Gentilissimi dottori,innanzitutto, Buongiorno e complimenti per il vostro sito.Volevo porre alla vostra attenzione il seguente tema : visto che ultimamente i bandi di concorso per infermieri richiedono "l'idoneità piena ed incondizionata alle mansioni del profilo professionale di collaboratore professionale sanitario",mi piacerebbe sapere come Vi comportate quando Vi trovate davanti un infermiere, vincitore di un concorso pubblico, che risulta HBV pos. Ricordo qui che la Suprema Corte di Cassazione si è gia pronunciata con la sentenza 17324 del 25.08.2005 - gli infermieri professionali, non eseguendo attività invasive in prima persona, non costituiscono fonte di trasmissione di virus epatici,"a prescindere dal loro stato di infezione",sicchè non e necessaria alcuna limitazione della loro attività anche in caso di positività di HBV/HCV.Questo tema è già presente nel vostro forum, ma a quato pare, gli medici competenti evitano di rilasciare un parere deciso e chiaro , motivato da supporti legali.Il problema però esiste e permane.
Il Medico Competente esprime innanzitutto un giudizio di idoneità relativamente ai fattori di rischio che possono costituire un pregiudizio per il lavoratore, a tutela della sua salute. Il giudizio di idoneità, salvo casi particolari disciplinati dalla legge (esempio: assunzione di sostanze stupefacenti) non è relativo alla "performance" lavorativa ne' alla tutela della salute di terzi. E ovvio però che questo in taluni casi può costituire un problema che, pur non essendo oggetto di giudizio di idoneità ai sensi del D.Lgs. 81/08, non può comunque essere ignorato e va affrontato con responsabilità.
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