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Vi voglio chiedere

Questo argomento ha avuto 5 risposte ed è stato letto 2770 volte.

Piccolofalco

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  • Vi voglio chiedere
  • (26/09/2012 09:38)

soggetto che lavora già in orario notturno, dopo comunicazione dell'azienda di trasferimento a un reparto con rischi sostanzialmente invariati rispetto alla posizione precedente, presenta certificazione "psichiatrica" di sindorme ansioso depressiva maggiore con aumento della posologia dei farmaci ove indica penseri di rovina e insonnia, quindi dice anche no lavoro notturno e con macchine in movimento ( non ce ne sono ) come mi debbo comportare visto che periodicamente presenta alla bisogna certificati che a volte indicano la "non volontà" ad hoc a fare il turno notturno, poi pesando in busta paga la mancata "indennità" guarisce e per 12-15 mesi torna "idoneo" fino a che non succede una nuova indicazione aziendale che pare "aggravare" la malattia in oggetto, è da segnalare anche una forma continuativa di "assenteismo" dal lavoro annuale tra i 120 e i 150 giorni .... l'azienda ovviamente non vuole sentire ragioni perchè pare che sia una situazione ad hoc. Già le due precedenti cause con il datore di lavoro per problemi dovuti alla situazione lavorativa che avrebbe aggravato la malattia ( colleghi, turni ecc ecc ) sono stati respinti senza trovare nessi tra la patologia non dimostrabile e l'aggravamento della stessa, con addebito anche delle spese legali al dipendente giusto per avere una idea del quadro ... sono un po' in difficoltà e vorrei sentire il parere dei colelghi grazie

geremia17

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  • Re: Vi voglio chiedere
  • (26/09/2012 23:23)

sindrome ansiosa depressiva maggiore è una patologia molto seria tanto da essere inquadrata come patologia cronica, il lavoratore non può svolgere attività stressanti( no straordinario, no notturno, no macchine ecc.)mi guarderei bene da togliere queste limitazioni anche se supportate da certificati medici di una eventuale guarigione. Anzi prenderei in considerazione eventuali richieste di pareri di organi collegiali,. dalla mia esperienza trentennale ancora devo vedere un paziente affetto da tale patologia guarito in modo definitivo.

sosi

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  • Re: Vi voglio chiedere
  • (27/09/2012 15:02)

siamo alle solite: non idoneo o meglio inidoneo
se la sua mansione prevede il rischio del lavoro notturno e presenta una documentazione del genere non resta che farlo inidoneo.
Poi sarà l'azienda a dire se ha posto in altra mansione altrimenti si passa al licenziamento.Non mi soffermo sui vari ricosi possibili.

lucab

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  • Re: Vi voglio chiedere
  • (27/09/2012 17:18)

Io chiederei parere ad un organo collegiale o una visita presso clinica di medicina del lavoro. In seguito, se l'Azienda continua a rifiutare le limitazioni (ha ragione geremia17, se è una depressione maggiore io le lascerei) lo farei inidoneo consigliando caldamente al dipendente il ricorso. In circostanze simili, quando il lavoratore è tornato indietro con conferma delle limitazioni che avevo dato in precedenza, le aziende hanno cambiato atteggiamento. Non dico che ora le mie parole siano oro colato (e non lo pretendo) ma le aziende sono diventate decisamente più collaboranti.

"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile." W. Allen

Piccolofalco

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  • Re: Vi voglio chiedere
  • (28/09/2012 10:53)

@lucab cosa vuole dire il lavoratore è tornato indietro ???
io credo che la soluzione sia appunto di dare una non idoneità per lavorazioni che comprendano lavoro notturno , fermo restando il consiglio di non utilizzare in straordinari o utilizzo di macchinari in movimento
poi ildipendente avrà 30 giorni per fare ricorso all'ASL competente
oppure prima di emettere tale giudizio inviarlo presso la Clinica universitaria di Medicina del Lavoro per un parere "neutrale" sulla questione

lucab

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  • Re: Vi voglio chiedere
  • (28/09/2012 11:51)

Piccolofalco il 28/09/2012 10:53 ha scritto:
@lucab cosa vuole dire il lavoratore è tornato indietro ???
io credo che la soluzione sia appunto di dare una non idoneità per lavorazioni che comprendano lavoro notturno , fermo restando il consiglio di non utilizzare in straordinari o utilizzo di macchinari in movimento
poi ildipendente avrà 30 giorni per fare ricorso all'ASL competente
oppure prima di emettere tale giudizio inviarlo presso la Clinica universitaria di Medicina del Lavoro per un parere "neutrale" sulla questione

Mi sono espresso male: intendevo dire "quando è arrivato il responso dell'ASL"

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