La seguente notizia proviene dall'Ordine dei Medici di Firenze ed è molto importante.
Da quando esiste il sistema dell'ECM, i medici liberi professionisti e in particolar modo gli odontoiatri, hanno ripetutamente chiesto la possibilità di detrarre dal reddito di lavoro autonomo le spese per la formazione e l'aggiornamento professionale. Alla richiesta ha dato una risposta l'Agenzia delle Entrate con la circolare n. 35/E del 20 settembre scorso, nella quale si afferma che le spese sostenute per la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento rivolti a professionisti iscritti in Albi professionali sono deducibili nella misura del 50% del loro ammontare. Pertanto anche le spese per gli eventi ECM sostenuti da liberi professionisti sono deducibili in tale misura.
La redazione di MedicoCompetente.it
Ciao, Redazione!
Scusami, ma per come la vedo io il 50% è una fregatura. Ti spiego: mi sta bene, in pura teoria, che l'albergo e il ristorante me li fai detrarre solo in parte, perchè comunque io come essere umano mangio e dormo anche se non lavoro (similmente alla detraibilità del 50% delle spese di telefono, gas, luce e acqua se si ha lo studio nell'abitazione), ma i costi di formazione continua, quindi anche il costo del corso/congresso/convegno, a maggior ragione se obbligatoria ex lege, sono a mio parere tutti "spese per la produzione del reddito": se non li faccio non posso fare il mio lavoro, perchè una "professione intellettuale" ha soprattutto quelli che nei bilanci societari si chiamano investimenti immateriali. Punto e basta.
Idem dicasi per le quote ad associazioni professionali anche volontarie: se io MC (sono iscritto alla SIMLII, o all'ANMA o altro (e mi scusassero le altre sigle!) ciò mi porta una maggiore visibilità e riconoscibilità professionale e dunque maggior fatturato di uno non iscritto.
Il mio commercialista mi ha fatto sempre fare così e -per il 2008- nel 2010 ho avuto anche un accertamento (facci vedere come hai speso questi soldi che ti vuoi detrarre), gli ho mandato le ricevute di tutto, attestati compresi, hanno detto Ok. Cioè, non hanno detto niente ed hanno accettato la richiesta di credito che mi ero portata nel 740 successivo, visto che alla fine tra acconti dati nel corso dell'anno di competenza e il 20% di R.A. stavo a credito io di oltre 3.000 euro.
Poi, scusate, se un DdL può portarsi in detrazione in bilancio le spese di formazione obligatoria del persoanle, in base all'art. 3 della costituzione anche il Lib. Prof, che è DdL di se stesso, deve poterlo fare.
Non c'è da "chiedere di detrarre", gli ECM sono formazione professionale e quindi spese per la produzione del reddito, così come la quota di iscrizione all'Ordine è una spesa per la produzione del reddito (se non pago non sono più iscritta e non posso più esercitare e tu cara agenzia delle entrate te le prendi nel gobbone, le tasse che pagavo!).
Le spese di trasporto ed alberghiere, invece, soggiacciono purtroppo alla regolamentazione geerale del genere. Io, poi, vorrei capire secondo loro se uno vive e lavora a cefalù e ha un ECM della sua specialità a Udine, perchè quelle di viaggio non sono spese di produzione del reddito, tali e quali, ma qui dovremmo tornare ai viaggi in cina del caro fu zio Bettino con tutta la sua ciurma all'epoca della diplomazia del ping pong, e sono altri fatti.
Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti