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certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza

Questo argomento ha avuto 12 risposte ed è stato letto 65666 volte.

carlpam

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  • certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (06/08/2012 09:47)

NOTA SUL “CERTIFICATO” (attestato) MEDICO PER LA FLESSIBILITÀ DELLA ASTENSIONE OBBLIGATORIA DAL LAVORO PER GRAVIDANZA (Dlgs 151/01)
riporto l'articolo in questione :
Art. 20. Flessibilità del congedo di maternità( (L. 30/12/1971, n.1204, Art. 4-bis; L.8/03/2000,n.53, Art. 12, )

1.Ferma restando la durata complessiva del congedo di maternità, le lavoratrici hanno la facoltà di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi al parto, a condizione che il medico specialista del S.S.N o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro ATTESTINO che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.
Art. 76 Documentazione (legge 30 dicembre 1971, n. 1204, articoli 29 e ~ commi 2, 3 e 4)

1.AI rilascio dei certificati medici di cui al presente testo unico, salvo i casi di ulteriore specificazione, sono abilitati i medici del Servizio sanitario nazionale.
2.Qualora i certificati siano redatti da medici diversi da quelli di cui al comma l, il datare di lavoro o l'istituto presso il quale la lavoratrice è assicurata per il trattamento di maternità hanno facoltà di accettare i certificati stessi ovvero di richiederne la regolarizzazione alla lavoratrice interessata.
3. I medici dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro hanno facoltà di controllo.
4.Tutti i documenti occorrenti per l'applicazione del presente testo unico sono esenti da ogni imposta,tassa, diritto o spesa di qualsiasi specie e natura.

Dunque il medico competente aziendale attesta che prosecuzione del lavoro non comporta pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro : il contenuto dell'attestato riguarda la mansione e il luogo di lavoro sulla scorta del sopralluogo annuale..
L'INPS ha richiesto ai medici competenti di certificare anche l’assenza di controindicazioni derivanti dalle modalità di trasporto per raggiungere il posto di lavoro. Sul rifiuto di attestare le controindicazioni al raggiungimento del posto di lavoro dovrebbe bastare il buon senso : non si potrebbe escludere un rischio- pur ipotetico - neppure per il trasporto in calessino. D'altra parte la legge non ne fa cenno. Ho trovato un commento di Cristiano Ravalli il quale - sul rifiuto al quesito introdotto dall' INPS di sua inziativa ( senza che la norma nulla preveda e che qualcuno potrebbe giudicare solo vessatorio nei confronti della gravidanza) - afferma che trattandosi di fatto riferito e non direttamente riscontrabile non è certificabile

Detto questo devo aggiungere alcune annotazioni
1)SI DEVE SMETTERE DAR TORMENTO ALLA SIGNORE IN DOLCE ATTESA : infatti la signora che cerca di prolungare la sua attività guadagnando un mese di congedo in più dopo, va dal suo ginecologo che certifica la sua gravidanza , ma le vien detto di recarsi dal ginecologo PUBBLICO ( al Distretto o in Ospedale ) che farà un certificato fidandosi di quel che dice il primo ginecologo e poi dal Medico Competente che dirà che la mansione ( impiegatizia, amministrativa o analoghe ) è priva di rischio.
2)PRIMA OSSERVAZIONE : La Signora in questione si fa il giro di 3 ( tre ) ambulatori con relative attese col pancione di circa 7 ( sette) mesi per portare poi le carte all'INPS.
3)È POSSIBILE SEMPLIFICARE ? ASSOLUTAMENTE SI NEL PIENO RISPETTO DELLA LEGGE : L'INPS ha facoltà di accettare anche i certificati redatti da medici diversi da quelli di cui al comma l ( art.Art. 76 Documentazione) . Il rituale passaggio dal ginecologo pubblico PUÒ ESSERE ELIMINATO
4)IL medico competente non ha necessità di vistare la signora ma DICHIARANDO CIRCA LA MANSIONE
RELATIVA ALLA AZIENDA CHE BEN CONOSCE PUÒ RILASCIARE L'ATTESTATO RICHIESTO ANCHE VIA E-MAIL ( pec)
IN TUTTO UN SOLO GIRO E QUALCHE E-MAIL DA INVIARE ( ANCHE LE CARTE PER E-MAIL all'INPS in un paese moderno...)

Ma l'INPS (forse non contento) ha richiesto anche l'eventuale dichiarazione del Datore di lavoro che attesti che la mansione svolta dalla lavoratrice non prevede l'obbligo della sorveglianza sanitaria da parte del medico competente. Neppure tale indicazione è presente nella legge (151/2001) viene richiesta per confermare l'assenza di rischio “ ad abundantiam “ e lo dichiara il DdL . E fin qui anche questa dichiarazione del DdL può starci . Ma proprio su questo punto si sta diffondendo una abitudine inutile e pericolosa, priva di valore medico legale: Il ginecologo dichiara l'assenza di pregiudizi per la salute della lavoratrice e del nascituro derivante dalle mansioni svolte , dall'ambiente di lavoro e/o dall'articolazione dell'orario di lavoro previsto (è riportato testualmente un modulo nelle ASL di Verona)

in calce al modulo in caratteri minuscoli si aggiunge :

Il presente modulo va compilato dal Ginecologo abilitato dell'ASL, o Azienda Ospedaliera solo nel caso in cui in Azienda o per le attività svolte dalla lavoratrice non esista l'obbligo di sorveglianza sanitaria sul lavoro ai sensi del D. L. 19 settembre 1994, n. 626 . L'Azienda ( DdL) provvederà a rilasciare al lavoratore dichiarazione scritta attestante l'insussistenza ditale obbligo da presentare all'INPS nei termini sopra citati.

Tale dichiarazione CON LA NOTA IN CALCE é del tutto illogica ( se non c'è sorveglianza non c'è il rischio e lo dichiara giustamente il DdL e allora perché il ginecologo abusando del titolo ( Non è MC )lo deve fare? C'è forse bisogno del ginecologo perchè il DdL dichiari che quella mansione non è soggetta a sorveglianza sanitaria? ASSURDO !

(*) Molti dei certificati 'sanitari' richiesti ai cittadini non hanno alcun significato sanitario.Spesso non certificano nulla di certificabile; e costringono il medico che li rilascia ad illazioni, predizioni, previsioni, e ad un esercizio della prognostica che si rivela molto prossimo alla divinazione; come dimostrerò in questo scritto, la possibilità che un certificato coincida o si approssimi alla realtà è eventualità remota; la sua efficacia è generalmente nulla; il suo scopo è la trasformazione del facile nel difficile tramite l'inutile; ottenerne uno si risolve in una ingiustificata perdita di tempo,

(da” Il certificato come sevizia” GIORGIO FERIGO FORUM ED.UNIVERSITARIA UDINESE via Palladio 8 Udine https://www.forumeditrice.it ) L'autore era un noto ed emerito MEDICO DEL LAVORO.

CARLO PAMATO

ramiste

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (06/08/2012 12:03)

L'argomento è molto interessante e degno di approfondimento e dibattito tra tutti i partecipanti e gli utenti del sito. Sarebbe bene citare in modo specifico la disposizione INPS (circolare ? altro documento ?) che indica le condizioni richiamate dal precedente intervento, per discuterne con maggiore cognizione di causa.

gdigiacomo

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (06/08/2012 15:19)

Sarebbe bene citare in modo specifico la disposizione INPS (circolare ? altro documento ?) che indica le condizioni richiamate dal precedente intervento, per discuterne con maggiore cognizione di causa


traggo da: http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5965

""Documentazione da allegare alla domanda di congedo di maternità in caso di flessibilità:

•richiesta di avvalersi della facoltà di usufruire della flessibilità del congedo di maternità. Tale richiesta può essere espressa compilando il campo predisposto del modello di domanda di congedo per maternità (Mod. Mat.) ;
•attestazione del ginecologo del SSN o con esso convenzionato rilasciata nel corso del 7° mese di gravidanza
•certificazione medica rilasciata dal medico aziendale responsabile della sorveglianza sanitaria, rilasciata nel corso del 7° mese di gravidanza, in cui sono riportate:
•le generalità dell’interessata;
•le indicazioni sul datore di lavoro;
•la sede dove l’interessata presta il proprio lavoro;
•le mansioni alle quali l’interessata è addetta;
•in mancanza del medico aziendale dichiarazione del datore di lavoro da cui risulta che in azienda o per le attività svolte dalla lavoratrice interessata non esiste l'obbligo di sorveglianza sanitaria sul lavoro""

a me non sembra ci siano incongruenze:
il ginecologo attesta che la gravidanza decorre senza problemi
il DdL (nel caso la VdR non preveda SS e di conseguenze non vi è nomina del MC) o il MC attestano che l'attività lavorativa non comporta rischio per la gravidanza

guglielmo_trovato

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (06/08/2012 17:30)

Non mi risultano, e parlo con cognizione di causa, tutte queste articolate complicazioni: se la lavoratrice presenta un certificato del ginecologo pubblico (che spesso coincide col privato) che puo' continuare a svolgere la propria attivita' senza pregiudizio per la salute della gestante e del nascituro, da noi viene tranquillamente avallato

carlpam

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (06/08/2012 17:44)

anch'io riporto il testo che cita gdigiacomo

però ho visto (C. Ravalli) che sarebbe richiesto anche circa il rischio del trasporto per raggiungere il posto di lavoro tanto che il modulo prediposto dalla Asl 21 (Legnago VR)che é il seguente che trascrivo previa scansione e cancellazione dei dati personali (di cui ho copia)
LO PREVEDE CON LA DICHIARAZIONE AL PUNTO 3



REGIONE VENETO

Azienda U.LS.S. 21
37045 LEGNAGO (VR) - Vìa Gianella. n. 1

Io sottoscritto Dr
certifico di aver visitato la signora
nata il a
L'interessata dichiara:
l'ultima mestruazione è iniziata il i movimenti attivi del feto si
sono manifestati circa
Dall'esame clinico risultano i seguenti rilievi obiettivi per la diagnosi:
In base ai dati sopra esposti, ritengo che l'interessata si trovi al mese di gravidanza e che il parto avverrà presumibilmente il.....

data ( 30-7-12) firma e timbro del medico


(Allegalo alla domanda di flessibilità del congedo per maternità da compilare durante il settimo mese di gravidanza e da presentare all'INPS e al Datore di lavoro non oltre la fine dello stesso)

.........................( interruzione di pagina ) ....................

Io sottoscritto,

in qualità di


Ginecologo abilitato dell'ASL o Azienda Ospedaliera *
dichiaro che la Sig.ra
nata a il
residente in via a
dipendente dalla Ditta 9
con sede a il __ , addetta alle mansioni di

gravida alla ……….settimana di gestazione, in normale evoluzione, può proseguire ad esercitare il proprio lavoro sino all'inizio del nono mese di gravidanza in quanto, per ora, esistono i seguenti presupposti ;

l. Assenza di condizioni patologiche che configurino situazioni di rischio per la salute della lavoratrice e/o del nascituro al momento attuale;
2. Assenza dì pregiudizio alla salute della lavoratrice e del nascituro derivante dalle mansioni svolte, dall'ambiente di lavoro e/o dall'articolazione dell'orario di lavoro previsto;
3. Assenza di controindicazioni allo stato di gestazione riguardo alle modalità per il raggiungimento del posto di lavoro.
4. Sono venute meno le cause che hanno portato la Direzione Provinciale del Lavoro o Servizio
Ispezione del Lavoro di ad adottare un provvedimento di interdizione
anticipata nelle prime fasi di gravidanza ai sensi dell'art. 5, lettera a), della Legge 1204/71, in
data . /
Data,
(Timbro e Firma)




* Il presente modulo va compilato dal Ginecologo abilitato dell'ASL, o Azienda Ospedaliera solo nel caso in cui in Azienda o per le attività svolte dalla lavoratrice non esista l'obbligo di sorveglianza sanitaria sul lavoro ai sensi del D. L. 19 settembre 1994, n. 626.
L'Azienda provvederà a rilasciare al lavoratore dichiarazione scritta attestante l'insussistenza di tale obbligo da presentare all'INPS nei termini sopra citati.



SEGNALO LE DICHIARAZIONI CHE NELL'ORIGINALE IN MIO POSSESSO SONO SOTTOSCRITTE TRANQUILLAMENTE AL PUNTO 2 e 3

NON MI PARE NORMALE SOSTITUIRSI AL MEDICO COMPETENTE ( CON ABUSO DI TITOLO)
SULLA SEMPLIFICAZIONE ( Lasciando al ginecologo anche privato ed accettando dunque il suo certificato l'unica visita ) TRASMETTENDO LA DOCUMENTAZIONE PER EMAIL mi piacerebbe sentire i colleghi non trovo del tutto normale questa situazione ( ricordiamoci che i diabetologi volevano essere autorizzati a fare le patenti) Spero anche che tutti si ricordino che questi certificati ( meglio attestati) sono gratuiti !!!

serenix

serenix
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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (06/08/2012 19:01)

La ridondanza di certificati e trafile inutili è nota in tutti i settori della medicina, massimo nel nostro ed anche fuori. A mio avviso in questo caso è proprio in capo al MC che dovrebbero ricadere tutti gli obblighi e le responsabilità. Lo stesso MC, se lo ritiene opportuno, potrà chiedere tutti gli accertamenti del caso (parere dello specialista) che si presuppone segua comunque la donna in gravidanza, che per suo conto farà gli usuali controlli di routine. Il MC si dovrebbe comportare esattamente come per l'emissione del giudizio di idoneità alla mansione, ovvero esprimerà la possibilità di un posticipo del congedo obbligatorio per gravidanza o tutte le altre possibili opzioni, sulla base dello stato di salute della donna (andamento della gravidanza eventualmente attestato dal ginecologo curante) e profilo di rischio mansione (che il MC dovrebbe ben conoscere). Quindi dovrebbe rilasciare alla lavoratrice ed al DL il relativo certificato per l'INPS. In tutto al massimo 2 certificati: obbligatorio del MC ed opzionale del ginecologo curante per il MC + registrazione d'ufficio all'INPS che dovrebbe essere effettuata per via telematica con una procedura rapida, sicura ed efficace. Compito di tutti noi MC è far presente al legislatore ciò che sul campo gli adempimenti legislativi comportano ed indirizzare, nelle sedi opportune, eventuali modifiche semplificative.

max-imo

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (06/08/2012 19:47)

Leggevo il documento del collega Carlpam e notavo la similitudine con le linee guida dell'ordine dei medici di Padova.
In tale documento (ben fatto e completo a mio avviso, in cui vi è una piccola imprecisione sui riferimenti normativi) se non vige obbligo di SS l'incombenza del certificato grava tutta sul ginecologo solo nel caso in cui l'azienda non abbia un mc nominato (es. per altri soggetti inseriti in ss).
È previsto anche l'invio di un certificato medico da parte del mmg o ginecologo al servizio Spisal competente nel caso in cui vi siano rischi incompatibili con la mansione specifica.
Egoisticamente potrei dire che il problema è del ginecologo, che dichiara, oltre quanto valutato durante la visita ginecologica specialistica, alcuni aspetti che non fanno parte del suo bagaglio culturale e che non conosce, sulla base di una dichiarazione del ddl relativa all'assenza dei rischi.
Io non mi sogno per nulla di dichiarare quanto compete al ginecologo, allo stesso modo mi metto nei panni del collega ginecologo che deve dichiarare che quel luogo di lavoro è salubre ed esente da rischi per il prosieguo della gestazione.
Se vogliamo fare prevenzione vera dobbiamo pensare alla sicurezza della madre e del nascituro quindi la questione deve essere risolta definitivamente a livello di Conferenza Stato Regioni con un protocollo uguale per tutti.
Confermo la gratuità della suddetta certificazione.

carlpam

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (07/08/2012 09:15)

dal sito vita di donna cito il seguente brano del dr.RAVALLI

Il medico competente certifica l’assenza di controindicazioni dal punto di vista delle condizioni di lavoro al rilascio del congedo. L’Inps ha richiesto ai medici competenti di certificare anche l’assenza di controindicazioni derivanti dalle modalità di trasporto per raggiungere il posto di lavoro. Fermo restando che il modello di certificazione ed il contenuto deve essere lasciato al singolo medico il singolo medico competente può anche rifiutarsi di certificare le controindicazioni al raggiungimento del posto di lavoro in quanto si baserebbe su quanto riferito dalla lavoratrice e non su un elemento obbiettivabile oggettivamente come invece sono la mansione ed il posto di lavoro. Normativa di riferimento (art. 20) Dott. Cristiano Ravalli

carlpam

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (07/08/2012 09:55)

max-imo il 06/08/2012 07:47 ha scritto:
Leggevo il documento del collega Carlpam e notavo la similitudine con le linee guida dell'ordine dei medici di Padova.
In tale documento (ben fatto e completo a mio avviso, in cui vi è una piccola imprecisione sui riferimenti normativi) se non vige obbligo di SS l'incombenza del certificato grava tutta sul ginecologo solo nel caso in cui l'azienda non abbia un mc nominato (es. per altri soggetti inseriti in ss).
È previsto anche l'invio di un certificato medico da parte del mmg o ginecologo al servizio Spisal competente nel caso in cui vi siano rischi incompatibili con la mansione specifica.
Egoisticamente potrei dire che il problema è del ginecologo, che dichiara, oltre quanto valutato durante la visita ginecologica specialistica, alcuni aspetti che non fanno parte del suo bagaglio culturale e che non conosce, sulla base di una dichiarazione del ddl relativa all'assenza dei rischi.
Io non mi sogno per nulla di dichiarare quanto compete al ginecologo, allo stesso modo mi metto nei panni del collega ginecologo che deve dichiarare che quel luogo di lavoro è salubre ed esente da rischi per il prosieguo della gestazione.
Se vogliamo fare prevenzione vera dobbiamo pensare alla sicurezza della madre e del nascituro quindi la questione deve essere risolta definitivamente a livello di Conferenza Stato Regioni con un protocollo uguale per tutti.
Confermo la gratuità della suddetta certificazione.

il testo della circolare ministeriale del lavoro n 43 7lug.2000 a questo link

http://www.cliclavoro.gov.it/info...207%20luglio%202000%20n.%2043.pdf

ho controllato il modulo del certificato del ginecologo ( OdM Padova ) che induce i colleghi ( a questo punto - ignari- )a false certificazioni ( ancorchè sulla base delle dichiarazione della gestante : un certificato è tale in quanto dichiara ciò di cui sono certo)

Mi farò carico di precisarlo all'ordine di Padova che il G. non può dichiarare circa le mansioni e il luogo di lavoro ! la circolare parla anche del raggiungimento del luogo di lavoro

Ne confermo l'assurdità (la gestante dovrà andare al lavoro con un blindato gentilmente messo a disposizione del Ministero della difesa:
Ma - in cauda venenum - le vibrazioni di tale mezzo non saranno pericolose per la gestante ?)

max-imo

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  • Re: certificato ( attestato) per il posticipo della astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza
  • (07/08/2012 13:16)

carlpam il 07/08/2012 09:55 ha scritto:

il testo della circolare ministeriale del lavoro n 43 7lug.2000 a questo link

http://www.cliclavoro.gov.it/info...207%20luglio%202000%20n.%2043.pdf

ho controllato il modulo del certificato del ginecologo ( OdM Padova ) che induce i colleghi ( a questo punto - ignari- )a false certificazioni ( ancorchè sulla base delle dichiarazione della gestante : un certificato è tale in quanto dichiara ciò di cui sono certo)

Mi farò carico di precisarlo all'ordine di Padova che il G. non può dichiarare circa le mansioni e il luogo di lavoro ! la circolare parla anche del raggiungimento del luogo di lavoro

Ne confermo l'assurdità (la gestante dovrà andare al lavoro con un blindato gentilmente messo a disposizione del Ministero della difesa:
Ma - in cauda venenum - le vibrazioni di tale mezzo non saranno pericolose per la gestante ?)

Ho letto la circolare: incredibile!!!!

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