Buonasera, come al solito è urgente, spero che qualcuno mi risponda presto.
Sono assunto con contratto a tempo indeterminato da 16 anni. Dal gennaio 2010 in malattia per neoplasia e successiva chemio, radio e immunoterapia. Continuo, per quel che posso, a lavorare da casa perchè il DL ha ritenuto di pagarmi comunque lo stipendio pieno. A Novembre 2010 rientro, senza essere sottoposto ad alcuna visita, cambiando il mio orario in part-time verticale, per ammortizzare meglio le ore di viaggio (sono pendolare) e risentire meno della fatica. A Gennaio 2011 devo essere rioperato per metastasi. Segue di nuovo chemio e immunoterapia (quest'ultima tuttora in corso). Il DL non fa pressioni e continua a pagarmi lo stipendio pieno. Ad ottobre 2011 decido di rientrare, me la sento (del resto ho sempre continuato a lavorare da casa). Non presento più certificati, ma non vengo visitato da alcun MC (nonostante il periodo di comporto sia stato abbondantemente superato) e sulla busta paga continua ad apparire la voce "malattia" pagata dalla ditta. Passano i mesi, io vado a lavorare ma chiedo di correggere la voce malattia della mia busta. Solo un mese fa, dietro mia insistenza, mi viene detto che devo essere sottoposto a visita medica da parte di MC (che la mia azienda non ha, che deve quindi individuare e con il quale deve stipulare un contratto, se ho ben capito) prima di rientrare ufficialmente (?) al lavoro e che nell'attesa devo ripresentare un certificato del mio medico curante e starmene a casa. Il mio medico mi concede un certificato di 10 giorni ma non vuole rilasciarmi più niente. Dice che non è deontologicamente corretto, visto che per lui ero "guarito" ad ottobre 2011, da quando aveva smesso di rilasciarmi i certificati. In 10 giorni non accade niente. Chiedo di poter prendere ferie nell'attesa della visita del MC (ne ho tantissime residue), sono in buona fede ed estremamente grato al mio DL ma non posso obbligare il mio medico a rilasciare certificati. Mi rispondono che il mio medico DEVE farmi il certificato nell'attesa di visita. Ma è corretto? E' normale? Sono invalido al 100%, da rivedere nel 2013. Non ho la 104. Vi sarei grato se voleste aiutarmi, perchè adesso sono in una specie di "limbo", senza certificato e con divieto di chiedere ferie e lunedì non so che fare. Sorvolo sullo stato emotivo.
Un saluto e un sincero ringraziamento a chi vorrà rispondermi.
Il punto è: lei era sottoposto a sorveglianza sanitaria? Sembrerebbe di no, perhcé non c'era il medico competente. Se è così lei non deve essere sottoposto a nessuna visita al rientro, perché la norma vale solo per i lavoratori che sonoi sottoposti a sorveglianza sanitaria sulla base della valutazione dei rischi.
bernardo il 06/05/2012 05:22 ha scritto:
Il punto è: lei era sottoposto a sorveglianza sanitaria? Sembrerebbe di no, perhcé non c'era il medico competente. Se è così lei non deve essere sottoposto a nessuna visita al rientro, perché la norma vale solo per i lavoratori che sonoi sottoposti a sorveglianza sanitaria sulla base della valutazione dei rischi.
Grazie infinite per avermi risposto.
Premetto che svolgo un lavoro prettamente amministrativo in ufficio (CCNL chimico-farmaceutico).
Non sono mai stato sottoposto ad alcun tipo di sorveglianza e l'azienda non ha mai avuto un MC. La necessità di questa figura è stata citata solo di recente, dopo la mia richiesta di porre fine all'inquadramento "ufficioso" in malattia (poichè presente al lavoro, secondo il mio orario). Tra l'altro il mio contratto part-time non prevede neanche 20 ore settimanali, se ciò fosse importante ai fini della sorveglianza sanitaria.
Ma l'invalidità al 100%, la continuazione delle terapie e il sicuro superamento del periodo di comporto non hanno niente a che fare con tutto questo? Mi scusi ma ho paura che il DL, che devo supporre in buona fede vista la solidarietà dimostrata sinora, stia commettendo qualche errore.
Grazie ancora dell'aiuto.
bernardo il 06/05/2012 05:22 ha scritto:
Il punto è: lei era sottoposto a sorveglianza sanitaria? Sembrerebbe di no, perhcé non c'era il medico competente. Se è così lei non deve essere sottoposto a nessuna visita al rientro, perché la norma vale solo per i lavoratori che sonoi sottoposti a sorveglianza sanitaria sulla base della valutazione dei rischi.
Grazie infinite per avermi risposto.
Premetto che svolgo un lavoro prettamente amministrativo in ufficio (CCNL chimico-farmaceutico).
Non sono mai stato sottoposto ad alcun tipo di sorveglianza e l'azienda non ha mai avuto un MC. La necessità di questa figura è stata citata solo di recente, dopo la mia richiesta di porre fine all'inquadramento "ufficioso" in malattia (poichè presente al lavoro, secondo il mio orario). Tra l'altro il mio contratto part-time non prevede neanche 20 ore settimanali, se ciò fosse importante ai fini della sorveglianza sanitaria.
Ma l'invalidità al 100%, la continuazione delle terapie e il sicuro superamento del periodo di comporto non hanno niente a che fare con tutto questo? Mi scusi ma ho paura che il DL, che devo supporre in buona fede vista la solidarietà dimostrata sinora, stia commettendo qualche errore.
Grazie ancora dell'aiuto.
Se lei non rientra fra il personale sottoposto a sorveglianza sanitaria (e sembra di no, sia perché non è stato mai visitato prima, sia perché come videoterminalista non arriva alle 20 ore settimanali di uso sistematico ed abituale) la vista al rientro dopo assenza per motivi di salute non trova applicazione nel suo caso.
Se però è lei che chiede la visita, come consentito dall'art. 41, allora effettivamente il datore di lavoro deve nominare il medico competente anche solo per efffettuare la visita. Visita che,però, diviene obbligatoria solo se, oltre alla sua richiesta, vi è il parere postivo del Medico Competente stesso, in ordine alla correlazione della richiesta coi rischi professionali. Nel caso il Medico Competente la visiti, la visita si conclude con un giudizio in ordine alla sua idoneità alla mansione specifica: iil Medico Competente potrà giudicarla idoneo, idoneo con prescrizioni o limitazioni, inidoneo parzialmente, inidoneo totalmente, in questi ultimi due casi temporaneamente o definitivamente. In caso di inidoneità si applica l'art. 42: il datore di lavoro dovrà verificare la possibilità di adibirla ad altra mansione ma, nel caso fosse impossibile, potrebbe scattare anche la risoluzione del rapporto di lavoro, Contro il giudizio del Medico Competente è ammesso il ricorso all'ASL.
bernardo il 07/05/2012 10:05 ha scritto:
Se lei non rientra fra il personale sottoposto a sorveglianza sanitaria (e sembra di no, sia perché non è stato mai visitato prima, sia perché come videoterminalista non arriva alle 20 ore settimanali di uso sistematico ed abituale) la vista al rientro dopo assenza per motivi di salute non trova applicazione nel suo caso.
Se però è lei che chiede la visita, come consentito dall'art. 41, allora effettivamente il datore di lavoro deve nominare il medico competente anche solo per efffettuare la visita. Visita che,però, diviene obbligatoria solo se, oltre alla sua richiesta, vi è il parere postivo del Medico Competente stesso, in ordine alla correlazione della richiesta coi rischi professionali. Nel caso il Medico Competente la visiti, la visita si conclude con un giudizio in ordine alla sua idoneità alla mansione specifica: iil Medico Competente potrà giudicarla idoneo, idoneo con prescrizioni o limitazioni, inidoneo parzialmente, inidoneo totalmente, in questi ultimi due casi temporaneamente o definitivamente. In caso di inidoneità si applica l'art. 42: il datore di lavoro dovrà verificare la possibilità di adibirla ad altra mansione ma, nel caso fosse impossibile, potrebbe scattare anche la risoluzione del rapporto di lavoro, Contro il giudizio del Medico Competente è ammesso il ricorso all'ASL.
La ringrazio tanto per avermi risposto. Allora non rientro assolutamente nei casi di applicabilità della visita.
Io non ho affatto chiesto di essere visitato, ne' quando sono rientrato al lavoro la prima volta, e tanto meno in seguito. La (tuttora in corso) nomina del MC da parte del DL non dipende assolutamente da una mia richiesta. Penso che, vista la malattia oncologica e la terapia trisettimanale alla quale sono tuttora sottoposto, il DL voglia tutelarsi. Nel frattempo però, sono riuscito a far capire al DL che non posso più presentare certificati medici in attesa della visita e quindi sono in ferie "forzate". Spero a questo punto di non dover aspettare ancora molto, prima di poter riprendere l'attività lavorativa che, come le dicevo, ho continuato a svolgere, seppur parzialmente, anche quando in malattia ero davvero. Grazie ancora
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