ho provato a leggere ma nella mia testa c'è molta confusione
se ho capito bene si va in pensione a 68 anni con almeno 30 anni di laurea e 42 anni di contributi
ma se a 68 anni non si hanno i 42 anni di contributi ?
c'è qualcuno che ha le idee più chiare a riguardo e mi spiega il nuovo meccanismo che ci obbliga a invecchiare sul posto di lavoro ?
grazie a chi mi risponderà
Ma i medici non hanno mantenuto una gestione autonoma della Previdenza ?
A quale riforma fai riferimento ?
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Scusate, sono andato a cercare in rete e ho trovato i riferimenti.
Bene, ora possiamo capire meglio cosa prova un lavoratore quando si sente dire che le regole erano uno scherzo , e che si possono cambiare come e quando si vuole.
E pare che il Vicepresidente vicario della fondazione ENPAM ne sia orgoglioso!!
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
E partiamo col primo maalox della giornata!
Mi pare l'ennesimo colpo di mannaia sui liberi professionisti. In primis perchè se non erro l'ENPAM valuta gli anni contributivi sulla sola Quota B e quindi, per molti di noi, a partire dall'acquisizione del titolo di specialista. Ora seppure ci si è specializzati e si è versato il primo contributo a 28 anni, nella migliore delle ipotesi, il minimo pensionabile sommato ai 42 anni diventa già 70 e non 68.
In secondo luogo l'aumento dell'aliquota previsto negli anni a venire che raggiungerà il 19,5% sommato alla pressione fiscale del 50% circa per un professionista, determinerà un carico abnorme a fronte di una scarsità di servizi di ritorno che rasenta il vuoto cosmico. Anche nei Paesi Scandinavi la pressione fiscale complessiva è di circa il 70%, ma ci sono dei servizi sociali a 360° che di fatto la abbassano!
Che ci dovremo inventare?
Piccolofalco il 27/03/2012 09:01 ha scritto:
ho provato a leggere ma nella mia testa c'è molta confusione
se ho capito bene si va in pensione a 68 anni con almeno 30 anni di laurea e 42 anni di contributi
ma se a 68 anni non si hanno i 42 anni di contributi ?
c'è qualcuno che ha le idee più chiare a riguardo e mi spiega il nuovo meccanismo che ci obbliga a invecchiare sul posto di lavoro ?
grazie a chi mi risponderà
E partiamo col primo maalox della giornata!
Mi pare l'ennesimo colpo di mannaia sui liberi professionisti. In primis perchè se non erro l'ENPAM valuta gli anni contributivi sulla sola Quota B e quindi, per molti di noi, a partire dall'acquisizione del titolo di specialista. Ora seppure ci si è specializzati e si è versato il primo contributo a 28 anni, nella migliore delle ipotesi, il minimo pensionabile sommato ai 42 anni diventa già 70 e non 68.
In secondo luogo l'aumento dell'aliquota previsto negli anni a venire che raggiungerà il 19,5% sommato alla pressione fiscale del 50% circa per un professionista, determinerà un carico abnorme a fronte di una scarsità di servizi di ritorno che rasenta il vuoto cosmico. Anche nei Paesi Scandinavi la pressione fiscale complessiva è di circa il 70%, ma ci sono dei servizi sociali a 360° che di fatto la abbassano!
Che ci dovremo inventare?
Piccolofalco il 27/03/2012 09:01 ha scritto:
ho provato a leggere ma nella mia testa c'è molta confusione
se ho capito bene si va in pensione a 68 anni con almeno 30 anni di laurea e 42 anni di contributi
ma se a 68 anni non si hanno i 42 anni di contributi ?
c'è qualcuno che ha le idee più chiare a riguardo e mi spiega il nuovo meccanismo che ci obbliga a invecchiare sul posto di lavoro ?
grazie a chi mi risponderà
sto provando a leggere ma sinceramente faccio molta fatica a comprendere e si vede che la pillola non vuole andare giù ... mannaggia
chi ha l'autorevolezza di fare chiarezza ?
mi sa che non andremo mai in pensione neppure noi .....
Siamo Medici del Lavoro, ci dobbiamo dedicare a quello fino alla morte...
Io, tra l'altro, non ho mai fatto alcun riscatto per gli anni di Laurea e di Specializzazione, cioè 10 anni in tutto, pensavo di farlo per guadagnare degli anni di abbuono ma credo che non sia più possibile o, comunque, non convenga proprio.Ma anche questo non è chiaro.
Perchè non dovrebbe essere più possibile? Al massimo occorre valutarne il vantaggio in termini pensionistici ed economici, visto che l'investimento è di tutto rispetto... per così dire!! Anche perchè i nostri dell'ENPAM, sapendo bene che il corrispettivo del riscatto dipende da due parametri, età e reddito, hanno pensato di vincolarlo a 10 anni di contributi versati, norma unica nel panorama delle casse private, non consentendo in tal modo di avere agevolazioni quali età giovane e reddito basso...
robaud il 31/03/2012 04:15 ha scritto:
Io, tra l'altro, non ho mai fatto alcun riscatto per gli anni di Laurea e di Specializzazione, cioè 10 anni in tutto, pensavo di farlo per guadagnare degli anni di abbuono ma credo che non sia più possibile o, comunque, non convenga proprio.Ma anche questo non è chiaro.
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