Vorrei conoscere altre esperienze sulla valutazione del rischio chimico nei reparti di radiodiagnostica legata all 'uso dei liquidi di sviluppo: acido peracetico, diossidi di zolfo, idrochinone (classificato R40) et al.....
La manutenzione delle sviluppatrici,il ripristino dei liquidi di sviluppo, il saltuario lavoro in 'camera scura ' per alcuni radiogrammi (ortopanoramiche,rx torace a letto) può comportare momenti di aumento dell 'esposizione chimica per i tecnici sanitari di radiologia medica.
Una bassa percentuale lamenta, nonostante la messa in opera di mezzi di prevenzione ambientale (estrattori d 'aria) alcuni disturbi irritativi alle mucose e prime vie aeree.
Se qualche Collega o RSPP ha esperienze in merito a misure di monitoraggio ambientale o biologico per tali ambienti o esposti mi farebbe piacere arricchire le mie conoscenze per parametrare gli interventi da effettuare , oltre naturalmente la sorveglianza sanitaria periodica .
Grazie Dr.Riccardo Bassi
R.Bassi
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