Salve a tutti spero di trovare in questo forum una risposta ai miei quesiti che adesso vi espongo.
Sono un lavoratore ospedaliero che fa turni H24.
Li facevo fino a sei mesi fa quando decisi di andare dal M.C per una serie di disturbi fisici che limitavano molto il lavoro di notte di 12 ore.
esponendo i miei problemi di salute il M.C mi manda a fare una visita psichiatrica , facendo tale consulenza la psichiatra relaziona che il soggetto in questione soffre di un disturbo depressivo con ansia e somatizzazioni corporee, e che quindi ha bisogno di cure e psicoterapia.
Con tale relazione della psichiatra sono stato esonerato dai turni di notte x sei mesi. Ora scaduto il periodo mi sono dovuto ripresentare dal M.C e gli ho dimostrato che sono in cura con ansiolitici e antidepressivi e che faccio psicoterapia e che ho bisogno di cure e controlli periodici e che devo evitare turni stressanti e prolungati.
Con tale documentazione dello psichiatra di fiducia che poi e' uno psichiatra di struttura pubblica , il M.C mi rimanda a visita dallo psichiatra di competenza aziendale
Tale specialista pur vedendo i certificati e le terapie mediche mi ha detto che tutto cio' non mi autorizza ad esonerarmi dai turni di guardia di notte.
Alla mia domanda ; scusi dott.sa ma la sera quando prendo l'ansiolitico e dormo come faccio a fare la guardia di notte ed a essere vigile??
Non ho avuto alcuna risposta.
A tale proposito chiedo a voi se con tale diagnosi e terapia che sto facendo posso essere di nuovo esonerato dalle guardie notturne oppure un soggetto che assume antidepressivi e ansiolitici puo' comunque fare le guardie.
Nel caso io abbia ragione che dovrei essere esonerato e cio' non accada come posso far valere i miei diritti?? a chi rivolgermi ??
Devo intraprendere una causa legale oppure posso risolvere diversamente
Faccio presente che io sono 20 anni che faccio guardie e che ora purtroppo con il sopraggiungere di questo prb vorrei cercare di evitare questi turni di notte definitivamente x non peggiorare ulteriolmente la mia situazione fisica
Grazie aspetto con ansia una vostra risposta
Nessuno mi sa rispondere al quesito?
Nessuno mi sa rispondere al quesito?
Se non concorda con il giudizio del medico competente può fare ricorso all'ASL (Servizio Prevenzione e Sicurezza) entro 30 giorni dalla comunicazione del giudizio stesso da parte del Medico Competente. L'ASL; esaminato il caso, può modificare il giudizio espresso dal Medico Competente.
Grazie per il suggerimento.
Ma comunque in ogni caso è possibile dare giudizio di idonietà ad un dipendente che fa uso di psicofarmaci per curare la sua patologia?
Se il caso foste capitato a lei come avrebbe agito?
Grazie per il suggerimento.
Ma comunque in ogni caso è possibile dare giudizio di idonietà ad un dipendente che fa uso di psicofarmaci per curare la sua patologia?
Se il caso foste capitato a lei come avrebbe agito?
Non eisste una rispostta "standard" alla sua domanda. Ogni caso è diverso dagli altri e va trattato singolarmente e direttamnte dal Medico Competente, in relazione alla situazione specifica (del lavoratore e dell'ambiente di lavoro).
bernardo il 17/09/2012 11:25 ha scritto:
Non eisste una rispostta "standard" alla sua domanda. Ogni caso è diverso dagli altri e va trattato singolarmente e direttamnte dal Medico Competente, in relazione alla situazione specifica (del lavoratore e dell'ambiente di lavoro).
Be nel mio caso io lavoro presso una struttura pubblica ospedaliera e dovrei fare la guardia notturna di 12ore e attendere che arrivi un pronto soccorso
Ho trovato anche questo articolo che dice che e' vietato fare turni notturni a personale con malattie psichiatriche specialmente in trattamento farmacologico.
ECCO QUELLO CHE HO TROVATO:
Verificare che il Medico Competente formalizzi quali controindicazioni assolute individuali al lavoro notturno:
• malattie metaboliche (es. diabete, epilessia, sclerosi multipla)
• malattie psichiatriche, specie se in trattamento farmacologico (assunzione di farmaci che diminuiscono la vigilanza)
• tumore in atto o in periodo di follow up
• menopausa (soprattutto se necessitano terapie)
• difficoltà al concepimento, aborti ripetuti, coppie in terapia per problemi di sterilità
Premesso che i divieti li stabilisce solo la legge, e non certo articoli di pubblicazoni,a nche scientifiche, e nemmeno linee guida (e attualmente l'unico divieto di lavoro notturno stabilito dalla legge riguarda le donne in gravidanza) per il resto rimando ai miei post precedenti: solo il Medico Competene può valutare l'idoneità io meno di un lavoratore, sulla base delle condizioni di slaute specifiche del lavoratore stesso in relazione alla specifica mansione e alle specifiche condizioni di lavoro. Nel caso il lavoratore non ritenga appropriato il giudizio del Medico Competente può fare ricorso all'asl che decide in via definitiva.
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