Sono Medico Competente di un Comune e mi si è presentato un problema:
la polizia municipale è dotata di armi da fuoco senza che nessuno ne abbia valutato l 'idoneità. Quali agenti di polizia infatti non devono richiedere il porto d 'armi e nelle prove del concorso non devono dimostrare altro che una generica sana e robusta costituzione, rilasciata dall 'ufficio d 'Igiene senza alcun approfondimento psicologico.
A rigor di logica l 'uso dell 'arma non dovrebbe rientrare nei fattori di rischio ( perlomeno del lavoratore), ma da un punto di vista umano mi sentirei più sicuro se i Vigili si facessero vedere un po ' dallo psichiatra.. In considerazione inoltre del recente caso in cui il magistrato ha ritenuto corretto condannare un collega perchè aveva rilasciato l 'idoneità lavorativa ad un muratore senza avere preventivamente controllato il levello anticorpale dell 'antitetanica, si deduce che possiamo essere tirati in ballo con le motivazioni più disparate. Voi che ne pensate ?
nel valutare l 'idoneità lavorativa dei vigili urbani
billi
Ma al medico competente di tutto questo non gli importa nulla! In atto le pistole non rappresentano un rischio tabellato, anzi se non vengono usate non interferiscono neppure con la funzione uditiva. Scherzi a parte: conosco la normativa benissimo quale ex appartentente alle forze dell 'ordine ed escludendo che il problema sia di competenza del medico competente mi pare una grande leggerezza ed inottemperanza alle norme in materia non far eseguire il dovuto addestramento professionale previsto per tutte le forze dell 'ordine. Ma nessuna responsabilita ' potra ' essere addebitata al MC: se fanno guidare un autobus scolastico ad un autista non munito di DK e ' responsabile in MC? Da segnalare comunque alla Prefettura terriotriale.
Solo una comunicazione:
dopo un colloquio con il Prefetto e conseguente interrogazione al Ministero degli Interni, il Prefetto ha deciso di adottare un provvedimento simile a quello del Prefetto di Genova: non viene più autorizzato il porto dell'arma per il personale delle polizie municipali e provinciali che non abbiano il porto d'armi concesso dall'Asl.
Buon giorno a tutti! Volevo approfittare di questa tema di discussione per porre una situazione in qui mi trovo adesso.... Un agente di polizia municipale, con il porto dell'arma di servizio(trattassi di pz. con invalidità civile per fibrosi retroperitoneale, e in terapia con farmaci antitumorali: nolvadex), è risultato positivo alla morfina (all'esame droghe).Volevo sapere come dovrei comportarmi per il giudizio di idoneità, premettendo che ho richiesto per tutti gli agenti con il porto dell'arma di servizio una valutazione psicologica. L'agente in questione ha già delle limitazioni: da adibiree preferibilmente ad'attività interna. O dovrei aspettare la risposta dello specialista psichiatra per dare il giudizio finale di idoneità?
Ringrazio tutti anticipatamente, e buon lavoro!!!
majlindagrapshi il 13/07/2010 05:14 ha scritto:
Buon giorno a tutti! Volevo approfittare di questa tema di discussione per porre una situazione in qui mi trovo adesso.... Un agente di polizia municipale, con il porto dell'arma di servizio(trattassi di pz. con invalidità civile per fibrosi retroperitoneale, e in terapia con farmaci antitumorali: nolvadex), è risultato positivo alla morfina (all'esame droghe).Volevo sapere come dovrei comportarmi per il giudizio di idoneità, premettendo che ho richiesto per tutti gli agenti con il porto dell'arma di servizio una valutazione psicologica. L'agente in questione ha già delle limitazioni: da adibiree preferibilmente ad'attività interna. O dovrei aspettare la risposta dello specialista psichiatra per dare il giudizio finale di idoneità?
Ringrazio tutti anticipatamente, e buon lavoro!!!
Il lavoratore in questione assume oppioidi a fini analgesici?
ex utente da milano
Guarda che l'esame per la ricerca di sostanze stupefacenti non può essere effettuato a quella categoria. E' previsto per "funzioni operative proprie degli addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento, del trasporto e della vendita di esplosivi".
Le armi da fuoco e le munizioni non sono "esplosivi". Gli esplosivi sono il C4, le granate, ecc.
Tant'è che nell'elenco dei soggetti che non possono assumere alcolici durante il lavoro e che possono essere sottoposti ai controlli alcolimetrici compaiono, in modo distinto, sia le mansioni che comportano la dotazione del porto d'armi, sia l'identica definizione degli "addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento, del trasporto e della vendita di esplosivi", sia gli operatori e addetti a sostanze potenzialmente esplosive ed infiammabili nel settore idrocarburi. Questo perchè le granate, una beretta e la benzina sono diverse. Quindi mentre i portatori di arma, gli addetti agli impianti raffinazione (e penso anche benzinai) e i fabbricatori di granate possono essere sottoposti ai controlli alcolimetrici, solo gli addetti alla fabbricazione/detenzione/ecc di esplosivi devono essere sottoposti al drug-test.
Solo che adesso è un bel casino. E' stato eseguito un test che non andava eseguito ed è risultato positivo. Forse la gestione del caso è facilitata dalla patologia che affligge quell'uomo. Io gli spiegherei che è stato effettuato il test per errore, mi scuserei e cercherei di cambiare i compiti sulla base della patologia.
cristiano.ravalli il 14/07/2010 09:09 ha scritto:
Guarda che l'esame per la ricerca di sostanze stupefacenti non può essere effettuato a quella categoria. E' previsto per "funzioni operative proprie degli addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento, del trasporto e della vendita di esplosivi".
Le armi da fuoco e le munizioni non sono "esplosivi". Gli esplosivi sono il C4, le granate, ecc.
Tant'è che nell'elenco dei soggetti che non possono assumere alcolici durante il lavoro e che possono essere sottoposti ai controlli alcolimetrici compaiono, in modo distinto, sia le mansioni che comportano la dotazione del porto d'armi, sia l'identica definizione degli "addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento, del trasporto e della vendita di esplosivi", sia gli operatori e addetti a sostanze potenzialmente esplosive ed infiammabili nel settore idrocarburi. Questo perchè le granate, una beretta e la benzina sono diverse. Quindi mentre i portatori di arma, gli addetti agli impianti raffinazione (e penso anche benzinai) e i fabbricatori di granate possono essere sottoposti ai controlli alcolimetrici, solo gli addetti alla fabbricazione/detenzione/ecc di esplosivi devono essere sottoposti al drug-test.
Solo che adesso è un bel casino. E' stato eseguito un test che non andava eseguito ed è risultato positivo. Forse la gestione del caso è facilitata dalla patologia che affligge quell'uomo. Io gli spiegherei che è stato effettuato il test per errore, mi scuserei e cercherei di cambiare i compiti sulla base della patologia.
Vero.
I lavoratori che detengono un arma da fuoco possono essere sottoposti ad accertamenti alcolimetrici ma non a quelli per stupefacenti.
Forse è anche per questo motivo che sarebbe prevista e auspicabile una revisione degli elenchi delle due fattiscpecie.
Argeo Maviglia
cristiano.ravalli il 14/07/2010 09:09 ha scritto:
Guarda che l'esame per la ricerca di sostanze stupefacenti non può essere effettuato a quella categoria. E' previsto per "funzioni operative proprie degli addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento, del trasporto e della vendita di esplosivi".
Le armi da fuoco e le munizioni non sono "esplosivi". Gli esplosivi sono il C4, le granate, ecc.
Tant'è che nell'elenco dei soggetti che non possono assumere alcolici durante il lavoro e che possono essere sottoposti ai controlli alcolimetrici compaiono, in modo distinto, sia le mansioni che comportano la dotazione del porto d'armi, sia l'identica definizione degli "addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento, del trasporto e della vendita di esplosivi", sia gli operatori e addetti a sostanze potenzialmente esplosive ed infiammabili nel settore idrocarburi. Questo perchè le granate, una beretta e la benzina sono diverse. Quindi mentre i portatori di arma, gli addetti agli impianti raffinazione (e penso anche benzinai) e i fabbricatori di granate possono essere sottoposti ai controlli alcolimetrici, solo gli addetti alla fabbricazione/detenzione/ecc di esplosivi devono essere sottoposti al drug-test.
Solo che adesso è un bel casino. E' stato eseguito un test che non andava eseguito ed è risultato positivo. Forse la gestione del caso è facilitata dalla patologia che affligge quell'uomo. Io gli spiegherei che è stato effettuato il test per errore, mi scuserei e cercherei di cambiare i compiti sulla base della patologia.
mi sorge un altro dubbio: ma l'idoneità all'uso delle armi non la esprime la prefettura?
paraquat il 14/07/2010 02:49 ha scritto:
mi sorge un altro dubbio: ma l'idoneità all'uso delle armi non la esprime la prefettura?
L'accertamento dei requisiti psicofisici viene demandato agli uffici medico legali e/o ai distretti sanitari delle ASL e/o ai medici delle strutture sanitarie militari e/o della Polizia di Stato come previsto dal Decreto del 28 aprile 1998 previa presentazione da parte dell'interessato del c.d. "certificato anamnestico" redatto dal medico di fiducia; ricordo che per il rilascio del porto d'armi per uso difesa personale l'art 2 comma 5 precisa che "... costituisce altresì causa di non idoneità l'assunzione anche occasionale di sostanze stupefacenti e l'abuso di alcool e/ o psicofarmaci..."; in tale circostanza, qualora il medico ( delle categorie sopracitate) si fosse espresso per una non idoneità al porto d'armi in questione, l'interessato entro trenta giorni sarebbe potuto ricorrere alla Commissione Provinciale presso l'ASL territorialmente competente.
Le spese per gli accertamenti sarebbero ricadute sull'interessato!
In merito agli accertamenti da effettuarsi per il rilascio dell'doneità alla mansione specifica mi trovo pienamente d'accordo con quanto riportato da DOC e Ravalli.
Saluti.
aleverna il 14/07/2010 04:44 ha scritto:
L'accertamento dei requisiti psicofisici viene demandato agli uffici medico legali e/o ai distretti sanitari delle ASL e/o ai medici delle strutture sanitarie militari e/o della Polizia di Stato come previsto dal Decreto del 28 aprile 1998 previa presentazione da parte dell'interessato del c.d. "certificato anamnestico" redatto dal medico di fiducia; ricordo che per il rilascio del porto d'armi per uso difesa personale l'art 2 comma 5 precisa che "... costituisce altresì causa di non idoneità l'assunzione anche occasionale di sostanze stupefacenti e l'abuso di alcool e/ o psicofarmaci..."; in tale circostanza, qualora il medico ( delle categorie sopracitate) si fosse espresso per una non idoneità al porto d'armi in questione, l'interessato entro trenta giorni sarebbe potuto ricorrere alla Commissione Provinciale presso l'ASL territorialmente competente.
Le spese per gli accertamenti sarebbero ricadute sull'interessato!
In merito agli accertamenti da effettuarsi per il rilascio dell'doneità alla mansione specifica mi trovo pienamente d'accordo con quanto riportato da DOC e Ravalli.
Saluti.
Hai descritto perfettamente la procedura del caso.
Argeo Maviglia
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