Ho dei lavoratori esposti a condizioni microclimatiche che prevedono l'entrata e l'uscita da celle frigorifere, movimentazione manuale dei carichi e lavoro notturno
Quindi chiedo se per chi lavora al freddo sia giustificata o meno l'effettuazione della spirometria; inoltre se è opportuno o meno eseguire degli esami di laboratorio di"routine" per l'attività suddetta o se invece siano inutili e non praticabili per l'attività in oggetto; l'effettuazione dell' ECG ha senso visto che effettuano MMC e sono soggetti a turno notturno ... leggo su altre parti pareri difformi all'effettuazione di un protocollo sanitario così articolato mentre altri pareri che ritengono la cosa invece consigliabile e opportuna .. mi farebbe piacere avere un parere grazie
Piccolofalco il 15/05/2012 09:05 ha scritto:
Ho dei lavoratori esposti a condizioni microclimatiche che prevedono l'entrata e l'uscita da celle frigorifere, movimentazione manuale dei carichi e lavoro notturno
Quindi chiedo se per chi lavora al freddo sia giustificata o meno l'effettuazione della spirometria; inoltre se è opportuno o meno eseguire degli esami di laboratorio di"routine" per l'attività suddetta o se invece siano inutili e non praticabili per l'attività in oggetto; l'effettuazione dell' ECG ha senso visto che effettuano MMC e sono soggetti a turno notturno ... leggo su altre parti pareri difformi all'effettuazione di un protocollo sanitario così articolato mentre altri pareri che ritengono la cosa invece consigliabile e opportuna .. mi farebbe piacere avere un parere grazie
Fosse solo il freddo, non farei praticamente nulla.
Visto che hanno anche MMC e lavoro notturno, farei una batteria standard su sangue e urine (compresa la glicemia, alcuni mettono TSH, FT3 e FT4 ma a me sembra un po' eccessivo). A questo aggiungerei appunto l'ECG.
In tal modo cogli capre e cavoli.
Saluti
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
Piccolofalco il 15/05/2012 09:05 ha scritto:
Ho dei lavoratori esposti a condizioni microclimatiche che prevedono l'entrata e l'uscita da celle frigorifere, movimentazione manuale dei carichi e lavoro notturno
Quindi chiedo se per chi lavora al freddo sia giustificata o meno l'effettuazione della spirometria; inoltre se è opportuno o meno eseguire degli esami di laboratorio di"routine" per l'attività suddetta o se invece siano inutili e non praticabili per l'attività in oggetto; l'effettuazione dell' ECG ha senso visto che effettuano MMC e sono soggetti a turno notturno ... leggo su altre parti pareri difformi all'effettuazione di un protocollo sanitario così articolato mentre altri pareri che ritengono la cosa invece consigliabile e opportuna .. mi farebbe piacere avere un parere grazie
A mio avviso, tenendo presente la valutazione dei rischi, devi poi valutare clinicamente i singoli lavoratori e decidere gli accertamenti opportuni. Per la mmc e il lavoro notturno, le cose le hai definite. Per quel che riguarda l’esposizione al freddo le cose non sono così scontate: una spirometria può essere opportuna, non perché vi siano degli irritanti respiratori, ma perché il lavoratore potrebbe avere, di suo, una condizione di iperreattività bronchiale e l’inquadramento clinico ti dirà se l’accertamento sia opportuno, magari per decidere di escludere quel lavoratore da quella mansione. Se l’anamnesi è negativa, allora quella spirometria probabilmente è inutile. L’ECG e/o una valutazione cardiologica possono aver senso in presenza di una anamnesi positiva per una coronaropatia. Anche qui il freddo, come nel broncospasmo, è un fattore scatenante di spasmo coronario. Per gli esami di laboratorio valgono le stesse considerazioni. Come sempre i protocolli possono essere di aiuto, ma poi entra in campo la valutazione medica e questa la decidi tu. Saluti
Daniele Della Rossa
Ciao.
Personalmente adotto per i soli lavoratori addetti alle celle dei surgelati un pannello di base di esami (EMOCROMO, AST, ALT, GGT, CREATININEMIA, GLICEMIA, ESAME URINE, SPIROMETRIA).
Per i cellisti sopra 0° C non richiedo accertamenti, salvo per casi singoli.
Al proposito potrebbe essere utile la consultazione delle Linee Guida ISPEL del 2006 sul microclima e della UNI EN ISO 12894 (Supervisione medica per persone esposte ad ambienti molto caldi o molto freddi).
Buon lavoro!
Andrea Cerutti
grazie a tutti, con le vostre risposte ho avuto modo di approfondire e valutare megliole questioni che avevo in sospeso
chiedo gentilmente dove posso trovare il questionario da sottoporre ai lavoratori microclimaticamente esposti al freddo ?
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