abbastanza approfondita il decreto 626 la cui ratio é proprio quella della partecipazione, della consultazione, del confronto tra i diversi soggetti. Il RSPP ha bisogno di confrontarsi con il MC e viceversa. Se il medico é anche RSPP, allora tanto vale che la riunione periodica se la faccia da solo, tanto per citare un possibile scenario.
Nello svolgimento della mia professione tengo moltissimo al confronto con il MC sugli argomenti trasversali (rischio chimico, rumore, mmc, ecc.) ma, sinceramente, mi disturba che egli effettui ingerenze in altre questioni aziendali, soprattutto legate alla sicurezza di macchine, luoghi di lavoro, insomma in questioni di tipo infortunistico. Quante sciocchezze mi é toccato di sentire a tale proposito! Io non mi sognerei mai di sindacare un protocollo sanitario perché ho rispetto della professionalità altrui.
Allora, il medico faccia il medico (come giustamente postava qualcuno in precedenza) e tutti insieme cerchiamo di migliorare la sicurezza e le condizioni di salute nei luoghi di lavoro.
Cordialmente,
Lambro
io direi che il medico o faccia il medico o l 'RSPP (meglio il medico che l 'RSPP, ovviamente)
Pienamente daccordo con Lambro.Io non ho nessuna intenzione,perchè non ne ho la capacità nè mi spetta di averla, di occuparmi di conformità di impianti elettrici,antincendio,macchine e quantaltro.A ciascuno il suo mestiere e ben vengano RSPP "competenti"con i quali noi MEDICI si possa veramente collaborare.Riguardo a quanto proposto da Lorenzow (o medico o RSPP), non riesco a immaginare una azienda con due medici del lavoro, uno che fa il Competente e l 'altro l 'RSPP...
Saluti
"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)
Si, bizzarro. Ma non vedrei a priori il motivo per cui impedire ad un medico di fare l 'RSPP.
Se il medico lo volesse fare, immagino che egli ritenga anche di averne le competenze e se vuol fare l 'RSPP in un azienda credo (e spero) che non lo faccia per interferire nel lavoro del MC, ma per fare l 'RSPP.
Partendo dall 'ipotesi di aver a che fare con due professionisti, quindi, non sarei contrario.
Trovo innanzitutto che il vivace dibattito che si è sviluppato sulla mia provocazione sia segno di un problema reale aperto. Vorrei a questo punto fare alcune sottolineature: innanzitutto conosco personalmente medici del lavoro e so anche di un professore ordinario di medicina del lavoro di cui non faccio il nome per rispetto della privacy che svolge la funzione di RSPP in una azienda ospedaliera universitaria e non ne vedo ne una "diminutio" delle capacità professionali nè una incapacità nello svolgere il ruolo. Conosco personalmente RSPP di ASL che sono medici del lavoro e devo dire che svolgono il loro lavoro molto meglio di altri pseudoprofessionisti dell 'area tecnica-ingegneristica di mia conoscenza. Qui si nnesta ovviamente l 'analisi delle capacità professionali: non concordo con la collega medico del lavoro che ritiene di non poter fare il RSPP perchè non è competente in materia di rischio elettrico perchè il ruolo assegnato al RSPP non è di omniscienza ma di sintesi delle varie discipline che costituiscono la sicurezza e tra di esse ritengo che la medicina del lavoro e l 'igiene industriale, bagaglio culturale di tutti i medici del lavoro, abbiano una rilevanza notevole. Del resto la vigilanza su tutta la normativa è affidata ad un organo sanitario, dipartimento prevenzione ASL, ed i corsi di laurea di tecnico di igiene ambientale fanno parte della Facoltà di Medicina e Chirurgia spesso sotto la diretta organizzazione dell 'Istituto di Medicina del Lavoro. Sono invece convinto che il medico del lavoro sia più interessato al ruolo specifico che però non dovrebbe precludere lo svolgimento del compito di RSPP. E non posso che esultare quando vedo la proposta SIMLII sperando che dopo l 'oscurantismo napoletano della SIMLII dell 'ultimo decennio finalmente si passi ad una difesa reale delle nostre capacità. professionali
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