Salve
Premesso che risulta obbligatorio effettuare la denuncia e il referto di una sospetta malattia professionale, aggiungo quanto segue....
....Da tempo, sempre più spesso, ci sono input pressanti sulla necessità di far emergere le malattie professionali, ma tenendo conto della mia esperienza di 10 anni sulle indagini per sospette malattie professioanli, ho i seguenti dubbi:
"Siamo sicuri, noi tutti, Medici competenti, Medici degli organi di vigilanza e avvocati o personale dei Tribunali a saper gestire una malattia professionale?, Sappiamo quanto una malattia profesionale o malattia correlata al lavoro sia da denunciare/refertare?, E' compito dell'organo di vigilanza verificare il nesso causale?, Quali requisiti sono necessari per avere CTU competenti nei Tribunali ? eccc
Non sarebbe meglio a qualsiasi livello, organizzare confronti, campagne informative, formative e linee guida prima che nel prossimo imminente futuro espolderanno le denunce/referti di sospette malattie professionali e/o malattie correlate al lavoro
Mi sbaglio?
Saluti
Gennaro Bilancio
ex utente da milano
Caro Gennaro, sinora gli unici che sono esplosi o meglio "fatti esplodere" sono i medici che hanno effettuato le denunce perchè esiste un profondo conflitto di interesse nella nostra professione del quale poco si parla.
Io ho seguito per 10 anni una società della grande distribuzione sin dal suo arrivo sul nostro territorio nazionale. Predittivamente ma invano, ho calcolato che, lavorando in quelle condizioni, dopo 10 anni avremmo avuto sicuramente ripercussioni sulla salute. Mi sbagliai. Bastarono 5 anni. 30 casi di discopatie (ernie o protrusioni) su una popolazione di 350 esposti, sotto i 30 anni, selezionata dalla visita preventiva (anche con strumenti radiologici utilizzati con criteri ragionati), con un turn-over assai elevato. Dopo ampie riflessioni il medico denuncia, mano mano, una decina di questi come malattie professionali.
Le indagini delle asl riguardo quei 10 casi segnalati furono 1 sola sul campo, in 3 casi fu chiesto il d.v.r. senza altra conseguenza, in 1 caso ricevetti una telefonata "amichevole" di un'ispettrice che mi "consigliava" di stare attento a fare queste denunce in quanto mettevo in pericolo il datore di lavoro. non solo noi m.c, abbiamo il conflitto di interesse :)
Non ci voleva la sfera di cristallo per capire che gli indici di rischio segnalati sul d.v.r., frutto di RSPP a volte ignoranti e a volte compiacenti, erano tirate ai dadi. 1.1, 1.5......se poi vedi caricare una stufa in ghisa a mano sull'auto del cliente o sbancalare porte blindata di 80 kg in 2 operatori o tolle di vernice da 30 kg da solo... capisci che era una storia già scritta. Solo che il medico dell'azienda, pagato dall'azienda, dopo aver predicato prevenzione per 10 anni, catastrofista, effettua 10 denunce e l'unico effetto è quello di "far saltare" il medico perchè è esagerato, "più realista del re".
L'azienda è lì, florida, con il suo turn-over, con i suoi "cluster" di malattie professionali (ove il medico le denuncia).
Allora su una cosa hai ragione: il sistema non funziona.
Esiste un conflitto di interesse del medico competente?
Esistono dei criteri per almeno "screenare" le m.p. ?
Esiste una formazione dei m.c. e degli organi di vigilanza?
Esiste una verifica effettiva da parte degli organi di vigilanza sui d.v.r. (già perchè se invii all'inail un indice di rischio per compiti semplici di 1.1 ed invece l'indice reale per compiti frammisti è 5,8....che ne fa l'inail della m.p.? la butta!).
Esiste un'indagine effettiva da parte dell'inail e dell'asl ?
Esiste l'omissione di referto effettivamente verificata ed applicata?
Esiste un'etica nel ruolo di rspp ed una formazione effettiva?
Esiste un ruolo del RLS ed una formazione specifica ?
Se hai ragione sul fatto che il sistema non funzioni, hai torto sul fatto che le m.p. "esploderanno". Se mancheranno i requisiti sopra esposti "esploderanno" solo quei pochi coglioni che le denunce le fanno.
Perchè un datore di lavoro come può definire un m.c. che lo segue da 10 anni e segnala 10 m.p. che non solo non vengono riconosciute ma che neppure vengono "valutate" dagli organi competenti? Un coglione!
Tristissima analisi. Resa ancor più triste dal fatto che è la cruda realtà quotidiana, che credo viviamo quasi tutti.
Salve
Caro Cristiano condivido e ti comprendo perchè ho vissuto una situazione simile alla tua.
Penso che almeno nella mia regione nei prossimi anni ci sarà un aumento delle malattie professionali sia perchè qualche procura si sta muovendo, sia perchè i patronati stanno pressando i medici di famiglia, sia perché fino adesso si è denunciato refertato poco e sia perchè sono state abolite le cause di servizio.
Saluti
Gennaro Bilancio
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