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polveri di legno duro

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 3298 volte.

gerbonimedlav

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2
  • polveri di legno duro
  • (26/12/2011 10:20)

Seguo una falegnameria dove vi lavora una segretaria, part time, che per accedere alla sua postazione ,al mattino e a mezzogiorno , deve attraversare (tempo impiegato circa 10 secondi) il capannone e quindi l' asl contesta per l' impiegata la mancata sorveglianza sanitaria per il rischio da polveri di legno duro !!!!!

faggiano.danilo

faggiano.danilo
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  • Re: polveri di legno duro
  • (26/12/2011 14:13)

gerbonimedlav il 26/12/2011 10:20 ha scritto:
Seguo una falegnameria dove vi lavora una segretaria, part time, che per accedere alla sua postazione ,al mattino e a mezzogiorno , deve attraversare (tempo impiegato circa 10 secondi) il capannone e quindi l' asl contesta per l' impiegata la mancata sorveglianza sanitaria per il rischio da polveri di legno duro !!!!!

Giacchè che contestino anche la mancata sorveglianza sanitaria degli "ispettori" ASL che vanno sui luoghi di lavoro per fare le loro ispezioni: salgono sui ponteggi, entrano nelle officine, entrano nelle falegnamerie, vanno nei cementifici. Visto che l'esposizione a cancerogeni non ha una soglia sotto la quale la sorveglianza sanitaria non necessita ...

Quelli che son venuti nella falegnameria a rilevare la mancata sorveglianza sanitaria della segretaria sono sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte del medico competente della loro ASL?

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

serenix

serenix
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217
  • Re: polveri di legno duro
  • (26/12/2011 15:38)

Se la falegnameria lavora bene, ovvero utilizza le corrette procedure, soprattutto se le postazioni di carteggiatura sono ben aspirate, dubito che 10 + 10 sec di transito/die possano essere indicative di un rischio rilevante...Si starà sicuramente sotto tutti i TLV e presupponendo anche che le polveri di legno duro siano solo una piccola parte delle totali anche il rischio cancerogeno appare più meramente potenziale che reale...Se la asl ha avuto da ridire sulla segretaria part-time che transita, immagino che abbia fatto osservazioni anche sulle postazioni degli operatori diretti, altrimenti non avrebbe molto senso. Al di là dei campionamenti, comunque auspicabili per eliminare ogni dubbio, direi che la semplice prova del dito passato sulle varie zone della falegnameria, possa essere seppur grossolanamente, piuttosto dirimente a fini pratici. Per stare maggiormente tranquilli, visto il breve periodo di percorrenza si potrebbe eventualmente fornire alla segretaria un DPI idoneo da indossare per quei 20 sec. Mi piacerebbe sentire il parere in merito di Nofer. Naturalmente intanto felici feste ed i migliori AUGURI a Voi tutti.

dr.alesiani

dr.alesiani
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  • Re: polveri di legno duro
  • (27/12/2011 17:34)

serenix il 26/12/2011 03:38 ha scritto:
Se la falegnameria lavora bene, ovvero utilizza le corrette procedure, soprattutto se le postazioni di carteggiatura sono ben aspirate, ............. Al di là dei campionamenti, comunque auspicabili per eliminare ogni dubbio, direi che la semplice prova del dito passato sulle varie zone della falegnameria, possa essere seppur grossolanamente, piuttosto dirimente a fini pratici. Per stare maggiormente tranquilli, visto il breve periodo di percorrenza si potrebbe eventualmente fornire alla segretaria un DPI idoneo da indossare per quei 20 sec. Mi piacerebbe sentire il parere in merito di Nofer. Naturalmente intanto felici feste ed i migliori AUGURI a Voi tutti.

Serenix ciao, io credo che Nofer non risponda per due motivi : 1 non è in sede; 2 è perplessa e non vuol rispondere.
Per quanto riguarda la tua affermazione che per vedere se le aspirazioni funzionano a dovere io ti sfido a trovare una falegnameria ( o aziende cosidette "polverose") ribadisco una falegnameria dove passando con il dito non lasci il segno ( a proposito prova a passare un tuo dito sopra la "mostra" di una tua porta di casa o l'asse superiore della cornice di un tuo quadro e dimmi cosa trovi.
E la mascherina poi per 10 + 10 secondi/die !!!!!!!!!............
Io non penso che noi MC dobbiamo agire dopo la prova del "dito strusciato" !!! che ne dici? Oppure paventare un rischio di cancro per ipotetici 10 secondi di "esposizione" ad eventuale presenza di cancerogeni...........ma non sarebbe meglio "formare" la segretaria ad attraversare in apnea la zona ?????? O TEMPORA O MORES !!!!
Per quanto riguarda il caso citato della segretaria credo che sia una variazione genetica cerebrale della massa grigia di cotanti ispettori!!!
Tu sai che con delle sofisticate apparecchiature è possibile anche rilevare dei "suoni" cerebrali dettati dalle attività elettriche...... in taluni cervelli questi suoni hanno una caratteristica "soffiante-vibrante come di scu...ggia (in romanesco)... e tali mi sembrano quelli di questi ispettori in quanto hanno dimostrato (qualora fosse vero) di avere la faccia come il c..lo e quindi c'è una confusione tra i suoni cerebrali e quelli intestinali!!!!!
MA CHE MONDO, RAGAZZI !!!!
Pensate che ci voglia UN " io sono Mario Monti..." anche nel ns campo..
ciao
A proposito buon anno a tutti
Mario
PS. Aohhhhhhh Serenix pace!! Avevo voglia di scherzare

Mario

nofertiri9

nofertiri9
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1256
  • Re: polveri di legno duro
  • (28/12/2011 12:27)

io credo che Nofer non risponda per due motivi : 1 non è in sede; 2 è perplessa e non vuol rispondere.

Buona la prima, ero dalla noferpargola medico emigrata al nord, a cucinare leccornie partenopee da buona madre mediterranea: non dimentico mai che ho dato delle priorità alla mia vita, e le mie figlie sono al primo posto, magari subito dopo -o meglio ex aequo con- i miei doveri civili.
Il mio discorso in merito all'ennesima caspitata che leggo, attribuibile solo a chi di igiene del lavoro non capisce un tubo e quindi vorrei capire com'è che fa ispezioni in questo campo, è di tipo squisitamente matematico.
Ipotizziamo che questo posto sia lercio e privo di manutenzione, e che in tutta l'area di lavorazione si stia addirittura al doppio del relativo TLV-TWA previsto da coso 81 in all. XLIII, cioè a 10 mg/mc.(*)
il Livello di Esposizione Occupazionale dell'operatrice amministrativa sarà di (20"*10mg/mc)/28800"=0,007 mg/mc, che possiamo ritenere decisamente tutelante come esposizione ad un cancerogeno essendo poco più di 1/1000 del limite-soglia. Il che implica aritmeticamente che se gli altri operatori sono "nei limiti" la nostra amministrativa sta a molto meno di 1/1000.
(*) profitto per ricordare che la frazione inalabile delle polveri non è affatto quella "respirabile" ossia la piccolissima, ma è quella con diametro aerodinamico < 100 micrometri, il che implica una prelievo privo di selettore dimensionale...
Il discorso ha differente valenza se invece teniamo conto che alcuni legni duri, oltre che cancerogeni, sono anche (o meglio a dirsi contengono e rilasciano) degli R42, sensibilizzanti per inalazione. Mi pare evidente che in quel caso la mansione è controindicata per il "gruppo omogeneo" dei soggetti ipersuscettibili ai sensibilizzanti.
Buon Natale fatto a tutti, e l'augurio di un decente 2012 :-)

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

faggiano.danilo

faggiano.danilo
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  • Re: polveri di legno duro
  • (28/12/2011 12:40)

nofertiri9 il 28/12/2011 12:27 ha scritto:

Buona la prima, ero dalla noferpargola medico emigrata al nord, a cucinare leccornie partenopee da buona madre mediterranea: non dimentico mai che ho dato delle priorità alla mia vita, e le mie figlie sono al primo posto, magari subito dopo -o meglio ex aequo con- i miei doveri civili.
Il mio discorso in merito all'ennesima caspitata che leggo, attribuibile solo a chi di igiene del lavoro non capisce un tubo e quindi vorrei capire com'è che fa ispezioni in questo campo, è di tipo squisitamente matematico.
Ipotizziamo che questo posto sia lercio e privo di manutenzione, e che in tutta l'area di lavorazione si stia addirittura al doppio del relativo TLV-TWA previsto da coso 81 in all. XLIII, cioè a 10 mg/mc.(*)
il Livello di Esposizione Occupazionale dell'operatrice amministrativa sarà di (20"*10mg/mc)/28800"=0,007 mg/mc, che possiamo ritenere decisamente tutelante come esposizione ad un cancerogeno essendo poco più di 1/1000 del limite-soglia. Il che implica aritmeticamente che se gli altri operatori sono "nei limiti" la nostra amministrativa sta a molto meno di 1/1000.
(*) profitto per ricordare che la frazione inalabile delle polveri non è affatto quella "respirabile" ossia la piccolissima, ma è quella con diametro aerodinamico < 100 micrometri, il che implica una prelievo privo di selettore dimensionale...
Il discorso ha differente valenza se invece teniamo conto che alcuni legni duri, oltre che cancerogeni, sono anche (o meglio a dirsi contengono e rilasciano) degli R42, sensibilizzanti per inalazione. Mi pare evidente che in quel caso la mansione è controindicata per il "gruppo omogeneo" dei soggetti ipersuscettibili ai sensibilizzanti.
Buon Natale fatto a tutti, e l'augurio di un decente 2012 :-)

Io quando leggo 'ste cose prendo sempre appunti :-)

Sei una grande!

Auguri a tutti

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

Gennaro

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  • Re: polveri di legno duro
  • (28/12/2011 13:14)

Salve:)
Comprendo che per gli agenti cancerogeni non è possibile individuare dosi-soglia al di sotto delle quali non si verifichi un aumento di incidenza di tumori; (stesso discorso vale per gli sensibilizzanti), ma sottoporre a Sorveglianza Sanitaria una segretaria perchè per pochi secondi al giorno probabilmente potrebbe essere esposta a polveri di legno duro, mi sembra assurdo.
A parte l'esposizione alle polveri di legno duro prossimo allo zero (grazie Nofer), ma siamo poi sicuri che la segretaria durante il passaggio nell'area lavoro inali gli agenti chimici di cui in oggetto?
Mi chiedo a cosa serve una sorveglianza sanitaria in casi simili, quale protocollo di sorveglianza sanitaria applicare, gli facciamo fare anche una rinoscopia con periodicità annuale?
Non è più utile trovare altre soluzioni?
Saluti:)

Gennaro Bilancio

Gipsy

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  • Re: polveri di legno duro
  • (28/12/2011 15:25)

Essendo controllati dalle menti più variegate e fantasiose d'Italia (con tutto il dovuto rispetto per la classe politica) non vedo purtroppo grosse soluzioni.
Ad esempio in un'occasione (erano gli albori dell'81) venni chiamato da uno zelante upg in quanto in un ufficio (VDT...) non era contemplata nel protocollo la valutazione del rischio chimico (leggete bene...) legato all'attività di pulizia effettuata tra l'altro al di fuori del turno di lavoro... il tutto perchè dopo le pulizie, soggetti ipersuscettibili avrebbero potuto avere crisi di broncospasmo. Io gli obiettai che se un piccione faceva la cacca in testa allo stesso lavoro poteva fare denuncia pure di infortunio in itinere!! E quindi partì l'iscrizione a ruolo, il procedimento penale che si concluse con una grassa risata del giudice che archiviò per l'insussistenza mentale dell'upg, una grassa risata del mio avvocato che era più che felice di aver guadagnato una lauta parcella senza fare molto ed un bel periodo di ansia da parte mia oltre al danno economico.
In Italia così stanno le cose.

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