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ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (27/07/2012 18:08)
I MORTI NON POSSONO MANIFESTARE
I MORTI NON BLOCCANO LE STRADE
I MORTI NON POSSONO PROTESTARE
I MORTI NON POSSONO VOTARE
I MORTI ERANO SOLI QUANDO MORIVANO
I MALATI COMBATTONO SOLI CONTRO LA MALATTIA E CONTRO LA SOCIETA’
Già perchè quando il tumore viene solo a te, non è un problema mio. E quando viene a me che allora, sì, allora sì che voglio giustizia, “perchè là dentro, dottore, non immagina neanche che cosa respiravamo (tipica anamnesi in CTU per malattia professionale da queste parti)”
I tarantini, che non lavorano all'ILVA, ma che hanno respirato aria inquinata per anni senza ricavarne nulla se non tumori, non bloccano le strade.
I tarantini che si ammalano di tumore non ricevono indennizzi INAIL, al massimo una misera somma di 270 euro al mese dall'INPS con visite di revisione ogni sei mesi e l’immane tentativo di revocare quanto prima O DI MORIRE QUANTO PRIMA.
Tutti i medici di Taranto, tutti i medici che sapevano, me compreso, siamo colpevoli, COLPEVOLI!!! Ci volevano tre periti venuti da fuori per sapere quello che noi vedevamo ogni giorno!!!
Non si muore di fame o di tumore, a Taranto si muore d’IGNORANZA, INDIFFERENZA ED EGOISMO!!!
E' ridicolo!!! Oggi sembra che si possano fare in breve tempo bonifiche e messe in sicurezza non fatte negli anni, si fanno passare interventi ridicoli per chissà quale misura preventiva e soprattutto si usa la pelle della gente per il profitto.
Dovrebbero confiscare i profitti del Gruppo RIVA e restituirli a titolo di risarcimento, ovviamente solo parziale, a tutta la cittadinanza tarantina, COLPEVOLE D'IGNORANZA E SUCCUBE DELLO SCHIAVISMO!!!
Si perchè agli schiavi si chiedeva di fare le attività in cui si moriva...
Il GIP ha dimostrato più attaccamento alla tutela alla salute di quanto "Esperti" tra cui il sottoscritto non hanno fatto.
Vergognamoci, risaniamo DAVVERO e ripartiamo con il LAVORO SICURO e non con IL POSTO SUICIDA!!!
Doriano
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (27/07/2012 20:51)
Un momento.
Cominciamo con il dire che tanto si è cominciato seriamente a fare storie a Taranto quando l'acciaieria è diventata dei Riva, ossia dopo il 1995. Prima era un'azienda di stato, come l'Italsider di Bagnoli: ce lo vogliamo dimenticare o vogliamo discutere seriamente?
I disastri ambientali, che verosimilmente ci sono e non sarò certo io a negarli almeno non dopo aver letto nell'ormai lontano 2004 uno splendido lavoro fatto dall'INAIL di Taranto appunto sui tenori di IPA all'interno degli ambienti di lavoro, non sono certo risalenti a solo dopo il 1995. Non è per sembrare o essere irriverente, ma non sarà nemmeno un caso che le grandi acciaieri pubbliche chiudano/dismettano/svendano dopo l'entrata in vigore della prima normativa Nazionale sulla regolamentazione delle emissioni, il D.P.R. 203/88 che ha visto il suo applicativo di esecuzione solo il 12 luglio 1990, ma che a livello europeo erano già partite con le prime direttive del 1980. E noi no, come sempre ultimi, per tutelare non certo la salute pubblica ma gli interessi economici: anche delle Imprese di Stato. L'Italsider di Bagnoli ha chiuso il suo altoforno proprio nel 1988: un caso, dite? Se, come me, aveste visto cosa fosse la colata dell'altoforno di sera, da sopra l'incantevole collina di posillipo ma lato ovest, quindi esattamente su coroglio, sapreste come lo so io che non era un caso, la colata era a cielo aperto così come la fusione avveniva a cielo aperto; impensabile poterci fare niente che non fosse chiudere, e per sempre, una cosa del genere praticamente in piena città, anche se quando era sorta lì, nel 1905, non c'era nulla se non una caserma di cavalleria dell'esercito sabaudo (ancora adesso il nome della via è "Cavalleggeri Aosta) messa a presidio dell'accesso da ovest della città.
Certo che i Riva hanno fatto lucro, e pure sporco: come lo hanno fatto gli altri prima di loro, e gli altri prima di loro eravamo Noi Stato. Questo non significa che sia stata ben fatta come cosa, nè da parte dei primi nè da quella di secondi.
Nel 1975, a pag. 160 della mia tesi di laurea (ma erano permessi soli 20 righi da 70 battute a pagina...) scrissi:
Tanto per fare il solito esempio, si discute da anni dell'Italsider di Bagnoli (NA) come sorgente di inquinamento e del suo ristrutturamento, ma no pesnalmente raccolto informazioni da fonti "attendibili" secondo le quali non esiste in tutto quel complesso un solo depuratore degli scarichi gassosi".
.
Che quasi mi faccio tenerezza da sola a chiamare "depuratori degli scarichi gassosi" quelli che anni dopo si sarebbero chiamati "impianti di abbattimento delle emissioni", ma la parola "emissioni" non era nemmeno nel lessico scientifico, figuratevi in quello giuridico! All'epoca, avete la mia parola, si parlava in genere solo di scarichi: solidi, liquidi gassosi che stavano per rifiuti, reflui, emissioni. Dopo il convegno sui microinquinanti fatto l'anno scorso, è la seconda volta in meno di un anno che mi trovo a portare un documento di data più che certa -e di quasi 40 anni fa!- a sostegno dell'evidenza scientifica che come sistema paese a tecnologia industriale noi ci siamo fermati a "pappagone". Quando il Signor Stato si è fatto dare dei soldini (tanti!) dal Signor Riva, sapeva bene che gli stava ammollando un pacco, ma lo ha barattato in uno alla conservazione di quei posti di lavoro ben cosciente che non si poteva nell'area tornare nè all'agricoltura e non si sarebbe dovuta consentire la mitilicoltura già allora. Da noi, è stato diverso, la Cementir stava chiudendo perchè faceva cemento fondamentalmente con le loppe di fonderia e con la calce sempre proveniente dall'Italsider, e vendeva il cemento stesso all'eternit che stava giusto in mezzo alle due, così come nello stesso periodo (1982-'83 fino al 1992-'94) in congruo anticipo sul recepimento delle Direttive Europee sulle emissioni e e subito dopo quello sui rifiuti hanno chiuso praticamente tutte le fabbriche nel cosiddetto Polo Industriale di Bagnoli. Anche l'arsenale Militare a ridosso della collina di posillipo... anche le fabbriche di fertilizzanti chimici costruite sul bagnasciuga del mare di Coroglio, dove adesso c'è la Città della Scienza... Andarono a pallino oltre 15mila posti di lavoro, in quegli anni, con l'indotto non saprei nemmeno quantificarli.
A taranto no, a taranto il Signor Stato ha deciso di fare qualche revamping e di passare la patata bollentissima ad un privato: Lucchini si era accollato Piombino, e Riva dopo Cornigliano accettò anche Taranto, che era a ciclo integrato e quindi in linea di massima più remunerativa.
Vogliamo impiccare per le OO i Riva, ok, mi sta più che bene: ma non diciamo che quello che c'è oggi è tutto e solo colpa loro perchè saremo ciechi a responsabilità che davvero sono tutte nostre.
Incredibilmente, nelle varie caratterizzazioni più o meno fatte a Bagnoli, i dati sulla diossina non si conoscono: fai che giusto qua non si formava? O magari qua l'unica differenza è che non c'erano pecore al pascolo ?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (27/07/2012 21:09)
Tutti sapevano...diciamo tutti sospettavano...
sino a quando gli studi epidemiologici verranno effettuati con l'obiettivo di dare un risultato negativo oppure statisticamente non significativo, non potremo mai fare prevenzione.
La realtà è che tutti ci siamo dimenticati del principio di precauzione, molti ancora confrontano lavoratori con popolazione generale, si antepone l'interesse industriale a quello del benessere dei nostri figli e dell'ambiente.
Leggiamo attentamente anche gli studi negativi%2
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (28/07/2012 02:03)
No Nofer purtroppo non si è iniziato a fare sul serio nel 1995...se si fosse fatto anche solo il 20% di quello che serviva, probabilmente si sarebbe evitato il sequestro e soprattutto si sarebbero evitate molte morti. Certo che è stato agghiacciante leggere la storia vissuta nel napoletano, in tante cose sembra un film che si sta vedendo in questi giorni.
Penso che dal mio post sia emerso tutto lo scoramento e il senso di sconfitta, che da tarantino sto vivendo. Mi fa male vedere quegli operai, abituati a convivere con il rischio "reale" di tumore e impauriti più che mai dalla perdita del posto di lavoro.
Penso purtroppo che la situazione ormai sia compromessa perchè vedo solo due opzioni:
-BONIFICARE E FARE IMPRESA DAVVERO IN SICUREZZA...TROPPO COSTOSO, PER CUI DELOCALIZZERANNO (come le locuste)
-AGGIRARE L'OSTACOLO E CHIUDERE LA COSA A TARALLUCCI E VINO, PERCHE' ALLA FINE IL RICATTO LAVORATIVO E' PIU' FORTE DELLA LEGGE DELLO STATO, E TANTI SALUTI A TUTTI QUEI TARANTINI CHE DELL'ILVA INCASSANO SOLO CANCEROGENI E CANCEROGENI E CANCEROGENI.
Doriano
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (28/07/2012 02:06)
PICCOLA POSTILLA CHE A MIO PARERE HA DAVVERO DEL RIDICOLO...L'ILVA SUL SITO INDICA DI ESSERE UN'IMPRESA A CUI HANNO RICONOSCIUTO LA 18001...
Doriano
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (28/07/2012 09:59)
dorianocastellano il 28/07/2012 02:06 ha scritto:
PICCOLA POSTILLA CHE A MIO PARERE HA DAVVERO DEL RIDICOLO...L'ILVA SUL SITO INDICA DI ESSERE UN'IMPRESA A CUI HANNO RICONOSCIUTO LA 18001...
Caro Doriano, conosco diverse aziente/enti certificati che a me rappresentano, per ciò che ho visto, carta straccia; le certificazioni spesso sono una farsa: ho visto aziende che su carta intestata esibivano i loghi delle certificazioni in maniera pomposissima, ma nel testo che scrivevano dichiaravano ufficialmente dei fatti che non potevano essere compatibili con le certificazioni stesse!!!
La realtà è che ci si trova spesso davanti al dilemma: è meglio la fabbrica che inquina e il lavoro per gli operai oppure gli operai a spasso e la zona che non inquina più?
Oggi il dibattito è molto aspro e acceso: chi dice che un petrolchimico chiuso non possa essere un trampolino di lancio per lo sviluppo di un lavoro "pulito" nella zona? chi dice che una base militare chiusa non possa essere l'inizio di una rinascita di un territorio e non la morte della popolazione che vi orbita intorno?
Le possibilità di riqualificare l'area esistono, basta volerlo fare. Facendo molta attenzione ai boss delle bonifiche, alle infiltrazioni mafiose ecc.
Questa discussione è estremamente interessante, apre a una miriade di sotto-discussioni: epidemiologia, valori limite, protocolli per i lavoratori, etica del medico del lavoro [...]
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (28/07/2012 11:58)
max-imo il 28/07/2012 09:59 ha scritto:
Questa discussione è estremamente interessante, apre a una miriade di sotto-discussioni: epidemiologia, valori limite, protocolli per i lavoratori, etica del medico del lavoro [...]
Capisco lo scoramento del collega Doriano, ma qualcuno potrebbe pensare che sia tardivo.
In realtà mi pare che ci si debba muovere su due piani di ragionamento, ossia il piano della competenza (e/o dell'evidenza) in merito alle problematiche sanitarie, ma anche il piano pratico dell'attività e del potere di intervento concreto del MC.
Su questo secondo piano, guardando le certificazioni ISO, le perizie varie, la mancata attivazione di chi aveva il dovere istituzionale della vigilanza a tutti i livelli (per singoli UPG vale più o meno lo stesso discorso che per il MC), il baratto sindacale salute/lavoro, il MC che avesse cercato di smuovere un po' le acque cosa avrebbe potuto ottenere ?
Certo che l'ipotesi di chiusura, ora e in questo momento storico-economico, è drammatica, la Magistratura si muove come è previsto dalle norme che deve applicare, ma almeno sul piano politico è ora di finirla col fatto che chi ha fatto miliardi in questo modo se la sfanghi con un po' di problemi giudiziari, e poi la delocalizzazione o la chiusura tout court.
I denari guadagnati devono essere investiti sopratutto nella riqualificazione in modo corretto degli impianti, le fabbriche "pulite" non sono un'utopia, hanno solo determinati costi (come esemplificava Nofer, si può fare, basta metterci i soldi, che qualcuno ha straguadagnato).
Troppo facile, a fronte di un'azienda problematica per i dipendenti e/o le popolazioni, scappare in qualche modo.
Certo, ci vorrebbe uno Stato serio e dei governi seri, e qui, ahi ahi ahi!!!, stiamo messi maluccio.
Basta guardare quanti soldi questo Stato abbia dato ad una certa azienda per sostenerla anche quando solo calavano gli utili, e ora questa chiude e va in cerca di luoghi dove produrre auto costi meno,per incrementare i propri utili, nel quasi totale disinteresse di tutti coloro che, pur avendo pagato quei soldi nel tempo come cittadini, non sono direttamente coinvolti nei licenziamenti, CIG e tutto il contorno.
Tornando a quanto sopra, quindi, "responsabilità" sì, ma come cittadini di questo tragicomico Paese.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (28/07/2012 13:02)
[cite]ramses il 28/07/2012 11:58 ha scritto:
Capisco lo scoramento del collega Doriano, ma qualcuno potrebbe pensare che sia tardivo.
Il primo a pensarlo sono proprio io, non a caso mi sento colpevole come tutti, nè più, nè meno. Posso solo aggiungere che ho 38 anni e faccio il MC dal 2006. Il CTU dal 2009, epoca in cui ho iniziato a toccare con mano la questione per effetto delle cause giudiziarie in cui ero nominato. Proprio in quelle occasioni ho iniziato a studiare i registri tumori dell'ARPA ed i rapporti di Legambiente. Quando dovevo avere elementi per valutare un nesso di causalità. Prima di allora ero davvero poco informato, ai livelli di un comune cittadino che legge le notizie sul giornale. Ripeto però...io ho 38 anni e provo vergogna.
Doriano
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (28/07/2012 13:41)
dorianocastellano il 28/07/2012 01:02 ha scritto:
[cite]ramses il 28/07/2012 11:58 ha scritto:
Capisco lo scoramento del collega Doriano, ma qualcuno potrebbe pensare che sia tardivo.
Il primo a pensarlo sono proprio io, non a caso mi sento colpevole come tutti, nè più, nè meno. Posso solo aggiungere che ho 38 anni e faccio il MC dal 2006. Il CTU dal 2009, epoca in cui ho iniziato a toccare con mano la questione per effetto delle cause giudiziarie in cui ero nominato. Proprio in quelle occasioni ho iniziato a studiare i registri tumori dell'ARPA ed i rapporti di Legambiente. Quando dovevo avere elementi per valutare un nesso di causalità. Prima di allora ero davvero poco informato, ai livelli di un comune cittadino che legge le notizie sul giornale. Ripeto però...io ho 38 anni e provo vergogna.
Salve
Caro Doriano, perchè ti senti in colpa? Cosa potevi fare che non hai fatto? Qualsiasi tua azione non poteva sortire effetti, queste sono cose troppo grosse, anche qui nella provincia di Napoli, per motivi che tutti conoscono , i tumori sono in forte aumento, ma tutto tace, anche se fai qualcosa non sortisce effetto. Prima o poi la bomba scoppierà.
Gennaro Bilancio
- Re: ILVA...TUTTI COLPEVOLI....TUTTI!!!!
- (28/07/2012 16:53)
Gennaro il fatto è che quando ti vedi in faccia gli ammalati di tumore o parenti alla ricerca faticosa di giustizia per i loro cari deceduti, la musica è ben diversa. Da queste parti si sta facendo molta "Filosofia" e si sta creanndo un TAM TAM davvero preoccupante, soprattutto per le future generazioni.
Ultimi aggiornamenti...
Ora va molto per la maggiore il pensiero "Propositivo e rassicurante" del nostro Ministro dello Sviluppo Oncologico Clini (che credo sia pure un collega MDL...) prontamente finito sulla bocca di tutti gli operai in protesta ed immediatamente amplificato da giornalisti ed "esperti" che inondano in queste ore le TV locali. Più o meno recita così...
"Incredibile!!! Questo provvedimento di sequestro arriva proprio ora che si erano stanziati 336 milioni di euro per le bonifiche" (nota: per Porto Marghera sono stati 5 miliardi...ma l'ILVA è più piccola!!!)
In pratica è come dire: "Giudice ma cosa fa? Mi condanna per omicidio proprio ora che mi ero finalmente proposto di non uccidere più
nessuno!!!" Sembra una vignetta della settimana enigmistica...sigh!!!
Doriano