Salve
Dopo aver letto un articolo sono andato in TILT, gli autori asseriscono che solo raramente l'ernia del disco dal punto di VISTA SCIENTIFICO può essere considerata infortunio sul lavoro. In condizioni di integrità discale nessun trauma può provocare la fuoriuscita del nucleo polposo, ma risulta necessario un processo degenerativo, che alterando l'integrità dell'anulus produce una minorazione anatomo-funzionale che determina la fuoriuscita del nucleo polposo.
Gli autori continuano con, ai fini "infortunistici", il trauma (sforzo fisico) anche se considerato una concausa nella concatenazione dei fatti pur in presenza di un processo degenerativo deve essere considerato un evento infortunistico. A questo punto ho pensato a varie situazioni lavorative e.....
....La domanda che mi è nata spontaneamente è stata la seguente, Devo considerare Infortunio o malattia professionale il seguente scenario? un lavoratore (30 anni) esposto da più di 5 anni a un rischio di movimentazione manuale dei carichi con indice NIOSH 1,3 non ha mai lamentato lombalgia, in conseguenza di un'operazione ordinaria di sollevamento a ginocchia flesse e schiena diritta di un peso di 25 kg avverte lombalgia, dopo successive indagini supplementarie viene diagnositcata ernia lombare L5, L1.
Naturalmente quanto sopra è uno scenario border-line (ma a me è capitato spesso), dalla letteratura si evince che per un'ernia lombare occorre un indice NIOSH 2 e che il lavoratore risulti esposto al rischio specifico da almeno 5 anni. (naturalmente non devono essere presenti altri rischi ne posturali ne vibrazioni).
Penso che sia una malattia professionale
Saluti
Gennaro Bilancio
Gennaro il 07/03/2012 05:35 ha scritto:
Salve:)
Dopo aver letto un articolo sono andato in TILT, gli autori asseriscono che solo raramente l'ernia del disco dal punto di VISTA SCIENTIFICO può essere considerata infortunio sul lavoro. In condizioni di integrità discale nessun trauma può provocare la fuoriuscita del nucleo polposo, ma risulta necessario un processo degenerativo, che alterando l'integrità dell'anulus produce una minorazione anatomo-funzionale che determina la fuoriuscita del nucleo polposo.
Gli autori continuano con, ai fini "infortunistici", il trauma (sforzo fisico) anche se considerato una concausa nella concatenazione dei fatti pur in presenza di un processo degenerativo deve essere considerato un evento infortunistico. A questo punto ho pensato a varie situazioni lavorative e.....
....La domanda che mi è nata spontaneamente è stata la seguente, Devo considerare Infortunio o malattia professionale il seguente scenario? un lavoratore (30 anni) esposto da più di 5 anni a un rischio di movimentazione manuale dei carichi con indice NIOSH 1,3 non ha mai lamentato lombalgia, in conseguenza di un'operazione ordinaria di sollevamento a ginocchia flesse e schiena diritta di un peso di 25 kg avverte lombalgia, dopo successive indagini supplementarie viene diagnositcata ernia lombare L5, L1.
Naturalmente quanto sopra è uno scenario border-line (ma a me è capitato spesso), dalla letteratura si evince che per un'ernia lombare occorre un indice NIOSH 2 e che il lavoratore risulti esposto al rischio specifico da almeno 5 anni. (naturalmente non devono essere presenti altri rischi ne posturali ne vibrazioni).
Penso che sia una malattia professionale
Saluti:)
Gennà...ad avallare le tue perplessità su quanto dicono gli studiosi ti posso raccontare che 40 orsono un ragazzo di cm 1,75 per 72 kg di peso, arbitro di calcio, perfetto nel rachide, un giorno al mare giocando a "saltalamula" in un mare con dei bellissimi "cavalloni" si è trovato piegato in due in quanto una ragazza con cui filava , avendo questa sbagliato il tempo di salto , non in concomitanza dell'arrivo dell'onda, ed essendo la stessa femmina una "bella cavallona" di una 60ina di kg , è atterrata con tutto il peso sulla schiena del malcapitato piegandolo in due e "scrocchiandolo" (si sono uditi dei rumori....provenienti non dal fondo schiena ma da una 20ina di cm più in su)ed il risultato è stato che ad una rx una stratigrafia e visita ortopedica è stata diagnosticata ernia discale (acuta).
Dopo qualche anno in controllo con tac e rmn il quadro è stato confermato.
Il povero derelitto da allora ha problemi di schiena e peggio è stato che con la cavallona non ha "rimediato" nulla!!! cornuto e mazziato!!!!
Deduco che l'ernia discale può prodursi in acuzie e su substrato sano!
Ernie discali estruse da l3 ad s1.
Mario
Il povero derelitto da allora ha problemi di schiena e peggio è stato che con la cavallona non ha "rimediato" nulla!!! cornuto e mazziato!!!!
Deduco che l'ernia discale può prodursi in acuzie e su substrato sano!
ogni riferimento a fatti e persone è puramente non casuale!!!!!
Ciao
Mario
Mario
Beh, poteva anche andargli peggio. Poteva sposarsela!!
Ciao Gennaro puoi dare i riferimenti per trovare l'articolo che hai citato? grazie Eleonora
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
Buon Giorno e auguri alle donne
Mario sei troppo forte
L'articolo si può scaricare facendo la seguente ricreca in google:
considerazioni sull'ernia del disco lombare nei suoi rapporti con l'infortunistica e la patologia professionale
Saluti
Gennaro Bilancio
Ho cancellato involontariamente un pezzo del messaggio
articolo di di F. Scalabrino
Istituto di medicina del lavoro Università di Messina
Istituti Ortopedici del Mezzogiorno d'Italia- Reggio calabria -Messina
Gennaro Bilancio
Ciao Gennaro sono Mario Giorgianni mi mandi gli autori perchè credo sia un vecchissimo lavoro almeno 20 anni fà , ultimamente non mi pare che il mio Istituto abbia prodotto in tal senso
Grazie
Mario Concetto Giorgianni
Gennaro il 07/03/2012 05:35 ha scritto:
Salve:)
Dopo aver letto un articolo sono andato in TILT, gli autori asseriscono che solo raramente l'ernia del disco dal punto di VISTA SCIENTIFICO può essere considerata infortunio sul lavoro. In condizioni di integrità discale nessun trauma può provocare la fuoriuscita del nucleo polposo, ma risulta necessario un processo degenerativo, che alterando l'integrità dell'anulus produce una minorazione anatomo-funzionale che determina la fuoriuscita del nucleo polposo.
Gli autori continuano con, ai fini "infortunistici", il trauma (sforzo fisico) anche se considerato una concausa nella concatenazione dei fatti pur in presenza di un processo degenerativo deve essere considerato un evento infortunistico. A questo punto ho pensato a varie situazioni lavorative e.....
....La domanda che mi è nata spontaneamente è stata la seguente, Devo considerare Infortunio o malattia professionale il seguente scenario? un lavoratore (30 anni) esposto da più di 5 anni a un rischio di movimentazione manuale dei carichi con indice NIOSH 1,3 non ha mai lamentato lombalgia, in conseguenza di un'operazione ordinaria di sollevamento a ginocchia flesse e schiena diritta di un peso di 25 kg avverte lombalgia, dopo successive indagini supplementarie viene diagnositcata ernia lombare L5, L1.
Naturalmente quanto sopra è uno scenario border-line (ma a me è capitato spesso), dalla letteratura si evince che per un'ernia lombare occorre un indice NIOSH 2 e che il lavoratore risulti esposto al rischio specifico da almeno 5 anni. (naturalmente non devono essere presenti altri rischi ne posturali ne vibrazioni).
Penso che sia una malattia professionale
Saluti:)
Ciao, vengo da convegno di ieri su ernia discale a Milano. Vi ho portacipato speranzoso di risolvere i problemi che quotidianamente mi affliggono, ma purtroppo senza risultato. Riporto alcune considerazioni. L'ernia discale attualmente pare essere correlata quasi sempre al lavoro se un inviduo ha fatto l'edile, il facchino etc., le concause non vengono prese in considerazione.La considerazione pare semplicistica, ma non e' cosi' Noi abbiamo l'obbligo di denunciare una MP sospetta e da qui si capisce che ogni qualvolta questo succede ( spesso ) dovremmo farlo. Poi conseguentemente esprimere un giudizio di idoneita' che a mio giudizio dovrebbe essere di non idoneita'. Questo perche' le prescrizioni solo spesso solo teoriche ed inapplicabili in quanto un edile fara' l'edile, un facchino fara' il facchino. E se non idoneo sicuramente avro' ricorso patrocinato dal padronato perche' al lavoratore deve essere mantenuto il lavoro e quindi con tutto quello che consegue. Se do le prescrizioni e raccomando al lavoratore di attivarsi in proprio per cercarsi altra occupazione confacente alla propria situazione fisica ( come piu' volte ho fatto ) non ottengo risultato perche' il lavoratore non trova lavoro e dopo un po' di tempo vengo tacciato con il Datore di Lavoro di scarsa professionalita' e talvolta di sfruttamento del lavoratore. Poi magari viene anche fatta una richiesta dal medico del patronato di MP, poi concessa e conseguente rivalsa sulla ditta e magari anche sul MC.
Ora dico che questo e' veramente un gran rompicapo e il convegno di ieri a Milano ovviamente non ha nemmeno sfiorato la questione: grandi studi sull'ernia, sulle cause, sui metodi d'oltralpe di valutazione del rischio etc., ma quello che noi volenterosi attori del territorio dobbiamo fare niente, nemmeno un accenno. Chiredo aiuto e continuero' a documentarmi per tentare di risolvere quello che per me e' un dilemma
Salve
I riferimenti dell'articolo li ho scritti nei messaggi precedenti, comunque posso trasmetterti l'articolo tramite la mail che hai segnalato in medicocompetente.it
Saluti
Gennaro Bilancio
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