Vi chiedo questo perchè nel 99% delle aziende dove vado a fare sorveglianza sanitaria il datore di lavoro si "esenta" dal fare la visita medica.
Io sinceramente non ho mai verificato questa cosa dal punto di vista della normativa, però da un controllo della ASL su una mia azienda, questi ultimi hanno proprio contestato al datore di lavoro di non essersi sottoposto a sorveglianza sanitaria.
walxer78 il 16/03/2012 04:58 ha scritto:
Io sinceramente non ho mai verificato questa cosa dal punto di vista della normativa, però da un controllo della ASL su una mia azienda, questi ultimi hanno proprio contestato al datore di lavoro di non essersi sottoposto a sorveglianza sanitaria.
Possono averlo rimproverato, ma non possono contestare assolutamente niente ex lege. Il DdL è tenuto a far sottoporre a visita i dipendenti e/o equiparati, lui non è certo un equiparato.
E se volessimo portare il paragone, peraltro improprio, del lavoratore autonomo, la norma prevede che possa beneficiare della SS, non che sia obbligato a farla come invece accade per i dipendenti.
Secondo me, è sciocco non farla, perchè purtroppo i rischi non esentano nessuno per gerarchia, ed oltre tutto nessuno lo potrebbe accusare di qualche trucchetto economico perchè i DdL non possono essere assicurati INAIL: io non lo ero.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Probabilmente si trattava di un socio lavoratore, nel qual caso ognuno dei soci è responsabile in solido nei confronti degli altri relativamente agli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Giannini il 16/03/2012 08:22 ha scritto:
Probabilmente si trattava di un socio lavoratore, nel qual caso ognuno dei soci è responsabile in solido nei confronti degli altri relativamente agli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Esatto: se sono soci lavoratori sono equiparati ai lavoratori, e quindi devono sottostare alla sorveglianza sanitaria. Se invece il Datore di Lavoro non ha soci, o è un socio ma non lavoratore, non è sottoposto all'obbligo.
Datore di lavoro esposto a rischi specifici:
titolare, o socio con quota dal 51% in su non vi è obbligo di sorveglianza sanitaria, comunque io personalmente la consiglio;
socio dal 49% o meno deve effettuare la sorveglianza sanitaria in quanto equiparato ad un dipendente.
Quindi se sono 2 o 3 soci lavoratori allo stesso livello, devono tutti fare la visita? Per ora, anche in questi casi, 1 si "esonerava" sempre
walxer78 il 18/03/2012 06:32 ha scritto:
Quindi se sono 2 o 3 soci lavoratori allo stesso livello, devono tutti fare la visita? Per ora, anche in questi casi, 1 si "esonerava" sempre
La questione è un po' più lunga di come la poni.
Soci lavoratori di una società di capitale o di una società di persone in accomandita sono "soci-lavoratori" e soggetti alla SS per i rischi identificati per le loro mansioni dala DdL che è colui che ha la rappresentanza Legale e il potere di spesa e decisione.
Soci lavoratori di una società di persone in nome collettivo (snc)o ss (società semplice senza rappresentante Legale esclusivo) sono tutti soggetti, e se ad uno solo di essi, indipendentemente dalle quote detenute, è stata specificamente assegnato da statuto il ruolo di DdL ex coso 81 può non essere fatta solo per quello che è il "Datore di Lavoro". Se tale identificazione (non delega: identificazione!) non è esplicita, allora sono tutti soci lavoratori "pari grado" e ognuno di essi è DdL per gli altri soci.
Se il caso citato ricade in questa fattispecie, allora si potrebbero ravvisare gli estremi della sanzione, ma qualunque avvocato con un briciolo di conoscenza della regolamentazione societaria in campo civile può opporre che - per contro - sono anche tutti DdL "in solido" e quindi non tenuti a sottoporsi alla SS.
Mi pare evidente che c'è un insanabile conflitto di interesse tra il ruolo di DdL con obblighi v/s i lavoratori e quello sempre di DdL ma con obblighi v/s l'andamento aziendale, conflitto che esploderebbe ogni qualvolta la necessità di tutelare il perseguimento dell'oggetto sociale possa cozzare con l'autoescludersi dal proprio ruolo produttivo.
Il che infatti avviene puntualmente nelle piccole realtà che costituiscono il connettivo della ns. economia.
Nelle società di capitali, e gli accomandanti in quelle in accomandita semplice, i soci lavoratori possono essere dipendenti, nelle snc e nelle ss no: da qui nasce il vincolo giuridico di "subordinazione" che è alla base della equiparazione tra soci lavoratori e lavoratori dipendenti o comunque subordinati.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
@ walxer78: non so se i miei chiarimenti siano stati letti e/o ritenuti sufficienti, tuttavia un "grazie per le informazioni" non ci sarebbe stato malaccio, socialmente parlando.
Nofer
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Grazie per le delucidazioni ! Scusa ma non leggo molto il forum :)
I soci lavoratori, indipendentemente dalle quote, sono equiparati ai lavoratori quindi soggetti, se obbligatoria, alla sorveglianza sanitaria. L'art. 2 comma 1 infatti non parla di "quote" ma equipara al lavoratore il socio di società "che presta la sua attività per conto delle società".
Quindi solo i soci "non lavoratori" sono esonerati dalla sorveglianza sanitaria.
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