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SARS=virus=626 oppure meningite=virus=626

Questo argomento ha avuto 1 risposte ed è stato letto 2666 volte.

codacoba

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Bari
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  • SARS=virus=626 oppure meningite=virus=626
  • (06/05/2003 19:30)

In seguito al galoppante diffondersi della SARS, il Ministero della Salute, ai fini della prevenzione, ha diffuso le notizie sulla neonata malattia causata da un virus il cui ceppo di appartenenza sembra essere di tipo comune e ben conosciuto il cui contagio avviene con il semplice contatto degli aerosol (goccioline di saliva emesse durante la fase di tosse) e dei liquidi organici.
Per effettuare i controlli sanitari e di polizia, al fine di tutelare la salute dei lavoratori preposti, il Ministero della Salute ha interpellato l ' ISPESL (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro) il quale, senza ombra di dubbio, ha inserito la SARS nel rischio biologico previsto dal titolo VIII del D. Lgs. 626/94 (art. 73 e successivi) http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dlvo626_94.pdf e relativa tabella XI la quale elenca i Batteri, i Virus, i parassiti ed i funghi che sono causa di contagio fra persone e che determinano il così detto rischio biologico. Per approfondimenti confrontare il comunicato dell 'ISPESL riprodotto in calce alla presente.
Il rischio biologico va valutato dal datore di lavoro e, se presente, va eliminato o ridotto al minimo, va attuato un programma di prevenzione e va attuata la sorveglianza sanitaria attraverso la nomina del medico competente.
Dopo questa breve illustrazione mi preme attirare la Vs attenzione sul dato di fatto che nelle comunità scolastiche di virus, batteri e parassiti vari ne circolano in abbondanza causando il continuo contagio di altri soggetti (lavoratori della scuola, studenti e bambini) che, volendo o non volendo, sono costretti ad avere un contatto abbastanza ravvicinato ad altra persona.
Esempio: l ' insegnante di sostegno e l 'alunno H, bambini mandati a scuola e, cosa grave, non immediatamente allontanati, con herpes virus alle labbra, febbricitanti per influenza, morbillo, varicella, ecc, casi di meningite da virus ed animaletti vari, ecc. Tutti questi virus, batteri, funghi e parassiti sono esplicitamente elencati nella tabella XI allegata al D. Lgs. 626/94 il cui contagio fra persone è già ampiamente riconosciuto.
Questo inverno, l 'ospedaletto dei bambini di Bari, siccome era in grave difficoltà a causa dell 'elevato numero dei bambini ricoverati nel reparto infettivi, ha lanciato un allarme e, in considerazione della mancata prevenzione e per fermare l 'epidemia, ha chiesto di chiudere le scuole per almeno una settimana. Le scuole non sono state chiuse ed attualmente l 'ospedale è ancora sufficientemente affollato.
Considerato lo stretto contatto esistente fra insegnante-alunni e alunni- alunni, aggravato dall 'ormai noto sottodimensionamento delle aule e dei locali scolastici in genere, quante scuole hanno fatto la valutazione del rischio biologico di cui al titolo VIII del D. Lgs. 626/94 e nominato il medico competente? io penso che sono pochissime!
Conclusione: se l 'ISPESL ritiene necessario adottare misure di prevenzione e valutare il rischio biologico per i lavoratori esposti (non in laboratorio ma per il semplice contatto con i potenziali contagiati), perchè le scuole non devono valutare il rischio biologico derivante dai virus suddetti ampiamente presenti nelle comunità scolastiche?

Mimmo Didonna
Codacons - Area tematica "Scuola Sicura"
http://www.codacons.it/scuola/scuola.asp
http://www.codacons.it
mailto:codacoba@tin.it
Lista discussione: http://it.groups.yahoo.com/group/igiene_sicurezza-scuole/


(Fonte: Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro)
http://www.salute.gov.it/dettagli...imoPiano.jsp?id=147&sub=4&lang=it

Norme di protezione dei lavoratori esposti


La SARS così come definita dall’OMS è “…una malattia la cui eziologia non è ancora nota e la cui trasmissione avviene essenzialmente per via aerea a seguito di stretto contatto (diretto) con la persona malata. Allo stato attuale non c’è evidenza che l’infezione possa essere trasmessa attraverso contatti casuali tra la popolazione…”
A seguito delle numerose richieste inoltrate dal Ministero della Salute –Ufficio Malattie Infettive- e da altri Organismi, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) si è attivato per verificare che tipo di interventi si debbano adottare per la tutela della salute dei lavoratori.
Trattandosi di rischio biologico, la normativa di riferimento è rappresentata dal DLgs 626/94, Titolo VIII, e successive modifiche ed integrazioni,in base al quale è necessario, a seguito del procedimento di valutazione del rischio, intraprendere, nel caso di rischio di esposizione, gli interventi di tutela previsti, quali le misure di riduzione e abbattimento del rischio, l’informazione e la formazione, nonchè la sorveglianza sanitaria.
Nel caso specifico della SARS, in generale, in assenza di casi sospetti si configura un’ assenza di potenziale esposizione (e quindi anche di rischio di esposizione) e pertanto i lavoratori sono equiparabili al resto della popolazione. Per essi valgono quindi le misure generali di salvaguardia che l’OMS ed il Ministero della Salute hanno indicato e indicheranno al riguardo.
Si ritiene che, allo stato attuale, in presenza di caso sospetto, ossia:
· una persona, che dopo il 1° novembre 2002, presenti una storia di febbre alta > 38° C, tosse o difficoltà respiratorie e una o più delle seguenti condizioni: contatto ravvicinato, nei dieci giorni precedenti l’inizio dei sintomi,con un caso sospetto o probabile di SARS – storia di viaggio, nei dieci giorni precedenti l’inizio dei sintomi in aree affette;
· una persona con una malattia respiratoria acuta non spiegata , con conseguente decesso, dopo il 1° novembre 2002 ed in cui non sia stata eseguita autopsia. (Fonte Ministero della Salute),
nell’ambito dei passeggeri di un aeromobile, i lavoratori potenzialmente esposti siano soltanto il personale in servizio sugli aeromobili ed il personale sanitario che presta i primi controlli.
Si ritiene quindi che il suddetto personale debba avere a disposizione per lo svolgimento della propria attività lavorativa i seguenti dispositivi di protezione individuale (DPI ):
· facciali filtranti FFP3 che rispetto a quelli indicati dall’OMS (tipo N95, con efficienza di filtrazione del 95%) offrono maggiore protezione al lavoratore in quanto presentano un’efficienza filtrante del 98%.
· guanti monouso,classificati come dispositivi di protezione individuale in terza categoria, con certificazione di conformità alla EN 374.
· camici monouso, classificati come DPI, con certificazione tipo CE per la protezione da agenti biologici.
Per quanto riguarda il personale che lavora nell’ambito aeroportuale, l’ ISPESL ritiene che soltanto gli operatori, che per motivi di servizio debbano accedere all’interno degli aeromobili in cui si sia configurato un caso sospetto, debbano indossare i seguenti DPI :
· facciali filtranti FFP3 che rispetto al quelli indicati dall’OMS (tipo N95 con efficienza di filtrazione del 95%) offrono maggiore protezione al lavoratore in quanto presentano un’efficienza filtrante del 98%.
· guanti monouso,classificati come dispositivi di protezione individuale in terza categoria, con certificazione di conformità alla EN 374.
Inoltre questo Istituto ritiene che se per proprie competenze istituzionali il personale delle forze dell’ordine o delle dogane debba entrare in contatto con il caso sospetto, questi operatori dovranno anch’essi indossare:
· facciali filtranti FFP3 che rispetto al quelli indicati dall’OMS (tipo N95 con efficienza di filtrazione del 95%) offrono maggiore protezione al lavoratore in quanto presentano un’efficienza filtrante del 98%.
· guanti monouso,classificati come dispositivi di protezione individuale in terza categoria, con certificazione di conformità alla EN 374.
Infine l’ ISPESL ritiene che in presenza di caso sospetto gli operatori della sanità aerea debbano accedere immediatamente all’interno dell’aeromobile al fine di procedere al controllo del passeggero ed ai successivi adempimenti già previsti dal Ministero della Salute.

Mimmo Didonna
http://www.codacons.it
Codacons-Area Tematica "scuola sicura"

cieri1@pc

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Medico del Lavoro
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  • Re: SARS=virus=626 oppure meningite=virus=626
  • (08/05/2003 00:40)

Occorre fare attenzione a non creare confusione in periodi di potenziale pericolo da SARS: intanto è necessaria distinguere fra uso deliberato di agenti biologici ( laboratorio di microbiologia…), esposizione potenziale ( ospedale…). Al visitatore del codacons ( quanti bambini sono stati ricoverati e per quale patologia, sono disponibili dati di confronto con gli anni precedenti?) suggerisco di leggere le linee guida sulla protezione dal rischio biologico del coordinamento delle regioni e province autonome ( edito da Regione Emilia Romagna ASL Ravenna pg. 527-528) : … nell’elenco delle attività con rischio potenziale di esposizione non sono stati inclusi i servizi svolti in comunità come le caserme, gli asili nido, le scuole etc, in quanto il possibile contagio dei lavoratori non costituisce un rischio presente sistematicamente, ma è legato alla presenza occasionale di soggetti portatori, in questi casi la prevenzione è legata all’applicazione delle misure di igiene e profilassi specifiche.
Donato Cieri

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