gent.mi colleghi ho iniziato l'attività nel 2006! all'epoca avevo in gestione un unica azienda con 4 dipendenti! preciso che nell'anno 2006 non ricevetti controllo da parte degli organi di vigilanza! spulciando un po' le copie della documentazione relative a quell'azienda nell'anno 2006 mi sono reso conto che ho commesso qualche piccolo errore! secondo voi se vanno a fare dei controlli al datore di lavoro di quell'azienda possono richiedere ancora le cartelle e tutta la documentazione relativa all'anno 2006 adesso che siamo nel 2012 e comminarmi qualche sanzione??? grazie
a me è capitato durante un'ispezione siano andati indietro su tutte le cartelle di 3 anni e siano andati anche a valutare tutti gli strumentali e in un'altro caso, sia stata valutata tutta la cartella di un singolo lavoratore, dalla preventiva. In quest'ultima situazione ( si trattava di una denuncia di malattia professionale fatta da me per asma dei panettieri)l'UPG si è parecchio "arrabbiata" poichè la collega che mi aveva preceduto neglia anni passati aveva sempre fatto idonea la dipendente senza chiedere ulteriori accertamenti pur avendo scritto in cartella che era ALLERGICA ALLE FARINE! E ha detto che sarebbe andata a fondo; non so se poi lo abbia fatto, credo di no, ma lasciava intendere che la sanzione per mancata denuncia potesse essere "retroattiva". Non sono bene informata ma credo che tanto dipenda da chi ti trovi davanti e dalla gravità degli errori commessi. Questo era gigante!
Che in caso di denuncia di MP sia opportuno ricostruire tutte le tappe e quindi analizzare la cartella sanitaria di rischio (con visite e accertamenti allegati) cronologicamente nel dettaglio mi sembra ovvio. Quello che non capisco è perchè il MC precedente avrebbe dovuto approfondire il caso con eventuali test allergici specifici di fronte ad una diagnosi certa dichiarata. Se un lavoratore mi riferisce in anamnesi che ha avuto un infarto o è allergico all'aspirina io quel dato lo prendo per buono senza fare una diagnosi a mia volta. Il discorso sarebbe diverso in caso di insorgenza dei sintomi nel periodo intercorrente dalla prima visita in poi ovvero dopo l'esposizione all'agente eziologico potenziale e quindi all'insorgere di un'eventuale tecnopatia. Allora si che dovrei approfondire per porre diagnosi di MP oppure potrei indagare nel caso il dato anamnestico non fosse convincente, magari richiedendo referti di esami già fatti. Una mia collega ha fatto inidonea una parrucchiera allergica a diversi prodotti per capelli...morale ricorso avverso all'OdV territoriale competente, lavoratrice fatta idonea con limitazioni e prescrizioni....riammessa al lavoro...peggioramento sintomatologia con rischio di shock anafilattico....ovvia interruzione del rapporto di lavoro. Sarei curiosa di sapere come sono andate le cose nel tuo caso...come magari di capire meglio perchè l'UPG si è tanto arrabbiata...
Per le sanzioni c'è la possibilità di farle anche retroattivamente..."ora per allora"...ma non so bene come funzioni...argomento suppongo interessante un pò per tutti...spero che ci siano molte risposte...
serenix il 06/02/2012 09:13 ha scritto:
Per le sanzioni c'è la possibilità di farle anche retroattivamente..."ora per allora"...ma non so bene come funzioni...argomento suppongo interessante un pò per tutti...spero che ci siano molte risposte...
Il reato contravvenzionale si prescrive in 4 anni. Poi condivido quello che dice Serenix: dov'è il problema? Quale denuncia? Per fare la denuncia bisognerebbe ipotizzare che il lavoratore sia divenuto allergico alla farina dopo aver iniziato il lavoro e a causa dello stesso, altrimenti semplicemente siamo di fronte ad una persona allergica di suo per la quale si pone semmai un problema di idoneità o meno. Ma rispetto al giudizio, se il lavoratore o l'azienda non ha fatto ricorso l'ispettrice non puo' farci proprio nulla, salva la facoltà di arrabbiarsi fin che vuole.
bernardo il 06/02/2012 09:59 ha scritto:
Il reato contravvenzionale si prescrive in 4 anni. Poi condivido quello che dice Serenix: dov'è il problema? Quale denuncia? Per fare la denuncia bisognerebbe ipotizzare che il lavoratore sia divenuto allergico alla farina dopo aver iniziato il lavoro e a causa dello stesso, altrimenti semplicemente siamo di fronte ad una persona allergica di suo per la quale si pone semmai un problema di idoneità o meno. Ma rispetto al giudizio, se il lavoratore o l'azienda non ha fatto ricorso l'ispettrice non puo' farci proprio nulla, salva la facoltà di arrabbiarsi fin che vuole.
quindi se ho capito bene si può andare indietro massimo di 4 anni poi tutto è in prescrizione! siccome era il 2006 sono passati quasi sei anni e quindi è tutto ok!
serenix il 06/02/2012 09:09 ha scritto:
Che in caso di denuncia di MP sia opportuno ricostruire tutte le tappe e quindi analizzare la cartella sanitaria di rischio (con visite e accertamenti allegati) cronologicamente nel dettaglio mi sembra ovvio. Quello che non capisco è perchè il MC precedente avrebbe dovuto approfondire il caso con eventuali test allergici specifici di fronte ad una diagnosi certa dichiarata. Se un lavoratore mi riferisce in anamnesi che ha avuto un infarto o è allergico all'aspirina io quel dato lo prendo per buono senza fare una diagnosi a mia volta. Il discorso sarebbe diverso in caso di insorgenza dei sintomi nel periodo intercorrente dalla prima visita in poi ovvero dopo l'esposizione all'agente eziologico potenziale e quindi all'insorgere di un'eventuale tecnopatia. Allora si che dovrei approfondire per porre diagnosi di MP oppure potrei indagare nel caso il dato anamnestico non fosse convincente, magari richiedendo referti di esami già fatti. Una mia collega ha fatto inidonea una parrucchiera allergica a diversi prodotti per capelli...morale ricorso avverso all'OdV territoriale competente, lavoratrice fatta idonea con limitazioni e prescrizioni....riammessa al lavoro...peggioramento sintomatologia con rischio di shock anafilattico....ovvia interruzione del rapporto di lavoro. Sarei curiosa di sapere come sono andate le cose nel tuo caso...come magari di capire meglio perchè l'UPG si è tanto arrabbiata...
Hai ragione manca un passaggio: questa ragazza lavorava in panetteria, mansione addetta alla produzione ed era sempre stata fatta idonea. Su questo UPG ha avuto da dire, tanto è vero che quando è arrivata alla mia osservazione aveva ormai un'asma che la obbligava ad una terapia farmacologica molto importante e le era molto difficile anche solo permanere nel laboratorio di panificazione. La paziente in preventiva ha dichiarato un quadro di allergopatia molteplice, compprese le farine di vecchia diagnosi senza portare a corredo nulla: valeva la pena fare il punto zero rendendo chiara la situazione e sicuramente non farla più idonea al laboratorio e magari accorciare l'intervallo di sorveglianza(infatti ora è al banco e la vedo ogni 6 mesi e va tutto bene)
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